(Adnkronos) – Un nuovo video per chiedere scusa a chi si è sentito offeso vedendo le immagini di una dottoressa e un'infermiera che buttano nel cestino due scatole di prodotti di un'azienda farmaceutica israeliana, come gesto simbolico contro quanto sta accadendo a Gaza. A diffonderlo sono proprio le protagoniste della clip girata nella Casa della Salute di Pratovecchio Stia, una sede dell'Asl Toscana Sud Est, dopo l'ondata di sdegno che ha travolto la loro iniziativa, con duri commenti sul web e l'intervento anche della politica. Mentre anche l'Asl si è espressa sul caso assicurando di essersi già attivata per ricostruire l'accaduto, arriva anche il passo indietro delle due operatrici che esordiscono nella nuova clip chiedendo scusa a "tutte le persone che si sono sentite offese dal video e per i modi con cui è stato girato". Sedute ad un tavolo con le due scatole 'incriminate' davanti, e senza i camici bianchi, offrono la loro versione. "Il video faceva parte in realtà di una campagna più ampia – precisa una delle due donne – e i 'farmaci' che sono stati 'gettati' in realtà sono qua. Come potete vedere sono campioni gratuiti, non acquistati con i soldi pubblici". E si tratta, è il chiarimento della dottoressa e dell'infermiera, di "integratori di sodio e potassio – che non butteremmo mai via anche perché sappiamo che quello non è il corretto smaltimento dei rifiuti – e salviette". Era "un gesto simbolico, un gesto rivolto alla pace, non ad altro. Non volevamo assolutamente offendere nessuno, coinvolgere l'azienda, coinvolgere i colleghi della Casa della Salute. Abbiamo finito il nostro lavoro all'incirca alle 16.30" e "il video è stato girato un'ora dopo, quando tutti i compiti erano stati assolti". "Ci dispiace veramente tanto del fraintendimento che abbiamo creato – aggiunge infine l'altra operatrice – e chiediamo scusa". La Asl avvia accertamenti Relativamente al video, diffuso sui social, che mostra due persone all'interno della Casa di Comunità di Pratovecchio Stia nell'Aretino, mentre gettano scatole di medicinali di fabbricazione israeliana, la Asl Toscana sud est precisa, con una nota, "di essersi già attivata per ricostruire l'accaduto e si riserva di intraprendere ogni azione utile a tutela della propria immagine e del personale che, ogni giorno, opera con impegno, dedizione e correttezza". La Asl Tse sottolinea inoltre che "le riprese effettuate all'interno di un ambiente aziendale non sono state in alcun modo autorizzate né condivise. Le persone riprese nel video sono un medico di medicina generale e un’infermiera dipendente di una cooperativa". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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