Carrozze con cavalli in città: petizione per l’abolizione

E’ vero che e carrozze (o botticelle) trainate dal cavallo è un’immagine pittoresca che rimanda ad una Roma tipica della Città eterna, ma che ad oggi non è più perseguibile per via delle infrastrutture, delle condizioni delle strade e del traffico e, soprattutto per la intensa presenza di turisti. I cavalli subiscono una condizione di stress enorme, dalla fastidiosa presenza delle persone al brusìo continuo dei rumori della gente e del traffico, senza dimenticare le difficili condizioni a cui sono sottoposti per cavalcare il manto stradale. Un habitat decisamente non ideale che è una vera e propria condizione di cattività.

E’ recente l’episodio accadatup a Roma, di un cavallo di una botticella ha morso una turista che camminava in piazza di Spagna. La signora ha immediatamente urlato e chiamato i vigili e, a parte lo spavento, ha riportato solo un’ecchimosi al braccio sinistro con una prognosi di 7 giorni. La signora ha assolto il cavallo da ogni colpa e ha puntato un focus su un tema che solleva una questione che, da troppo tempo, latita sulle scrivanie della Capitale: abolire le botticelle.

L’opinione dell’OIPA

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), da tempo impegnata nella battaglia per l’abolizione delle botticelle e di tutti i veicoli a trazione animale, fa notare come questo episodio sia riconducibile allo stress che i cavalli delle carrozze subiscono ogni giorno nel loro lavoro sulle caotiche strade del centro storico di Roma, sotto il sole o sotto la pioggia, rischiando continuamente infortuni.

Non sono pochi purtroppo gli incidenti che hanno causato la morte o lesioni ai cavalli delle carrozze ed è per questo che ne chiediamo il divieto di circolazione. Anche il trattamento quotidiano di questi animali preoccupa l’OIPA, poiché, sostiene l’organizzazione per la protezione degli animali, “è difficile verificare se i cavalli siano sovraccaricati di lavoro e se abbiano riposo e cure adeguate“.

Abolite le botticelle!

L’Oipa, evidenziando come in tali casi il vetturino possa essere ritenuto responsabile a livello civile e penale per le lesioni riportate dalla donna, invita il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, a dare seguito alla volontà della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica che non vuole più vedere poveri cavalli costretti a trainare carrozze in strada, a qualsiasi ora, con qualsiasi tempo e con qualsiasi temperatura.

In Italia sono ormai poche decine i titolari di licenze in città come Roma, Firenze, Palermo, Messina e Pisa, fa notare l’Oipa, tuttavia le Amministrazioni locali, senza una previsione nazionale, non possono abolirle. Lo testimonia la vicenda di Roma, dove la delibera d’iniziativa popolare per l’abolizione delle “botticelle” e la loro riconversione, firmata da circa 10 mila cittadini, nel 2018 non passò per i pareri contrari dei Dipartimenti Ambiente e Mobilità poiché ritenuta in contrasto con la normativa nazionale (legge n. 21/1992).

La riconversione di tali licenze in licenze taxi non solo sarebbe opportuna dal punto di vista etico, sottolinea l’associazione, ma rappresenterebbe un segnale di sensibilità ecologica laddove si passasse alla trazione elettrica, così come è stato fatto nella Reggia di Caserta dove, dopo la morte tragica di un cavallo nell’agosto del 2020 per fatica e caldo, ha portato alla decisione di adottare una flottiglia di golfcar per il trasporto dei turisti.

Riconvertire le licenze

In Italia sono ormai poche decine i titolari di licenze in città come Roma, Firenze, Palermo, Messina e Pisa, tuttavia le Amministrazioni locali, senza una previsione nazionale, non possono abolirle. Lo testimonia la vicenda di Roma dove la delibera d’iniziativa popolare per l’abolizione delle “botticelle” e la loro riconversione, firmata da circa 10 mila cittadini, nel 2018 non passò per i pareri contrari dei Dipartimenti Ambiente e Mobilità poiché ritenuta in contrasto con la normativa nazionale (legge n. 21/1992).

La riconversione delle licenze delle carrozze in licenze taxi non solo sarebbe opportuna dal punto di vista etico, ma rappresenterebbe un segnale di sensibilità ecologica laddove si passasse alla trazione elettrica, così come è stato fatto nella Reggia di Caserta dove, dopo la morte tragica di un cavallo nell’agosto del 2020 per fatica e caldo, si è deciso di adottare per il trasporto dei turisti una flottiglia di golfcar. Un caso esemplare, da replicare a livello nazionale.

Firma anche tu la petizione

Lanciata una raccolta di firme dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che chiede lo stop definitivo alle carrozze trainate da cavalli e a qualsiasi veicolo a trazione animale sulle strade d’Italia. La raccolta terminerà il 30 aprile prossimo. Le firme raccolte saranno presentate al ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini.

Le firme sono raccolte online, attraverso la pagina web del sito dell’associazione dedicata alla campagna, o attraverso il modulo che può essere stampato da chi voglia sostenere e diffondere la richiesta.

«Non sono pochi purtroppo gli incidenti che hanno causato la morte o l’infortunio di cavalli delle carrozze ed è per questo che ne chiediamo il divieto di circolazione», ricorda il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «E anche il trattamento di questi animali ci preoccupa, poiché è difficile verificare se i cavalli siano sovraccaricati di lavoro e se abbiano riposo e cure adeguate. Alcuni Comuni hanno preso misure per regolamentare l’uso delle carrozze al fine di garantire il benessere degli animali e la sicurezza dei viaggiatori, regolamentazioni che possono includere limiti sulle ore di lavoro per i cavalli, requisiti per il riposo e per la cura veterinaria, nonché standard per la manutenzione delle carrozze stesse. Ma questo non basta: chiediamo allora, tutti insieme, che la legislazione riconsideri l’uso delle carrozze a trazione animale».

La petizione

Considerando il rinnovato articolo 9 della Costituzione e la normativa che tutela il benessere degli animali, l’Oipa Italia con questa petizione chiede al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, di vietare la circolazione di veicoli a trazione animale a livello nazionale con una modifica al Codice della strada e di abolire l’art. 1 comma 2b della legge n. 21/1992, riconvertendo le carrozze trainate da cavalli in taxi o in veicoli elettrici.

Carrozzelle con cavalli da tiro


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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”