Il Concerto della Pace: destinazione Gerusalemme

Manca poco, davvero poco, a quello che personalmente considero l’evento musicale dell’anno: il Concerto della Pace a Gerusalemme. Organizzato da GeaWay Tour Operator, il concerto prevede, come certamente saprete, Gatto Panceri protagonista di questo evento “mondiale”, in tutti i sensi. Il giusto riconoscimento alla carriera di un grande artista e di una grande persona.

Manca poco alla partenza per la Terra Santa, e mi sembra giusto e doveroso, raccogliere e raccontare le sensazioni e, perché no, anche le prospettive, dell’artista, poco prima di salire sull’aereo.

Gatto, come ti stai preparando al viaggio.

Mi sto preparando come quando parto per un concerto, ma non è solo un concerto. C’è un viaggio nei luoghi sacri, in una terra bellissima da visitare. Forse per la prima volta, posso unire il lavoro al piacere del viaggio. Sai, solitamente, si va in un posto il giorno stesso del concerto, e il giorno dopo ci si sposta velocemente verso un’altra parte o verso casa. Né logisticamente, né mentalmente si è mai pronti per visitare il posto dove suoni. Vado ad esibirmi in posti che in realtà non vedo: il palco, il backstage e il pubblico davanti a me. “Annuso”, se mi passi il termine, il posto dove vado a suonare.

Stavolta, stando quattro giorni a Gerusalemme, in occasione del Concerto della Pace, avrò modo di respirare il posto, come un normale turista. La particolarità di questo viaggio, e di questo concerto, è che si uniscono queste due possibilità.

Cosa ti aspetti da questa “avventura”?

Guarda, mi aspetto cose che…non immagino…che di solito sono le più belle. In questo momento, non posso descrivere le emozioni che proverò davanti a certi luoghi unici al mondo. Credo che siano quelle cose che solo vivendole puoi capire esattamente come sono. E sono poi le più belle, assolutamente non scontate. Mi aspetto l’inaspettato.

“Concerto della pace”. Cos’è per te la pace?

La pace è una condizione dell’anima, meravigliosa. Senza pace non c’è gioia, senza pace non c’è amore. Trovare la pace in se stessi e intorno a noi. Una missione che ognuno di noi dovrebbe cercare. Non so sinceramente chi potrebbe agognare di avere la “guerra” dentro di se, o intorno a se. Credo solo un autolesionista. Essendo io una persona che vuole bene a se stesso e agli altri, credo che la pace sia il traguardo più bello da tagliare.

I brani che canterai sono stati scelti? Puoi darci qualche anticipazione?

Ti posso dire che farò delle canzoni che in quel contesto, quello di Gerusalemme, al Concerto della Pace, possano trovare un significato profondo. Un cordone ombelicale, mi piace dire, con il luogo dove mi esibirò. Sicuramente farò “L’amore va oltre”, che anche Papa Giovanni Paolo II ha voluto alla Giornata mondiale della Famiglia. E’ facile immaginare che canterò “Madre mia”, che parla di mia mamma, della Madonna: si dice che i figli di ragazze madri, come me, abbiano una protezione particolare da parte della Beata Vergine. Farò “Vivo per lei”, solo voce e chitarra: la mia passione, la musica, ma in questo caso, dedicata alla fede, Questa “lei” fantomatica, che ognuno vede un po’ come vuole…

Gatto Panceri con il braccio destro alzato e il microfono nella mano sinistra sta cantando in una chiesa e sullo sfondo la statua della Madonna

…e poi…

Non è facile immaginare però, che canterò “Gioia”, una di quelle canzoni che potresti cantare di ritorno da una gita con i boy-scout, sul pullman. Parla di come debba essere benedetto chiunque ti dia della gioia. La canterò con il coro dei bambini di Betlemme, il “Magnificat”. Bambini che proprio in questi giorni, stanno imparando la canzone.

Poi ti do una ghiotta curiosità: in un paio di brani, ma non ti dico quali, lo racconterai nel tuo articolo da Gerusalemme, avrò come special guest un flautista, saremo in una terra dove la musica rock e pop è un tantino lontana, lì c’è molta etnicità. Sarò accompagnato dal chitarrista della mia band, Francesco Bonaugurio, e dal flauto traverso, uno strumento che, tra l’altro, compare poco anche nei miei dischi, e nella musica pop italiana. Sono molto curioso del risultato di questa novità. Colori diversi, per un concerto diverso da tutti gli altri.

Tu non ti separi mai da Super, il tuo cane. Ti accompagnerà anche in questo viaggio?

Purtroppo il mio cane, che come ben sai è famoso anche sui social, quasi più di me (ride, ndr), non potrà partecipare al viaggio. Sta facendo delle cure farmacologiche, e quindi non ha potuto fare delle vaccinazioni obbligatorie, per poter entrare in Israele. Non posso rischiare di danneggiare la sua salute, che in questo momento è abbastanza precaria.

Sai che io amo portare Super ovunque vada, e mi dispiace molto lasciarlo a casa. Anche perché ci troviamo in un momento in cui la Chiesa, sta dimostrando molto interesse per gli animali: ho apprezzato molto il fatto che gli animali domestici, da pochi mesi, possano essere sepolti, in urne cinerarie, insieme ai propri padroni. Questa mi pare una cosa molto bella: poter stare insieme per sempre, è il caso di dirlo, con chi ci accompagna nella vita. Un atto di amore della Chiesa verso gli animali.

Gatto Panceri con giubbetto blu, con il suo inseparabile amico a quattro zampe Super

Come già anticipato da Gatto stesso, e da un precedente articolo, Zetatielle Magazine, seguirà in diretta questa avventura musicale, ma non solo, organizzata da GeaWay Tour Operator, attraverso una serie di articoli e tante, tante fotografie.

GeaWay Tour operator che ha organizzato il concerto della pace a gerusalemme
Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.