Nella Corte Medievale di Palazzo Madama a Torino, sarà possibile ammirare, fino al 20 luglio 2021 e prima del rientro nelle Sacre Grotte Vaticane, il dipinto La Madonna delle Partorienti di Antoniazzo Romano. L’opera è esposta, in anteprima assoluta al pubblico di Torino , dopo un lungo e complesso restauro promosso dalla Fabbrica di San Pietro con il sostegno di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking.


La Madonna delle Partorienti è una Madonna “piena di grazia” che tiene vicino a sé il Bambino Gesù. I due volti hanno un’intensa forza espressiva. Dallo sguardo amorevole della Madonna delle Partorienti, che, rivolto verso i fedeli, invita alla preghiera, a quello del Bambino che pare estendersi in un abbraccio all’intera umanità. Raccoglie da secoli la devozione dei fedeli e, soprattutto, delle donne in attesa del parto.
La Madonna delle Partorienti esposta nel mese mariano
Le parole del cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Papale Basilica Vaticana, introducono i visitatori alla mostra di Palazzo Madama. “Per la prima volta la Madonna delle Partorienti, venerata da oltre cinque secoli nella Basilica di San Pietro, lascia il Vaticano per essere presentata a Torino in una mostra che ne racconta la secolare storia e il restauro. Vi giunge – non per caso – nel mese mariano, per portare conforto in questo tempo di pandemia e speranza per giorni meno difficili e più sereni”.


L’allestimento è a cura dell’architetto Roberto Pulitani. Concepito come un percorso anulare diviso in quattro sezioni di volta in volta visitabili da un ristretto numero di persone. Presenti aree di attesa con distanziamento, in ottemperanza alle vigenti norme Covid19. La mostra è realizzata da Fondazione Torino Musei, con il patrocinio della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, dell’Arcidiocesi di Torino e con il sostegno di Reale Mutua.
Antoniazzo Romano il pittore anche della “Consolata”
C’è un forte legame tra Torino e il pennello di Antoniazzo Romano. Anche l’immagine della Madonna più cara ai torinesi, “La Consolata”, fedele riproduzione dell’icona della Madonna del Popolo conservata nell’omonima basilica romana, è opera di Antoniazzo. L’originale della Madonna del Popolo è opera del 1297di Filippo Rusuti, anche se la leggenda la attribuisce all’evangelista Luca.


Diventa una tra le icone più venerate della città, da quando papa Gregorio IX la impiega per sconfiggere una pestilenza. Antoniazzo Romano, quindi, forte della grande venerazione, ne realizza diverse copie, che oggi si trovano in Italia e all’estero. Quella di Torino fu donata alla città dal cardinale Domenico Della Rovere, vescovo della stessa Torino dal 1483. Il cardinale la portò in Piemonte la per sostituire una Madonna lignea custodita da secoli nella chiesa di Sant’Andrea, sulla quale fu poi costruito il santuario della Consolata.
Le sezioni della mostra
Interessante e suggestivo il percorso studiato da Pulitani. La prima sezione è una narrazione, attraverso i secoli, delle diverse collocazioni della Madonna delle Partorienti. Da un altare della Basilica Costantiniana, al “Muro del Sangallo”, fino all’ultima collocazione nelle sacre Grotte Vaticane della Basilica di San Pietro. Il percorso prosegue con la riproduzione tridimensionale, in scala quasi reale, della Cappella della Madonna delle Partorienti. Qui si produce un effetto immersivo e di grande impatto visivo.


La terza sezione è dedicata alla diagnostica, al restauro conservativo dell’opera e alle analisi comparative e riveste un grande interesse scientifico. Il percorso si conclude con l’esposizione dal vivo del lacerto pittorico de La Madonna delle Partorienti che vive, da oltre quattrocento anni, nella penombra suggestiva e mistica dei sotterranei Vaticani.

