West Nile virus: tutto quello che devi sapere

Le serate estive sono fatte per stare all’aperto. Le zanzare lo sanno e c’è sempre qualcuno a cui le zanzare sembrano voler più bene degli altri. Se anche tu non puoi uscire a cena d’estate senza tornare a casa con almeno tre punture di zanzara… tranquillo, sei in buona compagnia.

Infatti, in estate, capita spesso di ritrovarsi con una puntura rossa sulla caviglia o sul braccio. Fastidio, prurito, magari un po’ di irritazione. È normale, ci diciamo. Fa parte della stagione. Eppure, in certi momenti, quella stessa puntura può iniziare a farci pensare. Non perché ci sia motivo di allarmarsi, ma perché è giusto restare informati. In questi giorni si torna a parlare del virus West Nile, e il pensiero corre inevitabilmente a quelle zanzare che punzecchiano le nostre sere. È comprensibile sentirsi un po’ preoccupati, ma è importante distinguere tra ciò che sappiamo, ciò che possiamo fare e ciò che non serve temere.

Malattia del West Nile: trasmissione e sintomi

Il virus West Nile è una malattia infettiva trasmessa principalmente dalla zanzara comune notturna, la Culex pipiens, attiva dal tramonto all’alba. Non si tratta della zanzara tigre, ma di quella “classica” che conosciamo bene. Le zanzare si infettano pungendo uccelli selvatici, principali serbatoi del virus, e in alcuni casi possono trasmetterlo accidentalmente all’uomo o ad altri animali, come i cavalli. Raramente, la trasmissione può avvenire anche attraverso trasfusioni di sangue, trapianti di organi o da madre a figlio durante la gravidanza o l’allattamento.

Nella maggior parte dei casi, l’infezione passa inosservata: circa l’80% delle persone non sviluppa alcun sintomo. Il restante 20% può presentare disturbi lievi come febbre, mal di testa, nausea, vomito, sfoghi cutanei o linfonodi ingrossati. Nei bambini si manifesta spesso con febbre leggera, nei giovani con sintomi più intensi ma transitori, mentre negli anziani o in persone con fragilità la malattia può diventare più seria. Solo in rari casi – circa 1 su 150 – si sviluppano complicanze neurologiche importanti, come encefalite o meningite, che possono causare febbre alta, forti mal di testa, tremori, debolezza, confusione, fino alla paralisi o al coma.

In presenza di sintomi come febbre sopra i 38,5°C, mal di testa persistente, dolori muscolari o articolari, confusione o eruzioni cutanee, è sempre consigliabile consultare il medico.

La situazione in Italia

Per ora i casi di infezione più importanti riscontrati riguardano solo La Regione Lazio e la Regione Campania. Secondo quanto riportato da RaiNews, 2 casi in Piemonte, 2 in Veneto e 1 in Emilia Romagna.

La Regione Lazio, ha confermato dodici nuovi casi di infezione da West Nile virus, tutti rilevati nella provincia di Latina. Il totale sale così a ventuno persone contagiate nel 2025, secondo quanto comunicato dopo le analisi svolte dal Laboratorio di virologia dell’Istituto Spallanzani di Roma. Tra i casi registrati figura anche un decesso avvenuto la scorsa settimana presso l’ospedale di Fondi. Al momento, dieci pazienti sono ricoverati (per altre patologie), due sono stati dimessi, sei stanno affrontando la malattia a casa e due si trovano in terapia intensiva.

I comuni coinvolti, finora, sono Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze e Sabaudia. In totale, in tutta Italia, i casi confermati al 23 luglio sono 32. Di questi, 23 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva, quella più seria. Va detto, però, che il quadro nazionale, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, resta in linea con gli anni precedenti. Non si parla di emergenza su larga scala, ma è chiaro che il numero di contagi concentrati nella provincia di Latina sta attirando l’attenzione delle autorità sanitarie (fonte Adnkronos)

Anche in Campania sono stati confermati otto casi di infezione da virus West Nile, di cui quattro persone sono ricoverate in terapia intensiva. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha dichiarato che, pur riconoscendo la presenza del problema, al momento non ci sono motivi per creare allarmismi. Ha sottolineato che si stanno studiando attentamente le caratteristiche di questo nuovo virus nella regione e che non si registrano focolai diffusi, ma solo casi isolati, tutti sotto controllo. De Luca ha inoltre rassicurato che le autorità dispongono delle risorse scientifiche e tecniche necessarie per monitorare e gestire la situazione con la dovuta attenzione. (fonte Adnkronos)

La circolare del Ministero della Salute

È stato allertato il numero di pubblica attività 1500, gestito dal Ministero della Salute, per fornire ai cittadini tutte le informazioni utili sulla prevenzione dal virus West Nile. 
La situazione è sotto controllo e rimane importante adottare le misure previste dal Piano così come informare adeguatamente i cittadini sulle misure per proteggersi dalle zanzare, vettori del virus che, ricordo, non si trasmette da persona a persona per contatto con soggetti infetti” dichiara Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito istituzionale del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità e attraverso il numero 1500.

Qual è la zanzara “assassina”?

Una precisazione utile: la West Nile non è legata alla zanzara tigre, quella che punge di giorno e si riconosce per le sue striature bianche. E non è legata neanche a particolari specie tropicali arrivate nei cargo degli aerei o nelle stive delle navi da crociera.

Il virus viene trasmesso da un tipo di zanzara che conosciamo benissimo, la comune zanzara notturna (Culex pipiens), silenziosa, più attiva al tramonto e nelle prime ore della notte. Questo significa che non servono azioni straordinarie, né la ricerca di soluzioni miracolose: le stesse strategie di prevenzione che già adottiamo contro le zanzare in estate valgono anche in questo caso.

Zanzara color ambra con lunghe zampe appoggiata su un legno
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Nessuna zanzara aliena, nessun scenario fuori controllo. Solo un virus che circola da anni e che, in determinati contesti, può tornare a farsi sentire. Sapere com’è fatto, come si trasmette e come evitarlo ci aiuta a conviverci con più serenità.

Spesso la immaginiamo come un insetto casuale, che punge chi capita e fugge via. In realtà, la zanzara è molto più “intelligente” di quanto pensiamo. Il fatto che sia piccola non significa che non abbia un’intelligenza propria. La zanzara SA come individuare la sua preda.

Ha un sistema raffinato per individuare il suo bersaglio: non si affida solo all’olfatto, ma combina diversi segnali per scegliere la preda giusta. Riesce a percepire l’anidride carbonica che emettiamo respirando, riconosce l’odore della pelle, capta la temperatura corporea e analizza persino i contrasti visivi.

Forse non tutti sanno che…

Alcuni studi hanno dimostrato che distingue i colori: è attratta in particolare da tonalità scure come il nero, il blu e il rosso, mentre tende a evitare il bianco. Pertanto, spesso non è il nostro sangue “dolce” ad attirarle ma il colore della nostra maglia.

È per questo che, a volte, uno spray repellente non basta: se l’ambiente è favorevole e la “preda” è attraente dal punto di vista olfattivo, visivo e termico, la zanzara non esita a farsi sedurre.

A pungere, poi, non sono tutte: lo fanno solo le femmine, e solo quando hanno bisogno di nutrirsi di sangue per far maturare le uova dopo l’accoppiamento. Il resto del tempo si nutrono come tanti altri insetti: di nettare e melata. Non è un’aggressione, quindi, ma un istinto biologico. E non tutte le specie si interessano all’essere umano: delle oltre 3.000 specie di zanzara presenti nel mondo, più di 70 vivono in Italia, ma solo una piccola parte ha l’uomo tra le sue prede preferite. La maggioranza si limita a dare fastidio agli invertebrati o, al massimo, ad alcuni uccelli e anfibi. Insomma, non siamo sempre al centro del mirino. Ma quando lo siamo, la zanzara sa esattamente come trovarci.

Cosa possiamo fare per proteggerci

La notizia di una persona deceduta o di pazienti in terapia intensiva colpisce sempre. È umano, e non bisogna minimizzare. Ma nemmeno bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura. La maggior parte delle persone contagiate dal virus non sviluppa sintomi o, al massimo, accusa malesseri lievi e temporanei. Le forme più gravi sono rare e colpiscono soprattutto persone già fragili o con problemi di salute preesistenti. Questo non significa ignorare la questione, ma affrontarla con equilibrio. Informarsi da fonti affidabili, evitare il passaparola allarmista, capire come funziona davvero la trasmissione del virus: tutto questo aiuta a ridimensionare la percezione del rischio. E a trasformare la paura in responsabilità.

Il virus viene trasmesso da zanzare infette, non da persona a persona o da persona a zanzara e quindi ad altra persona. La prima forma di protezione è quindi limitare le occasioni in cui può proliferare. Bastano pochi accorgimenti: svuotare i sottovasi, coprire bidoni e contenitori d’acqua, evitare ristagni anche piccoli nei giardini o sui terrazzi. Usare le zanzariere, preferire abiti lunghi e bianchi nelle ore serali e applicare repellenti può ridurre molto il rischio di punture. Non si tratta di blindare la propria casa, ma di adottare abitudini semplici e sostenibili. Le amministrazioni, intanto, stanno attivando monitoraggi e interventi di disinfestazione nelle zone colpite. Ma molto si gioca anche nei comportamenti individuali: più siamo consapevoli, meno possibilità ha il virus di diffondersi.

Cosa sapere sul virus West Nile in breve: domande e risposte

Come proteggersi dalle punture di zanzara West Nile?

Per ridurre il rischio di essere punti, è importante usare repellenti cutanei efficaci, indossare abiti chiari e coprenti soprattutto nelle ore serali e notturne, evitare di stare all’aperto nelle ore di maggior attività delle zanzare (tramonto e alba) e eliminare i ristagni d’acqua dove le zanzare depongono le uova. Anche l’uso di zanzariere e insetticidi può aiutare a limitare il contatto con questi insetti.

Il virus West Nile è pericoloso per l’uomo?

Per la maggior parte delle persone il virus West Nile non è pericoloso e spesso non causa sintomi. Tuttavia, in una piccola percentuale di casi, soprattutto tra anziani e soggetti fragili, può provocare malattie gravi come encefalite o meningite, che richiedono cure mediche immediate. È importante quindi non sottovalutare i sintomi e consultare un medico se si sospetta l’infezione.

West Nile virus: quali precauzioni prendere in estate?

Durante l’estate, quando le zanzare sono più attive, è fondamentale adottare alcune semplici precauzioni: usare repellenti, indossare vestiti leggeri ma a maniche lunghe, evitare di lasciare acqua stagnante in giardini o terrazzi, chiudere le finestre con zanzariere, e prestare attenzione soprattutto nelle ore tra il tramonto e l’alba, quando le zanzare comuni sono più aggressive.

Differenze tra zanzara tigre e zanzara comune West Nile

La zanzara che trasmette il virus West Nile è la zanzara comune (Culex pipiens), che punge soprattutto di notte. La zanzara tigre, invece, è attiva anche di giorno ed è nota per trasmettere altre malattie, ma non è responsabile della diffusione del virus West Nile. Le due specie hanno abitudini e comportamenti diversi, e questo influisce sulle strategie di prevenzione.

Cosa fare se si sospetta un’infezione da West Nile virus?

Se si manifestano sintomi come febbre alta, mal di testa persistente, debolezza, confusione o altri disturbi neurologici, soprattutto se si è vissuti o soggiornati in zone dove il virus è presente, è importante consultare tempestivamente un medico. Solo con accertamenti specifici si può confermare l’infezione e iniziare la terapia più adeguata.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito istituzionale del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità e attraverso il numero 1500.

Foto di copertina: file rilasciato con licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”
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