#Sanremo2005 e #Sanremo1985: c’era una volta Sanremo

La rubricaC’era una volta Sanremo” è tornata. Perdonerete la pausa dovuta al Corona Virus, ma per sdrammatizzare vogliamo trovare un legame anche in questo. E allora via con l’ #Sanremo2005 e #Sanremo1985.

Vi ricordate i tempi dell’aviaria? In Italia il suo arrivo è stato nel 2005. Il Festival si svolgeva a marzo, dal primo al 5, mentre l’epidemia scoppiava ad aprile partendo proprio dalla Lombardia, esattamente come quest’anno. Covid-19 è arrivato a fine febbraio, in tempo per goderci Sanremo 2020, e di nuovo nella regione di Milano. Ripartiamo, quindi, da quindici anni fa per raccontarvi il primo Sanremo di questa puntata.

#Sanremo2005

Nel #Sanremo2005 conduceva Paolo Bonolis – che era anche direttore artistico – affiancato da Antonella Clerici e Federica Felini. Vinceva Francesco Renga con “Angelo”, canzone dedicata alla mamma in protezione della figlia appena nata. Un “prenditi cura di lei” che oggi potremmo usare anche per la nostra amata Italia in quarantena. Secondi arrivavano Toto Cutugno e Annalisa Minetti con “Come noi nessuno al mondo” e terza Antonella Ruggiero con “Echi d’infinito” che quasi dieci anni prima, nel 1996, aveva avviato la sua carriera da solista, lasciando i Matia Bazar che, sempre nell’edizione #Sanremo2005, erano in gara nell’altra categoria.

La cinquantacinquesima edizione, infatti, aveva un regolamento particolare: la gara era stata divisa in cinque categorie, rispettivamente “Uomini”, “Donne”, “Gruppi”, “Classic” e “Giovani”. In più, dopo anni erano state reintrodotte le eliminazioni.

Francesco Renga, primo classificato di tutto il Festival #Sanremo2005, vinceva anche il premio di categoria, così come Antonella Ruggiero arrivata terza nella classifica finale. Idem per i secondi: Toto Cutugno e Annalisa Minetti risultavano vincitori della categoria “Classic”. Per i “Gruppi” primo posto a Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Jazz Quartet con “Che mistero è l’amore” e per i “Giovani” a Laura Bono con “Non credo nei miracoli”.

Momenti degni di memoria di quell’edizione sono sicuramente l’annuncio al pubblico in diretta della morte del conduttore televisivo e giornalista Alberto Castagna e, nel corso della penultima serata, della liberazione della giornalista de “Il manifesto” Giuliana Sgrena che era stata sequestrata per mesi da alcuni combattenti in Iraq. Infine, altra notizia shock è stata quella della morte del funzionario di polizia Nicola Calipari, artefice proprio della liberazione della Sgrena, che era stato ucciso a un posto di blocco dalle forze militari statunitensi, perché scambiato per un terrorista iracheno.

I Gruppi

Tra i partecipanti dei “Gruppi” c’erano gli esordienti Le Vibrazioni, che quest’anno hanno fatto un ritorno degno di nota, e Dj Francesco Band, gruppo con Francesco Facchinetti – allora ancora conosciuto come Dj Francesco – che aveva esordito sul palco dell’Ariston appena l’anno prima con “Era bellissimo”. Sempre parlando di band, nella sezione “Giovani” c’erano i Modà e i Negramaro, i cui successi sono stati confermati negli anni. Proprio nell’estate del 2005 la canzone sanremese del gruppo di Giuliano Sangiorgi “Mentre tutto scorre” ha continuato a fare successo e i Modà non si sono certo arrestati negli anni a venire: è proprio del 2020 il loro recente ritorno. E in tema di Covid-19, Sangiorgi non si è fatto mancare una canzone postata su Instagram per rasserenare la quarantena di tutti.

Gossip: nel 2005 Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo condividevano il palco dell’Ariston dopo essersi conosciuti l’anno prima. Nel 2004 lei era stata scelta dalla Disney per duettare con Gigi in “Il mondo è mio”. Proprio nel 2005 Anna partecipava nella categoria “Donne” con “Ragazza di periferia” scritta da Gigi, in gara nella categoria “Uomini” con “L’amore che non c’è”. La divisione in gara, però, li aveva uniti ancora di più, tanto da iniziare una relazione proprio quell’anno e ufficializzarla, poi, nel 2006.

#Sanremo1985

Facciamo ora un balzo indietro e andiamo a #Sanremo1985. La trentacinquesima edizione veniva condotta da Pippo Baudo, alla sua seconda conduzione consecutiva, affiancato da Patty Brard. Al primo posto si classificavano i “Ricchi e Poveri” (non serve ricordare di nuovo della loro reunion nel 2020) con Se m’innamoro”.

Luis Miguel prodotto da Toto Cutugno (sempre presente verrebbe da dire quando si parla di Sanremo), si prende il secondo posto con “Noi, ragazzi di oggi”. Al terzo Gigliola Cinquetti con “Chiamalo amore” che tornava sulla scena dopo 12 anni di assenza. Grande successo per Eros Ramazzotti che, arrivato al sesto posto con “Una storia importante”, debuttava tra i Campioni dopo aver vinto nel 1984 la categoria Nuove proposte (appena istituita quell’anno proprio da Pippo Baudo) con “Terra promessa”.

Vincitrice delle Nuove proposte #Sanremo1985 era stata consacrata Cinzia Corrado con “Niente di più”, mentre tra gli altri partecipanti alla categoria c’era Antonella Ruggero, cantante napoletana e soltanto un’omonima dell’allora (nell’85 lo era ancora) voce dei Matia Bazar. Tra gli esordienti anche Cristiano De Andrè e Mango

Quell’anno, poi, Claudio Baglioni era intervenuto per ritirare il premio, decretato dal voto popolare della trasmissione televisiva Fantastico 5 sempre condotta da Pippo Baudo, per “Questo piccolo grande amore” risultata vincitrice del concorso “Canzone d’amore del secolo”. Il cantautore era stato l’unico artista, in un’edizione dominata dal play-back, a esibirsi dal vivo nella canzone premiata, accompagnandosi col solo pianoforte.

Degni di essere ricordati sono, infine, i momenti di isteria collettiva e svenimenti delle fan dei Duran Duran, ospiti della serata finale di #Sanremo1985. Nulla da invidiare alle standing ovation moderne per Elettra Lamborghini o Achille Lauro.

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.