#Sanremo1991: c’era una volta Sanremo con i Campioni “esordienti”

A condurre #Sanremo1991 ci sono Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech. L’edizione riporta il Festival al Teatro Ariston che viene riaperto dopo un anno di restauri.

Già nel 1988 la sezione Campioni prevedeva una sotto sezione chiamata “esordienti”. La classificazione voleva evidenziare che, pur essendo dei “big”, erano artisti che non avevano mai partecipato al Festival. Così, nomi come Pierangelo Bertoli, Riccardo Cocciante o addirittura Renato Zero, venivano chiamati “esordienti”. Una giusta differenza per alcuni, un insulto all’artista per tutti gli altri. Tant’è che quell’anno vedevano sfidarsi nomi che sono a tutt’oggi dei colossi del panorama discografico.

Raramente è capitato, dopo gli anni ’60, che il Festival ospitasse il fior fiore della musica italiana nella stessa edizione.

Gli artisti in gara

Facciamo qualcosa che non abbiamo fatto nei precedenti articoli: stiliamo l’elenco completo dei cantanti in gara, in rigoroso ordine alfabetico.

Primo “Ambo”, Al Bano e Romina Power, Gianni Bella.

Secondo “Ambo”, Loredana Bertè, Pierangelo Bertoli e Tazenda.

Prima “Terna”, Rossana Casale, Riccardo Cocciante, Eduardo De Crescenzo.

Seconda “Terna”, Grazia Di Michele, Fiordaliso, Riccardo Fogli, Enzo Jannacci.

“Quaterna”, Ladri di Biciclette, Marco Masini, Mietta, Amedeo Minghi.

“Cinquina”, Mariella Nava, Raf, Sabrina Salerno e Jo Squillo.

E Tombola, Umberto Tozzi e Renato Zero.

E scusate se è poco. La difficoltà di un festival così però arriva proprio dall’alta qualità degli artisti e delle relative canzoni in gara. Come fare una classifica? Forse è questo il motivo per cui le case discografiche e gli artisti ci pensarono due volte prima di proporsi per le altre edizioni. O per lo meno, i direttori artistici, fecero molta attenzione a scegliere la line up delle manifestazioni successive.

Le canzoni in gara

Una più bella dell’altra, le canzoni in gara sono diventate quasi tutte dei cult e non c’è da stupirsi. Anche qui, questa settimana sconvolgiamo le regole e facciamo l’elenco.

Se stiamo insiemeSpalle al muroPerché lo faiGli altri siamo noiSpunta la Luna dal monteNenéDubbi noOggi sposiIo ti prego di ascoltareOggi un Dio non hoLa fotografiaIl mare più grande che c’è (I love you man)Siamo donneSbatti ben su del Be BopE la musica va Se io fossi un uomoTerra In questa cittàLa fila degli oleandriGli uomini

Tra le 20 canzoni in gara, quasi tutte sono diventate delle bandiere da cantare a squarciagola, anche dopo trent’anni. Comunque, solo tre si aggiudicavano il podio, anche nel 1991. Vediamo com’è andata.

Il podio

Vince #Sanremo1991 “l’esordiente” Riccardo Cocciante con “Se stiamo insieme”. Una canzone che sarà tradotta anche in francese e che farà il giro del mondo, anche se in quel #Sanremo1991, raccoglie i fischi di una platea di sorcini.

Terzo classificato, Marco Masini, già vincitore di #Sanremo1990, prende il bronzo con “Perché lo fai”. Il poeta maledetto, come lo definiranno in molti, è invece quello che ad oggi potremmo definire il poeta contemporaneo dell’Italia rinascimentale del nuovo millennio. Masini era solo troppo avanti per orecchi troppo ignoranti.

Arriva secondo un altro “esordiente” Renato Zero con “Spalle al muro”. L’indignazione si leva come una hola dal teatro Ariston, viaggia lungo viale Matteotti, prende treni, autobus, aerei, astronavi e gira su tutta l’Italia. Il popolo dei sorcini insorge, mentre i vecchi piangono di commozione. Una performance sobria, seria, di un Renato Zero risorto. La curiosità di quell’anno era tutta in uno Zero. Massacrato dalle critiche che lo volevano morto sotto le ceneri del tendone e di Fonopoli, Renato Zero si toglie il trucco, si taglia i capelli e ricomincia da Zero. Il brano in gara farà venire i brividi anche ai più scettici. Alla premiazione Renato, con un breve discorso al pubblico, si toglie qualche sassolino dalla scarpa ed è standing ovation.

Le nuove proposte

Se la qualità si spreca tra i big in gara, nella sezione nuove proposte scarseggia abbondantemente. Degno di nomina e di primo premio, trionfa Paolo Vallesi con “Le persone inutili”, seguono senza troppi meriti, Irene Fargo con “La donna di Ibsen” e Rita Forte con “È soltanto una canzone”.

Nota: tra gli esordienti quell’anno ci sono anche i Timoria, ex band di Francesco Renga.

#Sanremo1991 primo piano di Paolo Vallesi
#Sanremo1991 – Paolo Vallesi

Curiosità

Rispetto alle precedenti edizioni il parterre degli ospiti è abolito. L’unica grande star annunciata, Rod Stewart, viene annullata all’ultimo minuto. Gli ospiti diventano “accompagnatori”, per la maggior parte esibendosi in performance a dir poco inascoltabili.

Infatti, ogni artista in gara viene accompagnato da un interprete internazionale, ma pochi incidono poi il brano: lo fanno Sarah Jane Morris e Riccardo Cocciante, Ute Lemper con Enzo Jannacci, Ofra Haza insieme a Raf, Howard Jones con Umberto Tozzi e Randy Crawford insieme a Grazia di Michele.

Il successo di vendite di #Sanremo1991, nonostante il tredicesimo posto in classifica, va al brano “Siamo donne” del duo Sabrina Salerno – tornata come co-conduttrice a #Sanremo2020 –  e Jo Squillo, autrice del brano.

Il brano “In questa città” di Loredana Bertè è stato scritto dall’immenso Pino Daniele.