Last Xmas, ricordando George Michael

George Michael, l’autore di Last Xmas, la canzone di Natale pop più famosa al mondo

“Last Xmas I gave you my heart but the very next day you gave it away. This year to save me from tears I give it to someone special”…

E’ così che si preannuncia ogni Natale dal 1984 ad oggi, ed anche quest’anno, ovunque nel mondo, centri commerciali, strade e autoradio trasmettono questo brano e capiamo che è tempo di festa, di regali e di gioia.

Ma da tre anni, questo brano ci ricorda anche il natale 2016, quando mentre tutti stavano ancora cantando “Last Xmas”, lui si spegneva nel silenzio di casa sua.

Considerazione amara, molto amara, ma che purtroppo è cronaca.

Last Xmas 2016

George Michael ci lasciava così, senza un motivo, a 53 anni. Non era ammalato, dice la famiglia, senza circostanze sospette, secondo la polizia.

Assurdo, il destino è davvero assurdo.

Se n’è semplicemente andato. E quell’anno se ne sono andati in tanti, David Bowie, Prince, Kit Emerson, Lonard Cohen, Glenn Frey, chitarrista degli Eagles, Rick Parfitt. Un patrimonio artistico insostituibile.

Careless whisper

Con Andrew Ridgeley forma gli Wham ed inventa le “Boy Band”, modello a cui si sono ispirati poi i vari Blue, Take That e via discorrendo, da oltre Manica all’Italia, passando per tutto il Mondo. Successo planetario e prima band occidentale che arriva in Cina e sfonda ogni classifica.

E’ stato il sex simbol delle teen agers e ha fatto innamorare un’infinità di coppie sulle note di “Careless whispers”. E’ lo stesso uomo che ha ostentato senza veli e con fierezza la sua omosessualità, scontrandosi con il bigottismo della critica che lo ha massacrato.

Lui che da bambino sognava di “…diventare una pop star perchè volevo essere amato per soddisfare il mio ego…”

last xmas george michael, nella foto con capelli lunghi

The age of heaven

Una vita fatta di alti e bassi, nella migliore tradizione di una vera pop star: droga, arresti e trasgressioni.

Una carriera sopra le righe che riscrive le regole della “new wave”: jazz e soul al servizio di una generazione elettronica.

Proprio lui che negli ultimi anni aveva scelto di rialzarsi, mettersi in gioco ancora ed ancora, scrivere per i suoi fans e di fare della musica la sua bandiera e che porta a casa vendite stellari da cento milioni di copie per ogni vinile.

Don’t let the sun go down on me

Ma la vita è dura per tutti. La morte del suo compagno è un duro colpo, dal quale mai si è rialzato. Scrive così uno dei suoi pezzi pù belli, Jesus to a child, una preghiera struggente e commovente, che compone piangendo.

E infine, gli oscuri intrighi con la casa discografica…colpo dopo colpo, George si spegne, proprio quando tutto il mondo canta con lui.

No, non si può far passare il giorno di Natale, senza ricordarsi di lui.

Ciao George, don’t let the sun goes down on you.

Foto copertina da cnews.fr

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.