Orta San Giulio: il raffinato borgo in provincia di Novara.

Il Piemonte non avrà il mare, ma il suo paesaggio è di altrettanta bellezza. Dalle montagne innevate alle pianure assolate, passando per le bellissime colline ricoperte dai tipici vigneti, il Piemonte ospita dei laghi bellissimi, che lambiscono le rive di borghi altrettanto spettacolari. Orta San Giulio è forse tra i più belli. Il borgo si trova in provincia di Novara, ed ha la particolarità di incantare con le sue numerose bellezze.

Il mondo di Orta San Giulio

L’atmosfera che si respira all’interno di questo borgo, è a dir poco magica. Si affaccia sul Lago d’Orta regalando a turisti ed abitanti un fantastico panorama.

Grazie al suo patrimonio storico, artistico e culturale, questo piccolo borgo, è una delle mete turistiche più frequentate. Proprio di fronte al Lago, sorge l’Isola di San Giulio. Uno scenario così perfetto che sembra un vero e proprio dipinto.
Per restare nel mondo dell’arte, sopra Orta San Giulio troviamo la frazione di Lego. Il luogo, definito come “il paese dipinto”, è caratterizzato dalla presenza di affreschi realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo. I disegni, che ricoprono le pareti degli edifici, ritraggono la storia del piccolo borgo, definito come un mondo tutto da scoprire.

Orta San Giulio è tutta caratterizzata dall’arte Rinascimentale e Barocca. Questo contraddistingue infatti i Palazzi signorili e gli splendidi giardini.

L’Isola di San Giulio

L’Isola di San Giulio è il simbolo di questo elegante e raffinato borgo piemontese. Non importa da che lato venga vista perché è capace di incantare da qualsiasi angolazione.

Una leggenda narra che l’isola, un tempo, non era altro che uno scoglio su cui vivevano serpi e mostri terribili. Nel 309 approda San Giulio, il Santo che ha poi fondato la chiesa. Luogo che, prima di morire, ha scelto per la sua sepoltura.
Il Santo ha così trasformato la piccola isola nel centro di evangelizzazione di tutta la regione.

Oggi è possibile raggiungere l’Isola di San Giulio tramite battello o motoscafo. E’ dominata, inoltre, dalla basilica romanica, dal palazzo vescovile e dall’abbazia benedettina.

Il centro storico

Il suggestivo centro storico di Orta è raggiungibile solamente a piedi. E’ collegato al lago da piccoli sentieri che attraversano il paese.

Il cuore del borgo è Piazza Motta. Lo slargo, da cui si vede il porticciolo che da Orta conduce all’isola di San Giulio, si affaccia proprio sulle acque lacustri. Il portico che ci accoglie è parte della struttura del Broletto, una piccola costruzione in arte Rinascimentale. Il piano superiore di questo edificio era usato nei secoli scorsi come sede di riunioni molto importanti dei potenti signori del luogo.

Dal lato opposto al lago possiamo ammirare lo storico Palazzo Gemelli e, in cima alla strada, la magnifica chiesa di Santa Maria Assunta che è stata ricostruita secondo lo stile del Settecento. Infine, non può mancare la sosta al Monastero Mater Ecclesiae, l’abbazia benedettina femminile di clausura. Questo monastero, ogni anno, accoglie turisti provenienti da tutto il mondo.

Cinema, ristorazione e musica classica

Se siete appassionati di musica classica, la splendida Villa Tallone offre durante l’anno eventi musicali e prestigiosi concerti.

Il panorama del lago ed il borgo sono uno scenario da cartolina e si presta per essere una perfetta location cinematografica. Infatti, molti sono i film girati in questi luoghi. Anche Giuseppe Tornatore ha scelto Orta San Giulio come set del suo film “La Corrispondenza”uscito nel 2016.

Per chi vuole passare una giornata nelle caratterische bellezze medievali e la tranquillità di un luogo immerso nlla natura, Orta San Giulio è il posto ideale. Oltre a passeggiare tra i vari negozi di souvenir, non potete lasciare il borgo senza aver gustato il famoso “pane di San Giulio”. Potete approfittare anche di un grazioso ristorante con una bellissima terrazza che si affaccia sul lago e gustare le prelibatezze tipiche della regione. Ma se volete proprio esagerare, fate una capatina a Villa Crespi, oggi diventata un albergo a 5 stelle, dove, oltre a poter soggiornare nelle splendide camere, vi attende lo chef Antonino Canavacciuolo per deliziare i vostri palati. Un’esperienza culinaria indimenticabile.

I luoghi di Gianni Rodari

Non si può parlare di Orta San Giulio senza parlare di Gianni Rodari. Come giustamente ci ricorda Roberto Tartara, il suo ricordo è un perenne saluto a tutti i visitatori, posto alla rotonda di Omegna che anticipa il centro urbano.

Il lago d’Orta, nel quale sorge l’isola di San Giulio e del barone Lamberto, è diverso dagli altri laghi piemontesi e lombardi. È UN LAGO CHE FA DI TESTA SUA. Un originale che, invece di mandare le sue acque a sud, come fanno disciplinatamente il Lago Maggiore, il lago di Como, il lago di Garda, le manda a nord, come se le volesse regalare al Monte Rosa, anziché al mare Adriatico.

Se vi mettete a Omegna, in piazza del Municipio, vedrete uscire dal Cusio un fiume che punta diritto verso le Alpi. Non è un gran fiume, ma nemmeno un ruscelletto. Si chiama Nigoglia e vuole l’articolo al femminile: la Nigoglia.
Gli abitanti di Omegna sono molto orgogliosi di questo fiume ribelle e vi hanno pescato un motto che dice:
La Nigoglia va all’insù e la legge la facciamo noi
.

Mi sembra detto molto bene. Sempre pensare con la propria testa. Si capisce che poi, alla fine dei conti, il mare riceve le sue spettanze: difatti le acque della Nigoglia, dopo una breve corsa a nord, si gettano nello Strona, lo Strona lo porta al Toce che le versa nel Lago Maggiore e di qui, via Ticino e Po, esse finiscono nell’Adriatico. L’ordine è ristabilito, ma il lago d’Orta è contento lo stesso di quello che ha fatto. È sufficiente come spiegazione di una favola che obbedisce solo a se stessa? Speriamo di sì”. ( Gianni Rodari – C’era due volte il barone Lamberto)

Gianni Rodari, cento anni di fantasia, di libri e di personaggi, cento anni per l'autore più amato dai bambini, nato nel 1920 sul lago d'Orta.
Orta San Giulio
Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.