Zanzara fastidiosa? Consigli utili per disperati

Che bella l’estate! Fa caldo e soprattutto ci si può liberare del pesante abbigliamento e indossare capi leggeri e succinti che favoriscono anche l’esposizione al sole e, quindi, la tintarella. E di sera, niente di meglio che girare in sandali e shorts, ma anche l’estate ha il suo “dark side of the moon”,in una parola sola: zanzara!

Sono ovunque nel mondo, in campagna, in città, al mare e perfino a spiaggia. Di sera, quando siamo tranquilli nel dehor di un locale o nella quiete del nostro giardino, mentre ci godiamo le stelle, ecco che arrivano e a rovinarci la serenità. E a volte non ci sono zampironi o spray repellenti che tengano: la zanzara se deve colpire, colpisce e fa male.

L’OMS ha pubblicato uno studio che stabilisce che la zanzara è l’animale più pericoloso. Ogni anno più di 700mila persone muoiono per patologie derivanti dal morso di questi insetti. Tuttavia, in natura, nulla è inutile, neanche le zanzare, poichè fanno parte della catena alimentare di molti animali.

Ma è una leggenda metropolitana quella che vivano solo pochi giorni. Alcune specie di zanzare vivono in media sei mesi e se trovano un posto adatto per deporre le uova, come case calde, ad esempio, queste possono sopravvivere dall’estate precedente fino a quella successiva, superando tranquillamente l’inverno e schiudendosi con l’arrivo della bella stagione.

C’è un modo per evitarle? Si, c’è. Basta conoscerle.

E’ come la vecchia strategia di guerra: non puoi combattere il tuo nemico se non lo conosci. E allora vediamo cosa sapete di questo fastidioso insetto e scopriamo qualche modo per sconfiggerle.

Lo sapevi che…?

Innanzitutto, bisogna dire che il fatto che sia piccola non significa che non abbia un’intelligenza propria. La zanzara SA come individuare la sua preda. Pensate che la zanzara utilizza un strategia di individuazione del bersaglio da colpire. La zanzara percepisce l’odore della sua “vittima” e ne rileva la temperatura corporea. E’ anche in grado di distinguere alcuni fattori visivi che le consentono di capire e scegliere tra prede umane e animali. Non si basano, quindi, solo sulle tracce olfattive, ma utilizzano anche fattori visivi e termici. Questo è uno dei motivi per cui uno spray repellente non protegge a dovere.

Non tutte le zanzare mordono. Sono solo le zanzare femmine, e neanche di tutte le specie, che hanno bisogno di sangue. Infatti, sono le femmine fecondate a mordere, per via del bisogno di proteine del sangue, necessarie per la maturazione delle uova. Per la loro nutrizione preferiscono cibarsi di melata e nettare.

Le zanzare distinguono i colori. O meglio, detestano il bianco da cui stanno abbastanza alla larga. Alcuni studi condotti tra il 1938 e il 1955, hanno stabilito che prediligono il nero, il blu e il rosso.
Infine, delle più di 3mila specie di zanzara esistenti, di cui 70 presenti in Italia, la maggior parte preferisce attaccare invertebrati, piuttosto che uccelli e anfibi. Solo una minima parte attacca l’uomo.

Le zanzare non trasmettono il Covid. Benchè siano veicoli straordinari di malattie, come la dengue e la febbre giallail Sars-CoV-2 è un virus di tipo respiratorio, che ormai abbiamo imparato a conosce bene. L’Istituto Superiore della Sanita, ISS, ha affermato che anche se assorbito all’interno di un “pasto” di una zanzara, il virus non è in grado di replicarsi e, di conseguenza, la zanzara non può trasmetterlo ad un altro soggetto.

Consigli utili

Prima di tutto l’alcol e la birra. Le zanzare vanno matte per chi beve alcolici. L’attrazione fatale è dovuta alla quantità di acetone e metanolo che espelliamo con il sudore e che attira gli insetti.
Quindi, primo consiglio, evitate gli alcolici

Secondo trucchetto: il caffè. Detestano il caffè, ma qui non c’entra se ne bevete o meno. Per allontanare le zanzare, all’aperto, basta mettere i fondi della vostra moka in un vaso di fiori, o direttamente per terra, se siete in casa, basta bruciare in un recipiente, un pò di caffè in polvere. Vedrete che spariranno in un…batter d’ali.

Una zanzara disegnata di nero dentro un cerchio rosso con una striscia rossa diagonale in segno di divieto

Terzo consiglio, l’immancabile rimedio della nonna. La mia metteva un bicchierino di aceto o di limone sul comodino e dormiva tranquilla. Funziona ancora oggi. Infatti, l’odore acro di questi due liquidi, soprattutto se mescolati insieme, disgusta i piccoli insetti.

E’ la natura a dare il prossimo consiglio. Cipolla e chiodi di garofano. Spargetene una manciata sul davanzale e vedrete l’effetto. Meglio ancora, se infilate qualche chiodi di garofano in mezza cipolla. In questo caso, meglio però non optare per il davanzale della camera da letto: potrebbe essere questo, poi a tenervi svegli.

L’ultimo rimedio, ve lo avevamo già anticipato. Attenzione al colore dell’abito che indossate.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.