Animali all’attacco – Film dove la natura morde per prima

Oggi guardiamo una serie di film tra i più famosi della storia del cinema dove i principali protagonisti sono dei feroci animali all’attacco.

Tempo fa avevo scritto un articolo simile, consigliando una serie di vecchi successi dove però, al contrario, il tema principale era come a volte gli uomini e la natura riescano a coesistere in simbiosi.

In questo caso vediamo invece liberato tutto il potenziale omicida di una natura che non perdona, ricordandoci quanto gli esseri umani siano piccoli e insignificanti nella classifica dei predatori.

Infatti, nonostante il nostro delirio di crederci in cima alla catena alimentare qui è inutile correre, tanto non avete scampo: queste bestie assassine vi inseguiranno ovunque dalla terra al cielo e perfino sott’acqua.

Ovviamente dato l’argomento si tratta quasi esclusivamente di storie del genere di sopravvivenza action e horror, con alcune deliziose spruzzate di fantascienza per insaporire la già succosa pietanza.

Sono certo che alcuni dei film con gli animali all’attacco di oggi li conoscete già, altrimenti non sarebbero dei grandi classici come dicevo prima.

Comunque, anche se già vi fossero noti, non fa mai male dare una seconda occhiata per verificare se oggi ci fanno lo stesso effetto da brivido di ieri.

Ma direi che a questo punto è meglio risparmiare il fiato e iniziare a correre, perchè sento già qualcosa zampettare allegramente nella nostra direzione ad artigli spianati.

Monkey Shines – Esperimento nel terrore (1988)

Monkey Shines 1988 film Animali all'attacco

Essendo l’horror il cuore pulsante dei film di oggi, iniziamo con un animale all’attacco sotto la guida di uno degli indiscussi maestri del genere, George Romero.

Il protagonista è un giovane atleta nel pieno della sua gioventù che, disgraziatamente, viene travolto da un auto mentre fa la corsa mattutina nei dintorni del suo quartiere.

Dopo numerosi interventi, non c’è altro da fare che accettare il fatto che resterà paralizzato dal collo in giù per il resto della sua vita.

Il ragazzo non riesce a convivere con la sua nuova condizione, tentando addirittura il suicidio quando la fidanzata lo molla proprio per il chirurgo che lo ha operato.

Fortunatamente arriva in aiuto un suo vecchio amico, uno scienziato che gli regala una delle scimmie/cavie del suo laboratorio, opportunamente addestrata da una giovane ragazza specialista nel preparare animali da supporto per i tetraplegici.

La sua presenza migliora notevolmente l’umore e la qualità della vita del ragazzo, che si innamora anche della ragazza che empatizza con le sue condizioni.

Ma ovviamente l’animaletto non è del tutto normale, avendo subito un trattamento per aumentare l’intelligenza sviluppando inoltre un morboso legame telepatico con il ragazzo bloccato sulla sedia a rotelle.

Quando tutti quelli che odia iniziano misteriosamente a morire, è chiaro che nella apparentemente innocua scimmietta c’è in realtà qualcosa di profondamente disturbato e orrendo.

George Romero confeziona un piccolo gioiello horror ambientato quasi interamente in due soli interni, ovvero la casa del ragazzo e il laboratorio dell’amico.

Come al solito per il geniale regista nessuno dei personaggi è completamente positivo e anche la scimmietta assassina, in fondo, è solo un’altra vittima della sperimentazione scientifica senza coscienza nè controllo.

Applaudiamo quindi uno delle perle di un regista scomparso che molti, erroneamente, ricordano solo per la paternità del genere zombie.

Piraña (1978)

Piranha 1978 film Animali all'attacco

Dopo il dovuto tributo a George Romero, passiamo all’esordio di un altro genio purtroppo oggi semi-dimenticato, sebbene sia ancora vivo e vegeto: Joe Dante.

Nel 1978 il regista portava nei cinema questo indimenticabile horror low-budget, il cui successo spianò la sua carriera portandolo poco dopo a dirigere il cult natalizio Gremlins.

Tutto comincia con un investigatore privato alla ricerca di due ragazzi scomparsi, seguendo le loro tracce fino a una vecchia caserma abbandonata.

Sul retro dell’edificio c’è una enorme piscina dove l’uomo crede di vedere i loro cadaveri, attivando la pompa per svuotarla mentre l’unico superstite della base cerca di fermarlo disperatamente.

Infatti, l’uomo era un ricercatore di armi biologiche ai tempi della guerra in Vietnam e la piscina ospitava un feroce branco di pesci piranha, mutati geneticamente per sopravvivere in qualsiasi condizione climatica.

A quel punto la loro avventura diventa una corsa contro il tempo, inseguendo questi piccoli affamati assassini lungo il fiume che si tinge di sangue al loro passaggio.

Ma il loro vero obiettivo è raggiungere il lago che ospita tutti i bambini della zona in vacanza al campo estivo, prima della apertura annuale della diga che darebbe via libera ai micidiali piranha per arrivare all’oceano.

Come valeva per George Romero, Joe Dante è uno dei pochi che riesce a bilanciare perfettamente ironia, orrore e splatter, riuscendo a farci ridere in una scena per poi subito dopo tritare senza pietà un personaggio in un bagno di sangue.

Il regista sfrutta tutta l’esperienza formata alla corte del mitico Roger Corman, produttore geniale che lanciò inoltre la carriera di molti suoi colleghi come Martin Scorsese, Francis Ford Coppola e James Cameron, solo per dirne alcuni.

Oggi resta ancora un esempio di horror che spaventa senza mostrare mai l’animale all’attacco, palesemente ispirato dal capolavoro di cui parleremo subito dopo.

Lo squalo (1975)

Lo squalo 1975 film Animali all'attacco

Arriviamo finalmente a quello è che il miglior film in assoluto del genere animali all’attacco, una delle prime opere di un regista che di certo non ha bisogno di presentazioni, Steven Spielberg.

Come detto la genialità di questo cult sta innanzitutto nel non mostrare mai l’animale per oltre metà della storia, preannunciando infatti ogni attacco con le cupe note della mitica colonna sonora di John Williams che tutti ben conosciamo.

Comunque, in breve, la storia è questa: all’inizio dell’estate, in questa piccola isola del New England, iniziano a spuntare ovunque vittime orribilmente sbranate.

Il sindaco e i vertici della comunità locale non vogliono neanche sentire pronunciare la parola squalo, in quanto a breve comincerà la stagione turistica e non vogliono assolutamente spaventare i visitatori.

Tuttavia la prima giornata di vacanza in spiaggia si trasforma in un bagno di sangue, così lo sceriffo e un biologo del governo iniziano a indagare su questo micidiale predatore.

Quando diventa chiaro che l’animale non intende abbandonare le coste dell’isola, i protagonisti salgono a bordo del peschereccio di un esperto cacciatore di squali, iniziando una caccia molto più pericolosa di quanto possano immaginare.

Purtroppo Steven Spielberg sembra non avere più intenzione di tornare al genere horror, sebbene con il suo enorme talento continui a sfornare ogni anno ottimo cinema, come il romantico autobiografico The Fabelmans del 2022.

Lo Squalo rimane qualcosa di unico e mai più ripetuto nella sua carriera, sebbene a volte abbiamo alcuni paurosi flash horror in altri suoi film, come ad esempio la famosa saga di Indiana Jones.

In questo senso la regia di Spielberg è inappuntabile, un magnifico crescendo di tensione che esplode definitvamente nel personaggio dell’antieroe di Robert Shaw, indimenticabile pirata marinaio testardo e intrattabile.

Dopo che lo avrete visto, non metterete mai più piede in acqua nello stesso modo.

Il pianeta delle scimmie (1968)

Il pianeta delle scimmie 1968 film

Dopo aver iniziato con la scimmia assassina di George Romero, alziamo la posta popolando un intero pianeta di primati ferocemente ostili agli esseri umani.

La storia decolla come un razzo con a bordo gli astronauti capitanati da Charlton Heston, novello pioniero che viaggia all’altro capo della galassia in cerca di nuovi mondi abitabili.

Tuttavia l’astronave si ferma molto prima della destinazione, uscendo dal suo viaggio alla velocità della luce e schiantandosi su un pianeta sconosciuto.

Gli uomini iniziano a vagare per questo immenso deserto, finendo poi in una radura dove vedono un gruppo di persone che fuggono atterriti.

Infatti dalla confusione esce fuori un branco di scimmie a cavallo, che fanno tutti prigionieri senza troppi complimenti.

Separato dai suoi colleghi, l’astronanuta è rinchiuso in una prigione con altri esseri umani, i quali però sembrano mentalmente infantili e non sono neppure in grado di parlare.

Perciò quando lui cerca di chiedere spiegazioni, i gorilla di guardia lo portano per essere esaminato dagli scienziati scimpanzè.

A quel punto inizia un assurdo processo dove l’uomo scoprirà cosa è successo ai suoi amici, prima ancora di fuggire e scoprire poi cos’è successo in questo misterioso pianeta che gli sembra così familiare.

A differenza degli altri film con animali all’attacco di oggi, in questo caso vi sto un pò imbrogliando, in quanto siamo molto lontani dal horror sanguinario di sopravvivenza.

Il pianeta delle Scimmie è un classico della fantascienza di tutti i tempi e probabilmente il miglior lavoro del regista Franklin J. Schaffner, assieme all’altrettanto cult carcerario Papillon con Dustin Hoffman e Steve McQueen.

Abbiamo semplicemente una di quelle rare occorenze cinematografiche dove ogni aspetto è perfetto: la storia è eccezionale, i costumi, scenografie e la regia sono infallibili e infine gli attori sono impeccabili con o senza trucco scimmiesco.

Serve altro?

Gli uccelli (1963)

Gli uccelli 1963 film

Concludiamo la lista degli animali di oggi con un altro classico diretto da uno dei miei registi preferiti, Alfred Hitchcock, qui all’attacco con uno uno dei suoi film più amati dal pubblico e sottovalutati dalla critica mondiale.

Tutto comincia con una ragazza ricca e viziata che si mette alle costole di un giovane avvocato, il quale le ha appena dato una bella lezione in tribunale.

Inizialmente vorrebbe soltanto vendicarsi con una bella litigata in pubblico, ma trovando l’uomo attraente e gradevole lo segue di nascosto fino all’isola dove lui abita con sua madre e la sua bambina.

Purtroppo la ragazza ha scelto il momento sbagliato per la sua fuga romantica, perchè ogni volatile della zona sembra impazzire causando un numero di incidenti sempre più violenti e improvvisi.

La gente del posto sembra voler negare il pericolo imminente, ma tutto cambia quando uno stormo di uccelli assedia la scuola locale e poi rade al suolo l’intera città.

A quel punto la ragazza, l’avvocato e la sua famiglia devono rinchiudersi in casa, cercando di resistere per sopravvivere alla paurosa ondata volante che si abbatte su di loro.

Molti hanno snobbato questo film di Alfred Hitchcock per il paragone con il precedente capolavoro del 1960, l’indimenticabile thriller psicologico Psycho.

Gli Uccelli comunque non è meno originale, partendo come una commedia brillante per poi sfumare lentamente in un horror che arriva agli estremi del genere catastrofico apocalittico.

Non da meno valgono le dinamiche dei rapporti tra i personaggi, dalla madre ossessiva del avvocato alla giovane viziata che finisce in stato catatonico come la protagonista del celebre La notte dei morti viventi del 1968, esordio del mitico George Romero, che oggi abbiamo citato a ripetizione.

Perciò freghiamocene delle recensioni che stroncarono questo film e godiamoci un altro classico nato dalla mente dell’incostrastato re della suspance.

Alla fine come dico sempre l’unico modo di sapere se qualcosa vi piace e guardarlo voi stessi, non importa se sia un film uscito ieri oppure 50 anni fa, perchè il cinema non cambia mai, siamo noi che invecchiamo soltanto. Spero che abbiate gradito i consigli di oggi e vi invito come ogni volta a visitare il mio sito per tanti altri film interessanti:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!