Brolo, il borgo dei gatti nel cuore del Piemonte

Nel cuore del Piemonte, avvolto tra le dolci colline e le affascinanti stradine medievali, si trova un gioiello che sembra uscito da una fiaba: Brolo. Una piccola frazione del comune di Nonio, provincia di Verbania, che si affaccia sul lago d’Orta. Questo incantevole borgo è noto anche come il “Paese dei Gatti,” e non è difficile capire il perché. Con i suoi colorati murales, le storie intriganti e una comunità che celebra con orgoglio il suo amore per i felini, Brolo non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Infatti la combinazione di storia, arte e amore per i gatti crea un’atmosfera unica che affascina grandi e piccini.

un gatto rosso alla finestra gialla con vista lago

Brolo, una Storia di Gatti e Leggende

La storia di Brolo risale a tempi antichi. Tutto ebbe inizio il 10 ottobre 1756, in una riunione accesa del Consiglio della Comunità, quando gli abitanti di Brolo decisero che era giunto il momento di dire basta ai lunghi e faticosi spostamenti fino a Nonio per le funzioni religiose. Ogni volta, infatti, dovevano attraversare il temibile “Rio Veloce”, un fiume che, come suggerisce il nome, si ingrossava in un baleno, rendendo il viaggio un’avventura tutt’altro che piacevole!

piastrelle di gatti sui muri

Così, con determinazione e un pizzico di ribellione, gli abitanti di Brolo chiesero ufficialmente la separazione ecclesiastica dalla Parrocchia di San Biagio di Nonio. Promisero solennemente che avrebbero arredato e mantenuto la loro chiesa, Sant’Antonio Abate, senza pesare su Nonio, e che avrebbero persino saldato tutti i debiti pendenti. Ma non tutti i noniesi credevano nella riuscita di questa impresa! Con un sorriso beffardo, coniarono un proverbio in dialetto: “Quand al vien parrocchia Brol, al ratta metrà su ul friol”, ovvero “Quando a Brolo ci sarà la parrocchia, il topo si metterà il mantello”—in altre parole, una cosa impossibile!

campana e gatto

Ma i brolesi non si lasciarono scoraggiare. Con la grinta di un gatto che punta la sua preda, lavorarono sodo e, finalmente, il 27 aprile 1767, il loro sogno divenne realtà: la parrocchia di Brolo fu ufficialmente istituita! E per rendere la vittoria ancora più memorabile, il giorno successivo, un piccolo topo con tanto di mantello fu inchiodato sulla porta di un’autorità di Nonio, come ironico sigillo della missione compiuta.

Questa storia, a metà tra realtà e leggenda, lascia un segno indelebile nella cultura del paese. E così, per celebrare la loro astuzia e determinazione, gli abitanti di Brolo scelsero proprio il gatto come simbolo della città! Ancora oggi, basta dare un’occhiata ai cartelli d’ingresso e d’uscita per notare fieri felini che accolgono e salutano i visitatori. Una storia da veri… gatti da battaglia!

un gatto in ferro battuto su una casa

Gatti Dipinti Ovunque: Un Museo a Cielo Aperto

Passeggiando per le vie di Brolo, si viene accolti da una serie di murales colorati che raccontano storie di gatti in pose giocose e maestose. Questi dipinti, realizzati da artisti locali e internazionali, decorano le pareti delle case, creando un vero e proprio museo a cielo aperto. Ogni murales ha una storia dietro di sé, spesso legata a leggende locali o a eventi storici significativi.

una piastrella con gatto

L’itinerario dei murales dei gatti di Brolo

Ecco alcune vie e luoghi imperdibili per ammirare i murales e i dipinti che rendono questo borgo così speciale. Iniziamo con Via Vittorio Emanuele. Questa strada principale è un vero e proprio percorso artistico, con murales che raccontano storie di gatti in pose giocose e maestose. Proseguiamo on la Strescia dal Gat. Una stradina pedonale interamente dedicata ai gatti, dove ogni angolo è decorato con opere d’arte ispirate ai felini. Ma tutto il Centro Storico con le viuzze medievali che circondano il castello sono ricche di dipinti, piastrelle e murales che creano un’atmosfera magica e senza tempo.

cartello della strescia del gat

E poi, ovviamente, occhi sempre aperti sulle facciate delle case. Molte abitazioni private sono state trasformate in tele per artisti locali e internazionali, rendendo ogni passeggiata un’esperienza unica. Inoltre, in occasione dell’uscita di un libro dedicato a Brolo, il paese è stato tappezzato ancora di più di piastrelle feline!

monumento al gatto  a BROLO

Brolo e il suo monumento al gatto

Passeggiando per Brolo, è impossibile non notare il suo spirito felino! Sulla strada principale, infatti, dal 2006 troneggia un piccolo ma affascinante monumento: un gatto fiero e curioso, posizionato su un’aiuola terrazzata, a simboleggiare l’identità del paese.

E che dire dei simpaticissimi “panettoni” in cemento a forma di gatto? Sparsi qua e là, sembrano quasi in attesa di una carezza! Anche l’arte ha trovato il suo spazio in questa celebrazione felina: tra i tanti ritratti appesi in città, spiccano un dolce gattino in stile Van Gogh e il gatto urlante, un’originalissima reinterpretazione del celebre Urlo di Munch!

cartellone posto a Brolo con i gatti ispirati all'arte

Luoghi da vedere ed escursioni da Brolo

Ma Brolo non è solo il regno dei gatti! Il paese custodisce anche eleganti tesori architettonici, come le sue affascinanti chiese, la storica Villa Tarsis e un maestoso palazzo signorile immerso in un ampio giardino all’italiana, perfetto per una passeggiata romantica o un momento di relax.

villa tarsisù sotto la neve
villla tarsis immagine da pagina facebook di Brolo

E per gli amanti della natura? Brolo offre fantastiche escursioni! Da qui si può partire all’avventura verso il Monte Cregno e il Monte Pizzo, esplorando i meravigliosi boschi di Cesara, dove il verde regna sovrano e l’aria è pura e rigenerante. Senza dimenticare inoltre che è a due passi dal lago d’Orta!

dipinto dsu na casa di brolo con gatti alla finestra

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Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte e Cultura. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla realizzazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva. Cura dal 2024 la.promozione della fondazione Sergio Bonfantini e dal 2021 la promozione della Fondazione Carlo Bossone. .Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “ del dottor Ravazzani. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Ha curato per il Comune di Collegno 2 mostre d'arte di respiro nazionale nel 2021 e nel 2022 con circa 90.000 visitatori. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".