Cosmetici e test sugli animali: un milione di firme per dire stop

Dal 2013 in Europa è vietato per legge commercializzare cosmetici per la cui produzione siano previsti test sugli animali. Ma la legge purtroppo vale solo in Europa ed in ogni caso prevede alcune eccezioni che consentono di aggirare parzialmente il divieto. Sono, infatti, ammessi alcuni ingredienti che seppur testati sugli  animali, rientrano tra gli ingredienti utilizzati nel settore medico o alimentare e quindi anche dal mondo della cosmesi. In secondo luogo, gli ingredienti testati sugli animali, prima che entrasse in vigore la legge, non sono mai stati ritirati dal mercato e continuano a girare liberamente.

I test eseguiti sono tremendi. Sostanze diverse vengono iniettati negli occhi e sotto pelle di poveri animali legati nel modo più crudele..senza alcuna possibilità di difendersi. si tratta per lo più di conigli e topolini sottoposti a questi test dalla vita fino alla morte.
Non meno frequente, che le cavie siano gli animali in gravidanza per testare la tossicità sui piccoli.

L’Iniziativa dei cittadini europei (Ice) Salviamo i cosmetici cruelty free ha infranto la barriera del milione di firme convalidate richiesto, raggiungendo oltre un milione e duecentomila dichiarazioni di sostegno da parte firmatari.

Lo rende noto l’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, che, insieme ad altre associazioni, ha raccolto le firme in tutto il Vecchio Continente.

In Italia hanno firmato 91.992 cittadini superando di gran lunga la soglia minima di 53.580. Un successo per il nostro Paese, poichè le firme convalidate sono state il 100%.

L’Iniziativa dei cittadini europei (Ice) per la fine della sperimentazione animale ha riunito una rete di Ong e società multinazionali in tutta Europa. Questa è la prima volta nella storia che un tale numero di organizzazioni europee si è riunito per aiutare gli animali nei laboratori.

Potete consultare il numero delle firme convalidate cliccando qui.

Cosa succede ora?

Dopo aver ricevuto le firme convalidate, i rappresentanti della Commissione incontreranno gli organizzatori dell’Ice, In questo incontro, saranno spiegate in dettaglio le questioni sollevate nella loro iniziativa.

L’iniziativa riceverà anche un’udienza pubblica presso il Parlamento Europeo prima che la Commissione risponda formalmente. La Commissione Europea dovrà ora incontrare gli attivisti e rispondere alle preoccupazioni dei cittadini.

Ogni anno nell’Unione Europea oltre 10 milioni di animali soffrono a causa di esperimenti che possono essere sostituiti da nuove tecnologie animal free. La maggior parte di questi non test riesce a fornire previsioni affidabili circa gli effetti sugli esseri umani.

«Auspichiamo che ora velocemente l’Ue metta fine ai giorni dolorosi degli animali indifesi costretti a ingoiare ingredienti cosmetici, infettati intenzionalmente con malattie debilitanti o soggetti a dolorose pratiche chirurgiche», commenta la reponsabile delle Relazioni internazionali di Oipa International, Valentina Bagnato. «I cittadini europei, sostenendo l’Ice, hanno dichiarato di volere un ripensamento radicale per sostenere la transizione in Europa».  

Il Regolamento Reach stabilisce che qualunque sostanza chimica con la quale l’uomo può venire in contatto debba essere testata sugli animali, qualora non siano disponibili metodi sostitutivi. Questo significa che è ancora possibile il ricorso a escamotage da parte delle aziende per continuare a sperimentare su animali anche sostanze che poi rientreranno nell’industria della cosmesi.

Questa iniziativa dei cittadini europei supporta con forza la richiesta del Parlamento Europeo di eliminare definitivamente i test sugli animali. Ora, con la validazione delle firme dei cittadini, la Commissione non potrà ignorare i forti appelli per svolgere una ricerca scientifica senza animali.

Tra le centinaia di personaggi noti che hanno supportato la campagna, anche Paul McCartney, Ricky Gervais, la band heavy metal finlandese Lordi, il cantante italiano Red Canzian, il giornalista francese Hugo Clément e l’attrice Evanna Lynch.

Cruelty free o non cruelty free?

Se decidete di porre più attenzione ai vostri cosmetici, dovete sapere però che il divieto esiste solo in Europa.

In Cina per esempio è ancora obbligatorio eseguire il test sugli animali prima che un prodotto arrivi sul mercato. Perciò l’azienda cruelty Free che decide di vendere in Cina dovrà necessariamente farlo.

Piccola eccezione…solo se vende nei negozi fisici, se il mercato è solo on line, potrà non farlo.

Gli Stati Uniti sono sulla buona strada, molti paesi si stanno adeguando, ma il cammino è ancora lungo.

cruelty free test su animali - nella foto il primo piano di una bella ragazza che si sta facendo truccare
Cosmetici e test sugli animali: un milione di firme per dire stop – Foto di Arman Ph

Di seguito l’elenco dei marchi creulty Free e quelli non cruelty Free. Istruzioni per l’uso. Il prodotto cruelty Free si identifica con la presenza del coniglietto.


Questo il sito per verificare se un marchio è cruelty Free, ma è in continuo aggiornamento.

Se avete dubbi potete scrivere alle aziende e se ricevete una risposta troppo lunga e vaga…qualcosa non torna.

In generale, se un brand non testa sugli animali, è una notizia che desidera far sapere senza troppi giri di parole.

I prodotti “vegan”

Nell’elenco troverete anche il simbolo della fogliolina verde che identifica i prodotti “vegan”, che non contengono cioè nessun derivato dagli animali: latte, miele, collagene animale, seta e cocciniglia sono alcuni degli ingredienti assolutamente banditi da questo tipo di formulazioni e poiché vegan significa anche non avere impatto sull’ambiente, i marchi che decidono di sposare questa filosofia non devono contenere tra gli ingredienti tensioattivi sintetici, siliconi e petrolati, pericolosi per l’ambiente marino.Cosmetici e test sugli animali: un milione di firme per dire stop

La nostra vanità vale il loro sacrificio?

almadarte
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Almadarte esprime la mia passione per tutto il bello che la vita ci regala. L’arte, il teatro, la musica, il cibo, la poesia. La bellezza è una qualità che diventa sensibile alla prima impressione, l’anima l’apprende e riconosciutala, l’accoglie e in un certo modo le si accorda. 43 anni studi classici, amante dell’arte figurativa in modo particolare, desiderosa di apprendere e curiosa di ogni forma di cultura, osservatrice attenta dell’arte culinaria fa suo il motto di George Bernard Shaw “non c’è amore più sincero di quello per il cibo”