Antonio Canova, il racconto della sua vita nel nuovo libro di Maria Letizia Putti

Non una biografia, ne un trattato di storia dell’arte, ma il semplice racconto della vita di un uomo, Antonio Canova.

Canova, vita di uno scultore” è il libro che Maria Letizia Putti, scrittrice, archeologa medioevale, ex docente di storia dell’arte e bibliotecaria, ha voluto scrivere pensando all’uomo piuttosto che all’artista. Un mosaico di curiosità, amori, aneddoti ed episodi sull’artista che ha dato nuoa vita alla scultura italiana tra Sette e Ottocento.

Dagli scritti, diari, lettere, ai libri di conti e resoconti di viaggio, passando per le manie e le abitudini, Maria Letizia ha disegnato con le parole i tratti che definiscono il carattere dello scultore.

“In questo libro ho voluto approfondire l’uomo Canova, l’artista l’ho lasciato alla sterminata letteratura su di lui. È ovvio che di arte si parla, l’arte è stata la vita di Canova, quindi imprescindibile se si vuole parlare di lui. Ma nelle migliaia di pagine lette cercavo i dettagli del carattere, i comportamenti, le abitudini, gli amici, la storia di famiglia e gli amori”. Dichiara l’autrice romana.

Antonio Canova - nella foto in bianco e nero l'autrice Maria Letizia Pitti con capelli biondi e maglione nero
Maria Letizia Putti

L’uomo Antonio Canova

Nel romanzo emerge la personalità di Antonio Canova. Un uomo che riusciva ad avere riservatezza e umiltà. Un animo generoso che si esprimeva attraverso la beneficenza che elargiva sia ai famigliari che ai colleghi artisti in difficoltà.

Doti che non esitava a mettere da parte quando era a colloquio con papi, imperatori e re.

A volte mi sembrava di violare il suo privato, ma andando in profondità mi sorprendevo di fronte alla figura d’uomo che si delineava, in lui trovavo molte affinità con me stessa. Timido, modesto, per nulla superbo o sprezzante, come ci si aspetterebbe da chi, di piccoli natali, arriva alla fama e alla ricchezza”. Continua Maria Letizia Putti. “

Per scrivere su di lui ho pensato come lui, m’immedesimavo. I suoi ragionamenti erano i miei e le notizie che leggevo saltando tra le biografie coeve, gli articoli e i saggi, confermavano che stavo procedendo nel modo giusto. In parecchi parlavano del suo sguardo, mite e sincero, della voce pacata, dei modi gentili, dell’umanità e della prodigalità negli aiuti ai poveri e ai bisognosi, della dignità per nulla servile che mostrava quando era a colloquio con i grandi della storia, papi, principi e imperatori.”

Dalle pagine del libro traspira anche l’insofferenza di essere al centro dell’attenzione. Ma soprattutto, la Putti riesce a incorniciare le vicende narrate descrivendo anche il contesto storico. Sapientemente colloca la storia nella storia, descrivendo con penna sagace le travagliate vicende che hanno segnato il passaggio tra i due secoli.

Antonio Canova, nella copertina del libro di Maria Letizia Putti, con giacca lunga nera, collo bianco alto, seduto in posa in un ritratto, con una mano appoggiata ad un bracciolo e con l'altra tiene una pergamena

Info utili

“canova, vita di uno scultore”, edito da Graphofeel è disponibile in tutte le librerie e on line, anche su Amazon

quando l'arte incontra la lettura - la locandina di libri on the road con dei libri appoggiati uno sull'altro e un carrozzone tipo antica roulotte appoggiato sulla destra
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”