In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia che si è celebrata il 17 maggio , Torino ha lanciato il suo grido arcobaleno “Insieme per i diritti, insieme contro la violenza” da Corso Dante 14. Proprio di fronte al Palazzo dell’agenzia Territoriale della Casa (ATC), con l’inaugurazione di due panchine Arcobaleno #PeaceAndPride.
Il grido è partito da Associazione Artemixia in collaborazione con Associazione LGBT Quore APS e M.A.I.S. Ong. E ha coinvolto il Comitato Unico di Garanzia ATC Torino, Circoscrizione 1, Circoscrizione 6, Circoscrizione 7, Torino Creativa e l’Assessorato alle Pari Opportunità.
Nessun passo indietro, insieme contro la violenza
“Nessun passo indietro nel terreno dei diritti, nessun compromesso. Lottare contro le discriminazioni va di pari passo con la lotta contro la violenza. Queste panchine sono state prodotte a più mani, attraverso le impronte di più persone che, con i colori del pride, mettono in risalto la diversità e la peculiarità di ogni sfumatura.
Un percorso che, grazie ai suoi ostacoli, ha assunto ancora più senso e aggiunto convinzione forza all’iniziativa e al risultato ottenuto. Meritiamo tutte e tutti una società a colori”. Queste le parole di Rosalba Castelli, vicepresidente di Artemixia proprio quando sui giornali di Torino esce la notizia che poche ore prime due donne sono state aggredire su un bus perché Lesbiche.
L’attacco di Sgarbi al popolo arcobaleno
E anche a poche ore dall’esternazione del famoso critico d’arte Vittorio Sgarbi che sulle panchine Arcobaleno così si esprime. “Ci mancava quest’altra moda del momento. Lasciate stare le panchine e rispettate il decoro urbano. Le panchine non hanno sesso! E a nessuno è consentito di sfregiare gli arredi urbani per imporre le proprie idee (del c…o!) “
A pochi giorni dunque dalla giornata contro l’omofobia la lesbofobia, la bifobia e la transfobia e in un momento in cui il DDl Zan, il disegno di legge anti-omofobia e misoginia e abilismo, è al centro del dibattitto politico e mediatico, Torino si unisce in un coro unanime per i diritti. “insieme per i diritti, insieme contro la violenza”.


Il disegno di legge Zan
Nel disegno di legge Zan si leggono all’articolo 1 le seguenti Definizioni. 1. Ai fini della presente legge: a) per sesso si intende il sesso biologico o anagrafico. b) per genere si intende qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso.
c) per orientamento sessuale si intende l’attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi. d) per identità di genere si intende l’identificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se non corrispondente al sesso, indipendentemente dall’aver concluso un percorso di transizione.
La formalizzazione della giornata del 17 maggio
E nell’articolo 7 si legge espressamente la formalizzazione della giornata del 17 maggio come Istituzione della Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia in questi termini. “La Repubblica riconosce il giorno 17 maggio quale Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.
Al fine di promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contra stare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. In attuazione dei princìpi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione“.


Per chi vuole approfondire il testo del disegno di legge Zan composto da 10 articoli che, oltre ad inasprire le pene contro le discriminazioni, amplia le tutele in favore di coloro che sono più soggetti ad episodi di violenza e discriminazione può scaricarlo qui sotto.
Le panchine una ricchezza per il territorio
Proprio pochi giorni prima, durante l’inagurazione di altre due panchine arcobaleno #PeaceAndPride, nei giardini di via S. G. da Thiene l’Assessore alle Pari Opportunità Marco Giusta così si esprimeva. “Circa sette o otto anni fa eravamo qui, nello stesso punto a inaugurare una panchina rossa contro la violenza di genere.
E non è un caso se oggi siamo qui a vedere come due panchine per i diritti dialoghino con una panchina contro la violenza sulle donne. Perché anche nel decreto Zan dialogano e compaiono gli stessi temi di omofobia, misoginia e abilismo. Questo giardino con queste panchine rappresenta una nuova ricchezza di colori e di bellezza per questo territorio”.
Concertazione è far partecipare il territorio
Ilaria Gritti coordinatrice alla cultura Circoscrizione 1 “In risposta alle esternazioni di un noto personaggio pubblico, per cui colorare le panchine sarebbe una moda, vorrei ribadire che in ogni caso noi siamo il paese della moda e muoviamo alti settori di economia in quel capitolo. E quindi anche la moda ha un suo perché. Ma al di là di questo vorrei parlare di concertazione.


Concertazione significa non calare una realizzazione su un territorio dall’alto, ma farla vivere, a partire dalla sua realizzazione, con le realtà che quel territorio lo animano e poi lo devono vivere. Abbiamo bisogno di tessere una rete di relazioni che rinsaldi intorno a un discorso di questo genere. Per la prima volta sul territorio della Circoscrizione 1 questa panchina ha visto lavorare insieme anche molti cittadini e in questo caso anche dipendenti dell’ATC. È dovere di tutte e tutti impegnarsi per una narrazione che sia inclusiva e che offra da subito una sponda nelle istitutuzioni pubbliche“.
Importante lavorare con i ragazzi delle scuole
“Un bellissimo momento questo, che segna una grande tappa di un percorso fatto con queste Associazioni per la lotta per i diritti – dichiara Isabella Martelli Coordinatrice Cultura Circoscrizione 6 -. Un messaggio forte e vicino alla gente ed è importante portare questi temi nella quotidianità e alla visibilità di tutte e di tutti. Una cosa molto importante è lavorare su questi temi con i ragazzi delle scuole. In Circoscrizione 6 abbiamo messo a punto un programma, dedicato ai ragazzi, sull educazione all affettività, alla sessualità, al rispetto delle differenze”.
Le panchine sono state realizzate con la partecipazione della cittadinanza in un’azione collettiva in favore dei dirittiLGBTQI+ e contro la violenza. #insiemecontrolaviolenza, insieme per i diritti.

