Collegno tra Inconscio e Surreale con la mostra di Lorenzo Alessandri

La città di Collegno ha inaugurato venerdi 11 settembre il progetto culturale più ambizioso dell’anno: “Tra inconscio e surreale”, la mostra delle opere del pittore surrealita Lorenzo Alessandri

44 anni fa una mostra ha buttato giù il muro. Un anno prima della legge Basaglia. E’ stata la cultura ad abbattere un muro. Questo è un prodotto culturale di diversa sfaccettatura che da la possibilità non solo di comprendere, ma di vivere l’arte. Vedere il nostro villaggio Leumann, in un’opera di Alessandri, ci dice quanto questo artista abbia voluto valorizzare la nostra città. Un momento che segnerà un nuovo cammino. Mi auguro che godiate della mostra e dei quadri, ma è anche un momento che è fatto di rinascita e di impegno“.

Così il Sindaco di Collegno Francesco Casciano ha commentato il nuovo evento culturale della città piementese. Il suo riferimento è volto alla ex struttura del manicomio e al muro che la circondava, demolito dopo un evento culturale che fu il preludio della chiusura delle ville che ospitavano gli psichiatrici. Ora quelle ville sono il cuore pulsante della città di Collegno e una di queste è diventata la Sala delle Arti, tempio della cultura collegnese.

Collegno - un quadro che rappresenta il villaggio leumann con delle case rosse con tetti verdi da cui volano via delle tegole , un aereo pilotato da uno scheletro e tanti altri scheletri vestiti con un palto nero che camminano sotto l aereo

“Tra Inconscio e Surreale”: non solo mostra

Ringraziamo L’Associazione Le Tre Dimensioni perché questa non è solo una mostra ma un evento della nostra società culturale. Siamo molto orgogliosi di poter ospitare “Tra inconscio e surreale” nel tempio dell’Arte della nostra città, quale è la sala delle Arti di Collegno“. Ha affermato Matteo Cavallone, Assessore alla cultura di Collegno.

E ha aggiunto:”non è solo una mostra ma un progetto culturale artistico che coinvolge una serie di eventi che sono un valore aggiunto. Ci saranno laboratori didattici, un concorso letterario e tante altre iniziative che fanno di questo progetto un fiore all’occhiello del nostro palinsesto culturale“.

Il progetto infatti vanta un programma culturale molto ricco e ampio, che vuole coinvolgere anche i giovani e gli studenti, con diversi incontri e attività di laboratorio.

una sala della mostra con tanti quadri appesi

Da Collegno a Giaveno

L’iniziativa culturale messa in campo da Le Tre Dimensioni ha sancito un legame artistico tra due comuni piemontesi. Quello di Collegno, che ospita e sostiene l’evento, e il Comune di Giaveno, che ha offerto il suo patrocinio per onorare e promuovere l’arte di Lorenzo Alessandri, loro concittadino, che ha portato il nome della città in tutto il mondo.

Presenza d’obbligo, dunque, quella del comune di Giaveno, alla conferenza stampa di apertura, nella figura di Vladimiro Colombo, Consigliere Delegato al Bilancio e allo Sviluppo Tecnologico della Città di Giaveno, che è così intervenuto.

Lorenzo Alessandri è stato un importante artista che Giaveno ha adottato, dove ha vissuto fino alla fine del suo percorso e dove ha compiuto le sue alte espressioni e rappresentazioni dell’arte nelle sue manifestazioni, fra verità e sogno, fra la profondità del brutto e il sublime del bello.

Come saprete la Città di Giaveno ha dedicato un Museo a Lorenzo Alessandri, riconoscendone il valore e soprattutto per farne apprezzare le opere.

Quest’anno ricorre il ventennale dalla scomparsa di questo artista internazionale che ha dato tanto alla cultura e all’arte del Novecento interpretando i tempi, l’ambiente in cui è vissuto, il mondo che ha visitato e amato, vicino e lontano (con particolare affetto verso il Tibet).

La mostra che si inaugura oggi è sicuramente un tassello prezioso nella conoscenza di questo artista, che è stato definito “tormentato”, anche se io lo definirei piuttosto “inquieto”, e “geniale”.

Concludo davvero ringraziando la Città di Collegno e l’Associazione Le Tre Dimensioni e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa esposizione che come Amministrazione di Giaveno ci rende orgogliosi per la possibilità di far conoscere ancora una volta un nostro grandissimo concittadino“.

Alessandri, patrimonio culturale della nostra regione

La divulgazione culturale in campo artistico e la spina dorsale su cui si fonda gran parte del genio italiano riconosciuto nel mondo come modello di espressione delle idee”.

Queste le parole di Vittoria Poggio, Assessore alla cultura, Turismo e commercio di Regione Piemonte.

Prendendo spunto dalle intuizioni surrealiste di Lorenzo Alessandri, al quale la città di Giaveno ha dedicato un museo che arricchisce l’offerta culturale della costellazione delle pinacoteche piemontesi” – continua l’assessore – “questa mostra è più che mai attuale in un momento come questo – al tempo del covid – in cui il nostro tempo oscilla tra la paura e la speranza di vivere.

Come questo nostro artista piemontese ha sapientemente rappresentato nelle sue opere tra visioni, forse profetiche, tra l’onirico e la realtà. La Regione Piemonte è orgogliosa di sostenere rassegne come questa che servono a divulgare idee e opere ispiratrici del pensiero, l’arte italiana del 900 italiano, ma che servono anche a non dimenticare chi ha dato lustro alla nostra terra attraverso le proprie divinazioni”.

dei quadri  esposti in mostra

Una mostra fatta di sguardi

Lorenzo Alessandri tra inconscio e surreale è una mostra fatta essenzialmente di sguardi”. Ci rivela sorridendo Monica Col, presidente dell’Associazione Le Tre Dimensioni. E prosegue.

Sguardi di donne di uomini di bambole e di mostre ma anche sguardi di finestre su luoghi dove vissuti Amati e odiati allo stesso tempo. Alessandri è un precursore dei tempi un pittore che ancora oggi, a quasi più di vent’anni dalla morte, sa essere sempre attuale contemporaneo. ‘Sul pezzo’, insomma.

Lorenzo Alessandri ci accompagna nell’ umano, si diverte a rappresentarlo tutto insieme, in tante sfaccettature. Come in un caleidoscopio che cambia colore a seconda di come lo giriamo. Perché il materiale con cui ha dipinto, in realtà, non è fatto di tubetti, olio, masonite, tele e cartoni.

Il primo materiale con cui dipinge è il suo sguardo.

Uno sguardo attento proiettato surreale è in bilico continuo tra inconscio e surreale. Gli sguardi pittorici di Alessandri sono sguardi fuori e dentro di noi. Dipende da ciò che si cerca

NELLA FOTO IL SINDACO DI COLLEGNO, A SINISTRA, CON GIACCA E CRAVATTA SCURA, CMICIA BIANCA. e' IN PIEDI VICINO AD  UN QUADRO. sULLA DESTRA DEL DIPINTO C'è L'ASSESSORE ALLA CULTURA DI COLLEGNO E DI FIANCO A LUI MONICA COL, CON CAPELLI LUNGHI E GIACCA SCURA.

Ricordiamo che la mostra è aperta con ingresso gratuito, fino al 9 novembre 2021, con un lungo e fitto calendario di eventi e dibattiti. Per la metodologia di ingressi e/o prenotazioni si seguiranno le norme in vigore. Per ulteriori inormazioni, consultate il sito ufficiale (clicca qui).

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”