Il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani, GRETA, chiede all’Italia di migliorare. Tale miglioramento va inteso sia come prevenzione della tratta di esseri umani a fini di sfruttamento del lavoro, sia per assicurare sanzioni efficaci contro i trafficanti. Chiede anche che sia previsto e garantito un risarcimento per le vittime.
Nel suo ultimo rapporto, datato marzo 2024, il GRETA valuta gli sviluppi dalla pubblicazione del suo secondo rapporto di valutazione sull’Italia nel 2019 relativamente all’attuazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani.


Tratta esseri umani in Italia da 2100 a 3800 persone l’anno
Secondo questo rapporto in Italia sono state individuate da 2.100 a 3.800 persone all’anno come possibili vittime della tratta. Nonostante la maggior parte delle vittime sia composta da donne, il numero di vittime uomini e transgender è aumentato. Lo sfruttamento sessuale resta predominante, ma il numero delle vittime dello sfruttamento del lavoro è in aumento.
Il GRETA nota che questi dati non riflettono la reale portata del fenomeno della tratta di esseri umani in Italia, a causa delle continue limitazioni delle procedure esistenti per l’identificazione delle vittime. Unito anche a un basso tasso di auto-segnalazione da parte delle vittime che temono di essere punite o espulse. Secondo il rapporto, i casi riportati di tratta a fini di sfruttamento del lavoro sono inferiori a quelli effettivi. I settori ad alto rischio includono l’agricoltura, il settore tessile, i servizi domestici, l’edilizia, il settore alberghiero e la ristorazione.


GRETA, Italia meglio del 2019,ma la strada è ancora lunga.
Il rapporto rileva una serie di sviluppi positivi dall’ultima valutazione dell’Italia nel 2019, ma esprime preoccupazione per una serie di questioni. Prima fra tutte la diminuzione del numero di indagini, azioni penali e condanne riguardanti la tratta di esseri umani. A ruota la preoccupazione per il fatto che nessuna vittima della tratta abbia ricevuto un risarcimento dal fondo per le misure anti-tratta.
Nel rapport il GRETA sottolinea che le ultime misure restrittive in materia di immigrazione adottate dall’Italia favoriscono un clima di criminalizzazione dei migranti. La conseguenza è che molte potenziali vittime della tratta non denunciano i propri casi per paura di essere detenute ed espulse.
Cos’è e cosa fa il Il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani, GRETA.
Il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) è un organismo indipendente che monitora il modo in cui i paesi attuano la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani. Sono vincolati dalla Convenzione tutti i 46 Stati membri del Consiglio d’Europa e due Stati non membri, ovvero la Bielorussia e Israele.
GRETA si riunisce in sessioni plenarie tre volte l’anno. Il GRETA effettua visite, redige e pubblica rapporti nazionali che valutano le misure legislative e di altro tipo adottate dalle Parti per dare attuazione alle disposizioni della Convenzione. Inoltre, GRETA pubblica regolarmente rapporti generali sulle sue attività
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