Dodi Battaglia torna con le sue “Perle – mondi senza età”

Dodi Battaglia è sinonimo di chitarra, oltre che Pooh: le sue composizioni sono “Perle – Mondi senza età”

Leggenda vuole che, appena dodicenne, a poche ore dall’acquisto della prima chitarra acustica, già la strimpellasse con assoluta maestria.

Forse è per questo motivo che, recentemente, ha preso sotto la propria ala protettrice, il nuovo “enfant prodige”, il chitarrista bolognese Leo Meconi.

Il resto è storia: entrato nella band per eccellenza appena diciassettenne, Donato, in arte Dodi, è diventato un’icona della musica di casa nostra, settanta brani scritti per la band italiana più famosa al mondo; nonché un testimonial, a livello mondiale, dello strumento.

Essere nominato “miglior chitarrista europeo”, riconoscimento conferitogli nei primi anni ’80, dalla rivista tedesca “Stern”, è per pochi e non per tutti.

E non tutti possono vantare chitarre “brandizzate” col proprio nome, altra onorificenza riservata a pochi e selezionati chitarristi: basti pensare alla Fender “Dodicaster”, una Stratocaster “signature” realizzata apposta per lui.

dodi battaglia, e lo spettacolo "Perle - mondi senza età": primo piano del chitarrista con a tracolla una chitarra elettrica a doppio manico

Dodi battaglia: Pooh, ma non solo

Pooh, ma non solo: parallelamente alla vita del gruppo, Dodi Battaglia, ha pubblicato anche diversi album da solista, ed ha collaborato con grandi artisti italiani e internazionali.

Forse non tutti sanno che grandi successi come “Una canzone per te”, “Va bene, va bene così”, e “Toffee”, inutile che vi dica chi le canta, vedono lo zampino di Dodi, che ha lasciato un segno tangibile, anche in album di colleghi del calibro di Al Di Meola e Tommy Emmanuel.

Personalmente, ricordo con vero piacere, l’esperienza di “Adelmo e i suoi Sorapis”, una super band, composta da Dodi, chiaramente, Zucchero “Sugar” Fornaciari, Maurizio Vandelli, Umberto Maggi dei Nomadi, Fio Zanotti, e Michele “Michael” Torpedine.

Un grande, un grandissimo, senza se e senza ma.

Una carriera solista di tutto rispetto, perché se è vero che si può essere amici per sempre, è altrettanto vero che uno “sfogo” personale deve pur esserci.

In particolare, due album: il primo, interamente strumentale, “D’Assolo”, realizzato con Franco Mussida (PFM) e Maurizio Solieri, sempre bellissimo e abbronzatissimo.

Il secondo “Perle – Mondi senza età”, che contiene trentasette brani, originariamente incisi con i Pooh, accomunati dal fatto che negli anni passati furono proposti raramente dal gruppo stesso. L’album, live, contiene, inoltre, il brano inedito “Un’anima” realizzato in studio su un testo lasciato dall’amico Giorgio Faletti, e una nuova versione di “Cercami”.

Dodi Battaglia con camicia a fantasia suona la chitarra

Perle – Mondi senza età, il tour

Un appuntamento, un tour teatrale, che non è nato proprio sotto i migliori auspici, tanto che il chitarrista bolognese, ha pubblicato l’8 gennaio, un duro comunicato sui social.

A seguito di queste dichiarazioni, l’artista ha rilasciato una nuova dichiarazione:

“Dopo tutte le comunicazioni pubblicate mercoledì 8 gennaio, voglio rassicurare e informare tutti i miei fan che mi stavano aspettando per le nuove date del tour teatrale “PERLE – Mondi senza età”, che la tournée prosegue regolarmente. Ho siglato un accordo con una nuova agenzia, che si occuperà dei prossimi impegni live. L’agenzia è la Gianni Strano Management, unica autorizzata a rappresentarmi fino alla fine del 2020. Mi scuso anche a nome della band per i disguidi accaduti in questi giorni, non causati dalla nostra volontà”.

Tutto è bene quel che finisce bene.

Buon concerto e buona chitarra a tutti.

Le date del tour (calendario in aggiornamento)

Dodi Battaglia torna in Piemonte: il 24 gennaio a Venaria Reale (To), al Teatro della Concordia.

14 febbraio Roma, Teatro Italia

21 febbraio Napoli, Teatro Acacia

27 febbraio Lamezia Terme, Teatro Grandinetti (recupero data 10 gennaio)

29 febbraio Brescia, Teatro Sociale

13 marzo Milano, Auditorium di Milano Fondazione Cariplo

14 marzo Verona, Teatro Nuovo

Foto di Tina Rossi Ph

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.