A volte ritornano: mesdames et messieurs les Rockets.
Si, proprio loro, la band glitterata e laserata che a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta, ci ha tormentato con tormentoni tipo “Future Woman”, “Space Rock”, “One More Mission”, “Electric Delight”. Ma soprattutto tutti li ricordano per la reinterpretazione di “On the Road Again”, ancor oggi trasmesso per radio, e “Galactica”, vero e successo interplanetario del 1980, che ha permesso loro di vincere il Telegatto come miglior gruppo straniero in Italia.
I, les, Rockets possono essere considerati dei precursori di quella che diventerà la “new wave” inglese: tastiere, elettronica, ritmi binari, e tutto quanto ci ha fatto ballare all’epoca e ancor oggi, tanto da far meritare al quel decennio, l’aggettivo di “mitico”.


Poi, chiaramente, non so se dire purtroppo, le mode passano, e rimanere sulla cresta dell’onda diventa dura: l’elettronica era solo per pochi eletti e le sonorità musicali stavano cambiando.
Così è stata crisi anche per la band francese, scioltasi nel 1986, riformatasi nel 1992, tornata sulle scene nel 2003, per poi ricomparire nel 2014.
Insomma: alti e bassi, anzi più bassi che alti.
Ma poi, come sempre succede quando si è in crisi, arrivano gli italiani: il 2018 segna l’inizio della collaborazione con il nuovo management curato da Mauro D’Angelo, con il quale la band produce il nuovo lavoro discografico “Wonderland” (Azzurra Music), pubblicato il 24 maggio 2019.
Proprio in questi giorni esce “Get it on” (feat. Fabrice Pascal & Axel Cooper), il nuovo singolo estratto da “Wonderland”.
Rockets: le mot a Fabrice Quagliotti
“Il nuovo singolo racconta di un’incontro in un club tra un ragazzo ed una ragazza… Scatta, la scintilla, e la voglia di andare oltre a quell’incontro e di approfondire. Doppio senso. Una persona guardandosi un paesaggio, si rende conto di quanto è bello. Scatta la consapevolezza di quello che succede e vuole cercare di approfondire per capire come migliorare il nostro mondo”.


Il nuovo lavoro discografico è un “viaggio nel tempo”, fatto di contaminazione di oltre 50 anni di stili e sapori musicali, dai 10cc ai Supertramp, da David Bowie a Vangelis, da Bob Marley ai Men At Work fino ad arrivare agli Imagine Dragons. Il tutto, naturalmente, riveduto e corretto in “stile Rockets”, un vero e proprio marchio di fabbrica.
Attualmente la band è formata da Fabrice Quagliotti (tastiere/vocoder), John Biancale (voce), Rosaire Riccobono (basso), Gianluca Martino (chitarra) ed Eugenio Mori (batteria).
Un mix italo-francese, o franco-italiano, se preferite, per tornare a scalare le classifiche.
Bentornati les Rockets!

