“Era il tempo delle mele”: il nonsense goliardico di Gibo

Brioso, scanzonato, irriverente. Irrompe il nonsense goliardico di Gibo con “Era il tempo delle mele” (Believe Music – Artisti Online). Un brano che riporta alla memoria, per chi allora era adolescente, l’atmosfera spensierata e cameratesca dei tempi del liceo.

Era il tempo delle mele

Un periodo vissuto dall’artista ancora in erba, con la leggerezza e la verve tipica di quegli anni. Anni in cui viene ripetutamente ripreso dai compagni di classe per gli scherzi sconsiderati e le dissacranti parodie musicali incentrate su di loro. E proprio quei compagni, oggi adulti, sono divenuti parte integrante del nuovo progetto artistico di Gibo. Per una sorta di beffarda e immutabile legge del contrappasso, hanno concesso amichevolmente le loro voci che compaiono all’interno di “Era il tempo delle mele”. In fondo in fondo “una presa per il… blues”. Il singolo trae ispirazione dalla vita quotidiana: persone, fatti, storie. Una costante nella musica di Gibo, che, in aggiunta all’immancabile ironia, è diventata la sua cifra stilistica.

La musica è una ragione di vita, come bere o respirare. La musica è vita eterna e il musicista un privilegiato, poiché la sua opera può diventare immortale”. Parole e musica dello stesso musicista.

Gibo

All’anagrafe Giuseppe Bonaventura, è un cantautore, compositore, paroliere e polistrumentista catanese fino al midollo. Anche se la chitarra rimane il suo più grande amore e un’inseparabile compagna di vita. Nato da papà tenore e mamma violinista nel 1960, la vita di Gibo non poteva che dirigersi fin dall’adolescenza verso l’arte musicale.

Nel tempo, partecipa anche trionfalmente a prestigiosi concorsi canori e si susseguono i passaggi radiofonici e le apparizioni in TV. Fa parte di diversi gruppi, fino a fondare la band Gibo & Evergreen nel 2005. Un sodalizio che durerà per cinque anni, quando inizierà l’avventura solista con brani di propria composizione. Nel 2007 pubblica il singolo “Baby” e nel 2009 “Goccia di mare”, scelto come sigla finale della trasmissione televisiva Stasera tocca a te.

Escono via via “Mi dispiace saperlo”, “L’alba è chiara”, “Se la mente non c’è”, “Quando il cuore non c’è”, “Rose nel cielo”, “L’uomo di Pisa”. Tutte tracce che hanno contribuito a fargli raggiungere oltre 300.000 visualizzazioni su Spotify.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.