Mezza racconta “Le Parti Peggiori” – Intervista
«Ho scritto questo brano un anno fa. Parla di un’esperienza vissuta che in qualche modo ho metabolizzato. Per me la musica ha anche una funzione terapeutica». Il nuovo brano del cantautore Meazza “Le parti peggiori” è in radio dal 19 marzo.
Il brano di Meazza
Il singolo è il terzo dell’artista, dopo le precedenti pubblicazioni “STRxxxO” e “Mari Stregati”. Quest’ultimo brano ha vinto del Festival di SanNolo 2020.
«Ho sempre fatto musica in maniera istintiva. Ho iniziato a scrivere con una sperimentazione che. passata anche dal rap. Poi ho costruito il mio studio e ho iniziato per davvero». Ci sono tante influenze dietro la musica di Meazza che oggi si definisce elettro-pop ma è partito dal freestyle.
Quel rap c’è anche in “Le parti peggiori”. E c’è anche dell’indie. «In effetti definire un genere ha senso fino a un certo punto – ammette il cantautore –. Sono esigenze espressive ed è normale che a influenzarmi sia tutto quello che ho ascoltato in precedenza».
Il videoclip
In “Le parti peggiori” Meazza parla di tutti i lati caratteriali delle persone, quei difetti che possono venir fuori in una relazione spesso esasperati da un amore tossico. «Io ho capito davvero quello che stavo vivendo solo dopo, quando mi sono guardato indietro. E ho capito che alla fine vince sempre l’amore».
Nel videoclip del brano le parti peggiori sono colori e oggetti che vengono lanciati addosso al viso del cantante, che in primo piano sembra subire tutto il dolore. Poi alla fine tutto sparisce e torna pulito.
Il cantante ha curato anche la regia del video, insieme al suo team, e ha fortemente voluto rappresentare il significato del brano anche attraverso le immagini.
«L’ho pensato – ammette Meazza – proprio per far capire il messaggio che volevo dare. Alla fine di tutte le discussioni che si possono avere all’interno di una coppia anche lo sporco più sporco può essere lavato via. Ovviamente se c’è l’amore».