“La Grande Abbuffata” compie 50 anni al cinema

Dall’11 dicembre, distribuito da CAT PEOPLE, torna nei cinema italiani per il suo 50º anniversario, uno dei film più controversi di Marco Ferreri, “La grande abbuffata”, grottesco apologo sul declino dell’uomo moderno interpretato da Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Michel Piccoli e Andréa Ferréol. 

Per la prima volta potremo vedere il film nella sua versione non censurata, che reintegra otto scene per un totale di cinque minuti eliminati nel 1973. Grazie al restauro in 4k, la pellicola ritrova uno splendore visivo che era andato perduto. Disperato, osceno e dissacrante, La Grande Abbuffata ha conservato in questi anni tutta la sua forza e la sua ferocia.

Alla sua prima al 26º Festival di Cannes il film scatenò reazioni violente da parte del pubblico, con fischi e sputi verso il cast e il regista, che rispose alle provocazioni mandando baci alla folla inferocita. Nonostante lo scandalo, La Grande Abbuffata vinse il premio Fipresci della critica internazionale. Un intenso dibattito infarcito di proteste, polemiche e condanne, accompagnò il lancio italiano del film, culminato col sequestro del film da parte della procura di Catania e dal taglio di 40 metri di pellicola.

Il film ritrae quattro amici benestanti amanti del convivio (chiamati semplicemente con i nomi dei loro interpreti) che si riuniscono nella villa di Noiret. Nelle loro intenzioni c’è il tentativo di un “suicidio gastronomico”: i quattro infatti decidono di cucinare prelibatissime pietanze e mangiare senza mai smettere, fino a morire di indigestione. Durante l’infinito banchetto, ospitano tre prostitute ed una maestra elementare che quasi casualmente si unisce a questa disperata missione.

All you can eat

Tra dissolutezza e psicosi, aforismi e gag scatologiche, sesso e umiliazioni, quella di Ferreri e del suo cast a ruota libera è una favola scabrosa ed invernale, una “all you can eat quarantena” esasperata che guarda direttamente nell’abisso, in una apocalisse personale, fisiologica e sociale di tutti e senza tempo. Con il suo senso del macabro e una malinconia sporca quanto rasserenante, La Grande Abbuffata, commedia nera viscerale e sviscerante, è uno dei più grandi trionfi della mortificazione mai realizzati, capace di mettere in scena tutta l’insensatezza della condizione umana, tra decadenza e abbondanza. Semplice ma stratificato, crepuscolare e insieme goliardico, il compendio di genio e spudoratezza di Ferreri oggi brilla più che mai, tra esuberanze indigeste e indecenza sardonica, punto d’incontro irripetibile tra comicità alta e bassa (quando non orgogliosamente bassissima) eppur sempre ferace e puntuale.” Alessandro Tavola e Raffaele Petrini di Cat People

Il restauro in 4K, presentato alla Festa del Cinema di Roma dello scorso anno, è opera di Cité Films e Fondazione Cineteca di Bologna, con il sostegno di CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.

CAT PEOPLE

Cat People è una casa di distribuzione cinematografica, fondata da Raffaele Petrini e Alessandro Tavola, nata nel 2023 semplicemente dalla voglia di riportare dei “classici” del cinema nelle sale, aggiungendo una voce ulteriore e il più possibile differente al panorama delle riedizioni che soprattutto negli ultimi anni si è mostrato ben accolto dal pubblico. Non vogliamo aggiungerci alle realtà già esistenti, ma affiancarci, fare il nostro, proponendo il cinema che ci interessa e che amiamo, senza distinzioni.

La grande abbuffata  - la locandina del film