Fangoterapia: i benefici cosmetici e terapeutici dei fanghi

Fin da sempre i fanghi si utilizzano nei trattamenti estetici per andare ad eliminare i liquidi in eccesso che si localizzano nei tessuti di addome, fianchi e gambe.
Il loro utilizzo è così ampio che ha portato alla nascita di un vero e proprio trattamento. Parliamo di fangoterapia, la terapia estetica e curativa che porta con sè numerosi benefici. Scopriamo insieme di che cosa si tratta e come funziona.

Una donna sdraiata su un lettino con il fango di colore bianco sulla schiena e le pietre di colore nero una sopra l'altra

Non solo estetica

Come abbiamo detto precedentemente, i fanghi non vengono utilizzati solo per i trattamenti estetici. Vi sono diverse tipologie di fango la cui applicazione è mirata a diversi problemi della pelle come eczemi, dermatite e psoriasi.

Inoltre, risulta efficace anche per le infiammazioni articolari come reumatismi, artriti e artrosi. Proprio per questo, infatti, ci si presta sempre di più a questa tipologia di trattamento che prende il nome di fangoterapia. Ma di cosa si tratta?

Il trattamento estetico e curativo

La fangoterapia, è una cura che svolge diverse funzioni. Si parte da quella disintossicante, passando per quella rimineralizzante fino ad arrivare all’azione antinfiammatoria a livello di ossa, articolazioni e cartilagine.

Ma come funziona la fangoterapia?

Alla base di questo trattamento vi è l’utilizzo del fango “maturo” che svolge la sua azione attraverso le seguenti fasi: applicazione del fango, bagno in acqua termale, reazione sudorale e massaggio tonificante.

L’importanza dei fanghi

I fanghi sono una “melma” composti da una parte solida e una liquida che può essere rappresentata da acqua minerale o termale, utilizzati sotto forma di impacco.

I fanghi più conosciuti sono quelli anticellulite, ottenuti mediante l’utilizzo di alghe raccolte nei fondali marini e trattate con procedure che mantengono invariate le loro proprietà. Grazie ad esse, infatti, i fanghi sono in grado di riattivare la circolazione e la microcircolazione e, di conseguenza, è proprio per questo motivo che vengono utilizzati per combattere le vene varicose, la cellulite e la ritenzione idrica.

Parabita e Minervino di Lecce, Lecce.
Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.