“Distruggere Tutto”: il ritorno maturo e necessario di Riccardo Inge

“Distruggere Tutto” rappresenta per me non solo il nuovo capitolo del percorso artistico di Riccardo Inge. Ma anche la conferma di quanto il suo modo di raccontarsi continui a evolversi senza perdere autenticità. Conoscendolo praticamente dagli inizi, ho visto da vicino il modo in cui ha trasformato esperienze difficili in musica capace di parlare a chiunque, ed è per questo che il suo ritorno sulla scena discografica mi emoziona particolarmente.

Distruggere tutto

Questo brano, infatti, segna una ripartenza profonda: è un gesto di liberazione, un invito a guardarsi dentro e, allo stesso tempo, una mano tesa verso la vita dopo un periodo segnato da cadute, silenzi e inevitabili cambi di prospettiva. “Distruggere Tutto” racconta il momento in cui l’età adulta si impone con il suo peso, portando responsabilità nuove ma anche una lucidità diversa, più matura, che permette di fare pace con le proprie imperfezioni. Nel suo stile unico, Riccardo intreccia leggerezza e malinconia: melodie che rimangono subito addosso si fondono con parole che non hanno timore di mettere in mostra fragilità, dubbi e crepe che ci rendono umani. Da sempre ha questa rara capacità di farti ballare mentre parla di ferite, unendo coinvolgimento immediato e profondità emotiva.
E devo ammetterlo: nella logica un po’ crudele dei tempi, i suoi 2 minuti e 32 secondi lo rendono perfettamente “in linea” con gli standard attuali, ma una parte di me avrebbe voluto che Riccardo si fosse concesso qualche respiro in più, qualche battito aggiunto per farci restare ancora un po’ dentro la sua storia.
Dopo anni di concerti in tutta Italia e l’uscita di “Bathala” nel 2021, Riccardo torna con un brano che apre la strada al nuovo progetto discografico previsto per il 2026, confermando ancora una volta la sua inconfondibile sensibilità e la sua abilità nel far convivere intimità e pop in un equilibrio solo suo.

riccardo inge - la copertina del nuovo singolo

Riccardo Inge 

È un cantautore agrodolce.
Nel corso degli anni si esibisce ovunque. Dalle spiagge siciliane ai teatri milanesi, passando per i club di tutta Italia e i principali concorsi e contest nazionali.

Nel gennaio 2017 pubblica l’EP “Giorno di festa”, accompagnato dal primo singolo “Cosa resterà di noi”, uscito in anteprima su Corriere.it. Il video, girato sulla diga del Vajont, viene presentato anche negli studi di RAI Italia per la trasmissione Community. Parallelamente, collabora a diversi progetti di volontariato legati alla musica, diventando partecipante di Officine Buone, un’associazione che promuove la musica negli ospedali attraverso il format del talent show, in cui i giudici sono i pazienti stessi. Nel dicembre 2019 si esibisce all’Auditorium Radio Italia, condividendo il palco con Willie Peyote, Selton ed Eugenio in Via di Gioia.

Nell’ottobre 2021 pubblica il suo primo album, “Bathala”, presentato con un concerto sold out all’Arci Tambourine di Seregno (MB). Il disco, che ha superato i 200.000 streaming su Spotify, dà il via a un never-ending tour di tre anni (“Inge in Giro”), che lo porta a calcare palchi iconici come il Fabrique, il Blue Note e i Magazzini Generali.

Potete seguire Riccardo Inge su FacebookInstagramSpotify e sul canale YouTube

Distruggere Tutto” è disponibile in radio e in digitale dal 14 novembre 2025.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.
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