Twirling, non solo sport ma arte

Conoscete il Twirling? Personalmente l’ho scoperto solo grazie ad un ex allievo dell’I.T.C. A. Marro (scusate la nota affettivamente personale), Luca Fasano, che si è classificato al terzo posto nel Freestyle senior maschile. Così, curiosando qua e là ho scoperto molto su questo sport. Riassumo prendendo spunto dal sito ufficiale della Federazione Italiana Twirling

Cos’è il Twirling?

Il termine twirling deriva dal verbo inglese “to twirl”, “far ruotare”. Può essere praticato indistintamente da maschi o da femmine.

E’ una disciplina agonistica tecnico-combinatoria che esalta i fattori fisici individuali, mettendo in evidenza l’aspetto estetico del movimento. Per alcuni aspetti simile alla ginnastica ritmica e artistica, unisce a movimenti propri della danza, ginnastica ritmica ed artistica, prevedendo l’uso di un bastone che viene lanciato in aria o fatto roteare sul corpo.

Il bastone da twirling è un’asta metallica a sezione circolare di lunghezza compresa tra i 50 e i 75 cm, alle cui estremità vi sono due pomelli in gomma: uno piccolo (TIP) ed uno grande (BALL). 

Ma il twirling non è solo uno sport, è anche un’ arte. Arte perché si richiede stile e bellezza, sport perché combina intensa coordinazione nel mantenere il bastone in movimento mentre il corpo si muove con grazia, attraverso vari movimenti adattati con interpretazione musicale, alti livelli di concentrazione e sforzo fisico.
Il twirling sviluppa lealtà e spirito competitivo, migliora le capacità fisiche della ginnastica e della danza, l’espressione artistica e il senso estetico del pattinaggio e del balletto, e combina la tecnica di ognuno di questi sport.

La Storia del Twirling viene da lontano

Il twirling nasce nelle isole Samoa nell’oceano Pacifico. Sembra che alcune danzatrici usassero, nelle loro esibizioni, dei bastoni più o meno colorati. Negli USA durante gli anni ’20, si esibivano bande musicali che includevano, davanti ai musici, un mazziere che manovrava un bastone di 80 cm circa di lunghezza.
Col passare degli anni le mazze subirono variazioni diventando più leggere e maneggevoli. Dopo gli anni ’30 nacquero le prime majorette il cui scopo era puramente folcloristico.
In Europa la prima Federazione costituita è stata la Francese. In Italia il twirling si costituisce come Federazione nel 1974 a Robbio Lomellina.


La Federazione Italiana sarà la promotrice con la Federazione Americana della Costituzione della WBTF (WORLD BATON TWIRLING FEDERATION – Londra Ottobre 1977).
E’ con vero orgoglio che possiamo confermare che la Federazione italiana ha avuto il grande merito di trasformare e guidare il movimento majorettes verso una vera attività sportiva. Dopo il primo Meeting Mondiale tenutosi a Venezia, eccezionalmente in Piazza S.Marco il 31 marzo / 1 Aprile 1979, viene organizzato a Seattle (Usa) il primo Campionato del Mondo – Agosto 1980.

Dove si pratica maggiormente?

La patria del twirling è il nord America: nel Canada e USA dove ci sono più di due milioni di praticanti.

Il Giappone è la nazione dove questo sport è meglio organizzato ed è entrato da tempo nelle scuole e nei campus.

In Italia il twirling nasce nelle regioni del nord ed è proprio qui che si annovera il maggior numero di iscritti.

Come si svolge

Gli esercizi, eseguiti su base musicale, rappresentano la perfetta fusione di eleganza, spettacolarità, armonia.

Il twirling è praticato da entrambi i sessi nei settori promozionale, amatoriale, pre-agonistico e agonistico sia a livello individuale che di squadra. Le esecuzioni degli atleti vengono valutate da giudici, i quali, attribuiscono all’esercizio un valore relativo al merito tecnico ed uno concernente l’espressione artistica.

Scopo del twirling

La Federazione Italiana Twirling si prefigge di avvicinare allo sport una vasta fascia di popolazione con i seguenti scopi:

-.Avviare i giovani alla pratica motoria corretta

– Favorire un regolare sviluppo morfologico e funzionale

– Esaltare e perfezionare le attività richieste dal gesto ginnico

– Educare alla socialità

– Offrire agli adolescenti ed agli adulti a seconda dei casi, un’attività agonistica, ludico-ricreativa e/o amatoriale

Come, dove e chi

Le competizioni si svolgono in palazzetti sportivi. Gli allenamenti in qualunque luogo con pareti e soffitto ma, la scarsa reperibilità di strutture idonee, porta gli atleti a praticarlo anche all’esterno. Le attività di propaganda possono essere effettuate anche in spazi aperti.

L’atleta che vuole avvicinarsi al mondo del twirling deve riuscire ad unire fra loro diverse capacità:
preparazione tecnica (indispensabile per eseguire correttamente tutti i movimenti col bastone), doti ritmiche e artistiche, unite ad una buona preparazione fisica.

Le competizioni di twirling prevedono:

  • Specialità individuali:Free-style, Solo, Artistic Twirl, Due Bastoni e Tre Bastoni.
  • Specialità di squadra:Duo, Artistic Pair, Team e Gruppo. 

I campionati Europei

Domenica 7 luglio si è concluso il Campionato Europeo 2019 svoltosi in Francia.
Ottimi risultati  per  la  nazionale  italiana  che  al  termine  dei  quattro  giorni  di  competizione  arricchisce  il  suo medagliere con 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi.

E’ oro per il Duo Junior, formato da Asia Falcone ed Aurora Martinazzoli (Cormano), che con una prestazione impeccabile conquistano l’ambito titolo Europeo.

Ed è oro anche per il gruppo coreografico (S.Cristina), ,che conquista il titolo e si riconferma Campione d’Europa dopo il successo del 2017.

foto della coreografia vincente

NDR LO SCORSO ANNO L’ITALIA HA PORTATO A CASA 3 ORI E TRE ARGENTI !

Medaglia d’argento per il giovane Cristian Matturro (Cigliano) nella specialità Freestyle Junior maschile,

per il Duo Senior formato da Chiara Colafrancesco e Luca Fasano (Sangano/Vellezzo Bellini)

e per il Team (Sangano/Alveria Noto)

Terzo posto e medaglia di bronzo per Elisa Gregori (LG2) nella specialità Freestyle senior femminile e per Luca Fasano nel Freestyle senior maschile.

Luca Fasano della Polisportiva JollyTwirling Vinovo ed ex allievo del Istituto Marro di Moncalieri (TO)

Le foto sono tratte direttamente dal sito Federazione Italiana Twirling

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”