Siamo a marzo. In teoria, la primavera dovrebbe iniziare Sabato 21 di questo mese e finire il 21 giugno, con l’arrivo dell’estate. In pratica, fa ancora molto freddo.
Non sono sicura se uscire ancora con cappello, guanti, sciarpa e dieci maglie sotto, perché al mattino si gela, e al pomeriggio arriva il caldo a effetto sorpresa.
Bello l’inverno, con una bella cioccolata calda tra le mani, sotto una copertina morbida e soffice, a collezionare tutte le serie di Netflix.
Però, dopo un po’ basta, ti prego.
Quindi, per sopravvivere ancora un po’ al freddo, ecco alcune pillole di curiosità.
L’alcol non riscalda
Tanti pensano che bevendo alcolici aiuta a combattere il freddo, ma non è così!
Consumare alcol, soprattutto all’aperto, altera la vasodilatazione. Inizialmente potremmo davvero sentire del calore, ma è una percezione effimera.
In realtà, il calore viene disperso all’interno del corpo, abbassando la temperatura e provocando i brividi.
E’ con i brividi, infatti, che il corpo tenta di proteggerci dal freddo. Ma non basta, per cui, convinti che davvero funzioni ci si riempie l’organismo di alcol che, inoltre, è nocivo e diminuisce la capacità di reazione.
E’ consigliato, invece, bere una fumante tisana per rafforzare il sistema immunitario, oppure una bella cioccolata calda.


Anche il cuore soffre il freddo
La vasodilatazione è l’aumento della circolazione sanguigna, la vasocostrizione, invece, è l’esatto opposto.
Durante i periodi freddi dell’anno, le basse temperature provocano la vasocostrizione. La conseguenza è l’aumento della frequenza cardiaca, in seguito all’aumento della pressione arteriosa.
Il freddo non è di buon auspicio per le persone soggette a cardiopatia e ipertensione.
I reni trattengono più acqua e sodio nel sangue, e dalla combinazione di più fattori si rischiano eventi acuti.
E’ consigliabile, perciò, controllare spesso la pressione, il peso e la frequenza cardiaca, ed evitare soprattutto sforzi al freddo.


Quando la nonna diventa lo chef invernale
La nonna non è saggia per caso, basti pensare a quanto sia famosa in tutto il mondo per i suoi rimedi!
Non tutti amano le minestre e le zuppe, ma se volete smetterla di lamentarvi per il freddo, mangiate e state zitti, altrimenti la nonna si offende.
Si può stare a dieta anche con il freddo, mangiando zuppe con broccoli, cavolfiori e cavolo, che sono ricchi di minerali e fibre, e poveri di calorie.
Ottimi anche i legumi, frutta e verdura, per un buon apporto di fibre e minerali, e ovviamente gli agrumi, ricchi di vitamina C, per la prevenzione delle malattie stagionali.
Quindi, mi raccomando: obbedite alla nonna e mangiate tutto, da bravi bambini.


Farmaci che influiscono sulla reazione al freddo
Ci sono alcuni medicinali che possono influire sulla termoregolazione, come per esempio i vasodilatatori e alcuni antipertensivi.
Ne sono esempi gli a-bloccanti, i calcio-antagonisti, gli ACE-inibitori e gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II.
Le benzodiazepine, ad esempio i sedativi e gli oppioidi, diminuiscono la capacità di difendersi dal freddo.
Gli antitiroidei di sintesi inibiscono la produzione di calore, e bisogna anche fare particolare attenzione ad alcuni farmaci per l’epilessia.
Alcuni farmaci vanno conservati al freddo, ma bisogna stare attenti. Il congelamento potrebbe provocare il deterioramento del farmaco o la cristallizzazione, per cui è opportuno controllarne sempre aspetto ed integrità.
Non si scherza con la salute, e neanche con i farmaci.


Primo soccorso per l’ipotermia
Magari è un po’ tardi per rischiare l’ipotermia a marzo, ma come si suol dire: prevenire è meglio che curare, no?
Per lo meno, sarete pronti per il prossimo inverno!
Tra i 35° e i 32° l’ipotermia è considerata lieve, tra i 32° e i 26° è moderata. Oltre, è da considerarsi grave o addirittura letale.
I soggetti più a rischio sono, ovviamente, gli anziani e anche gli alcolisti. Ve l’avevo detto che l’alcol non riscalda!
Consigli utilissimi per il pronto soccorso in caso di ipotermia sono: evitare assolutamente di strofinare il corpo, non assumere alcolici, chiamare immediatamente l’ambulanza, trovare un posto riparato, cambiare vestiti se bagnati, e bere una bevanda calda.
Una volta arrivati in ospedale, a seconda della gravità, si somministrano soluzioni riscaldate iniettate endovena ed insufflazioni di vapore caldo.


Che dire, un altro consiglio per sopravvivere ancora un po’ al freddo? Copritevi, no?