Per la rubrica “33 giri di ricordi”: recensione e retrospettiva dell’album “Part 3” di KC & The Sunshine Band del 1976.
1976
Viene lanciato sul mercato il primo supercomputer commerciale, il Cray-1, realizzato da Seymour Cray. L’IBM introduce il primo tipo di stampante lasr, l’IBM 3800.
Il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ammette, con undici voti favorevoli e uno contrario, l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP).
Il 14 gennaio esce il primo numero del quotidiano La Repubblica.
Milano, dopo un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine, vengono arrestati i brigatisti Renato Curcio e Nadia Mantovani.
Roma: scoppia lo scandalo Lockeed: vengono inquisiti gli ex ministri Mario Tanassi e Luigi Gui e il più volte presidente del Consiglio, Mariano Rumor.
Argentina: colpo di Stato militare; destituita Isabel Peròn, al potere il generale Jorge Rafael Videla.
Seveso: una nube tossica crea vittime e rende inagibile per anni una vasta area attorno all’industria ICMESA.
Roma: viene emessa la sentenza di primo grado nel processo per il massacro del Circeo: ergastolo per Gianni Guido e Angelo Izzo, ergastolo in contumacia per Andrea Ghira.
Anno d’oro per il tennis italiano: Adriano Panatta vince a Roma gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros a Parigi. La Nazionale Italiana di tennis, capitano non giocatore Nicola Pietrangeli, conquista per la prima volta la Coppa Davis, battendo il Cile 4-1. Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, sono i quattro moschettieri azzurri.
L’AC Torino vince lo scudetto, il settimo, ventisette anni dopo la tragedia di Superga. Capocannoniere, per la seconda volta consecutiva, Paolino Pulici, con 21 reti.
Peppino Di Capri, vince il 26° Festival di Sanremo con “Non lo faccio più”.
Harry Wayne Casey
Negli anni ’70, quando la musica disco stava prendendo d’assalto il mondo con la sua carica contagiosa e i suoi ritmi irresistibili, c’è stato un gruppo che si è distinto per la sua energia dilagante e il suo sound unico: KC & The Sunshine Band.
Conosciuti come i pionieri del Miami Sound, questo ensemble ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia della musica disco-funk e non solo.
Il nucleo del gruppo era costituito da Harry Wayne “KC” Casey e Richard Finch. Fondata nel 1973 a Hialeah, Florida, la band ha saputo mescolare abilmente elementi di funky, percussioni latine e influenze dei Caraibi creando un sound che era allo stesso tempo irresistibilmente ballabile e culturalmente ricco. Un ensemble, fondato da musicisti “white”, alle prese con un genere tipicamente “black” (questo è doveroso da sottolineare), unico nel suo genere.
KC, con la sua voce carismatica e il suo talento musicale, ha guidato il gruppo come cantante e leader. Prima ancora di formare ufficialmente la Sunshine Band, KC aveva già fatto esperienza nel mondo della musica, fondando i Five Doors Down e incidendo il suo primo singolo, “If You’re Ever in Miami“, all’età di soli 17 anni.
La sua determinazione e il suo talento lo portarono a lavorare come fattorino alla TK Records, dove incontrò Richard Finch, con cui condivise la passione per la musica e cominciò a creare il loro sound distintivo.
Junkanoo
Uno degli elementi chiave che ha contribuito a definire il suono unico di KC & The Sunshine Band è stata la scoperta da parte proprio di KC del Junkanoo, un genere musicale e di ballo originario delle Bahamas con radici africane. Questa influenza tropicale ha permeato la loro musica, aggiungendo un tocco di freschezza e vitalità che li ha resi immediatamente riconoscibili.
Il successo dei KC & The Sunshine Band è stato rapidamente evidente con il lancio dei loro primi singoli, come “Blow Your Whistle” e “Sound Your Funky Horn“.
Tuttavia, è stato con il loro contributo alla carriera di un altro artista che il gruppo ha davvero fatto la storia della musica. Durante una sessione di registrazione, si accorsero che la tonalità di un brano era troppo alta per la voce di KC. Decisero quindi di offrire la canzone a un nuovo artista emergente, George McCrae, scoperto per caso mentre cantava nei corridoi della metropolitana.
Il risultato fu “Rock Your Baby“, un successo planetario che ha venduto milioni di copie e ha contribuito a definire l’epoca della disco music.
Part 3
La consacrazione arriva nel 1975 con l’omonimo album “KC & The Sunshine Band” e il successivo “The Sound of Sunshine”.
Sulla cresta dell’onda della popolarità i KC and the Sunshine Band decretano ciò che pareva un inarrestabile successo con il terzo album, “Part 3”, pubblicato nel 1976, tra i massimi album disco-funk di tutti i tempi, che si aggiudica tre dischi di platino. Altrettanti singoli entrano nella top five dei dischi più venduti negli USA, “I’m your boogie man”, “(Shake, shake, shake) Shake your booty” (terzo brano della band ad arrivare al vertice della hit parade statunitense) e “Keep It Comin’ Love”.
Altri due singoli, “I Like to Do It” e “Wrap Your Arms Around Me” hanno riscontrato un discreto successo nelle classifiche internazionali.
Please don’t go
Nonostante la loro fama, il successo dei KC and the Sunshine Band ebbe un calo significativo dopo il quinto album, particolarmente nel tardo periodo degli anni ’70. Tuttavia, nel dicembre del 1979, “Please Don’t Go” divenne il loro primo singolo a raggiungere il numero uno negli anni ’80.
Con il declino della disco music, il gruppo perse parte della loro notorietà. Inoltre, la bancarotta della TK Records li costrinse a cambiare etichetta discografica, trasferendosi alla Epic Records.
In ogni caso, l’eredità dei KC & The Sunshine Band non è limitata agli anni ’70, ma continua a influenzare e ispirare musicisti e fan di tutto il mondo.
Con la loro musica che continua a far ballare le persone nelle discoteche e nei festival di tutto il mondo, KC & The Sunshine Band rimangono una delle icone della musica disco-funk e una pietra miliare nella storia della musica popolare.
Potrebbero interessarti:
Lionel Richie: “Can’t slow down” tra pop, soul e R’n’B
Bob Marley: il messaggio di speranza e resistenza di “Exodus”
Al Jarreau: il genio musicale di “Breakin’ away”
“C’est Chic” l’album che rivoluzionato la disco-funk
Stevie Wonder: “Hotter than July”. Un’esplorazione musicale dell’anima (soul)
Terence Trent D’Arby: Introducing the Hardline According to…
Immagine di copertina da Wikimedia Commons