Mortal Kombat 2021 vs. 1995 – Quale dei due picchia più duro?

Mortal Kombat e’ delle una saghe video ludiche dalla lunga tradizione, trasformandosi poi in film nel 1995 per arrivare fino a oggi con l’ultimo capitolo del 2021.

Erano i lontani anni 90 quando io e molti altri ragazzini come me andavamo ogni pomeriggio dentro un bar o in una sala giochi.

In quei giorni lontani era ancora il modo in cui fruivamo dell’intrattenimento elettronico, anche se le cose stavano per cambiare.

Giusto in quegli anni si affacciava sul mercato la prima PlayStation, ma per molti di noi era ancora un oggetto costoso e misterioso.

Sicuramente non era la prima console di gioco casalingo mai creata, visto che alcuni già si dilettavano con i Commodore o gli Amiga.

Ma fu allora che inizio’ la cultura video ludica di massa come la intendiamo oggi, non relegata a un piccolo gruppetto di nerd smanettoni.

Tornando a Mortal Kombat, i nostri cuoricini adolescenti saltarono un colpo quando lo vedemmo prima volta sugli schermi dei vecchi cabinati.

I nostri occhi brillarono perversamente alla violenza delle sue famose fatality, sbudellando i nostri nemici con allegri zampilli di sangue digitale.

Il gioco era semplice, immediato e dannatamente divertente, oltre che avere tantissime mosse speciali da imparare per i più perfezionisti.

Ma quando pochi anni dopo Mortal Kombat usci’ come film nel 1995, oppure anche oggi nel 2021 se e’ per questo, siamo stati altrettanto felici?

Vediamoli entrambi da vicino e scopriamo se c’è qualcosa da salvare oppure se sono l’ennesimo fallimento della trasposizione di un gioco a film.

mortal kombat personaggi

La squadra dei bravi ragazzi

Ovviamente era impossibile inserire il numeroso roster al completo di tutti i combattenti all’interno del film.

Perciò in entrambi i casi la produzione ha dovuto scegliere quali fossero i personaggi con più appeal per sostenere un minimo di trama.

Possiamo partire da Lord Raiden, il Dio del Tuono, da sempre colui che veglia dall’alto per difendere il Regno della Terra.

Purtroppo pur essendo un temibile guerriero e sparando fulmini da ogni orifizio, e’ sempre troppo in disparte dall’azione nei momenti decisivi.

Comunque sia, nel Mortal Kombat del 1995 mi piaceva di più il simpatico e furbacchione Christopher Lambert, rispetto all’anonimo Tadanobu Asano del 2021.

Per partecipare al grande torneo intergalattico e dimensionale (non ho mai capito molto bene l’universo del gioco) su chi possiamo contare noi terrestri?

Nel vecchio film abbiamo la soldatessa Sonya Blade, il vanitoso attore marziale Johnny Cage e infine il guerriero in cerca di redenzione e vendetta, Liu Kang.

Un trio dalle improbabili battute comiche che funzionano a intermittenza, con delle motivazioni personali a volte vaghe se non del tutto imperscrutabili.

E poi diciamocelo, alla fine e’ sempre Liu Kang che sbriga i combattimenti più impegnativi, interpretato da Robin Shou che e’ l’unico con un minimo di credibilità atletica rispetto agli altri due.

Nel 2021 abbiamo degli attori che non vale neppure la pena elencare per quanto recitano peggio dei loro già mediocri predecessori.

Pero’ se non altro almeno sanno muoversi durante le lotte, combattendo ininterrottamente per tutto il film senza risultare troppo ridicoli.

Blade e Kang tornano ancora una volta, affiancati dallo sfortunato soldato Jax che diventa interessante soltanto più tardi con le sue braccia robotiche.

Assolutamente incomprensibile e’ la scelta come personaggio principale di Cole Young (interpretato dall’onesto Lewis Tan) che non era esattamente tra i più popolari e amati della saga.

Mortal Kombat personaggi

I malvagi e mostruosi avversari

Nella squadra dei cattivi abbiamo sopra a tutti il glaciale Sub-Zero, davvero la carogna più crudele della storia.

Un villain tuttofare interpretato da Joe Taslim, che apre e chiude le danze dal primo all’ultimo combattimento con una buona tecnica ed effetti speciali.

Non esiste un paragone tra questo personaggio del 2021 con la controparte del Mortal Kombat del 1995, anch’esso bravo nei combattimenti ma assolutamente muto e senza personalità.

Il personaggio di Scorpion viene invece totalmente stravolto, con Hiroyuki Sanada nel ruolo dello spirito buono antenato del protagonista.

Nel vecchio film era invece il compare fidato di Sub-Zero, altrettanto forte e letale quanto totalmente piatto e privo di qualsiasi background narrativo.

Molto più interessante, almeno nel film nuovo, il personaggio del crudele mercenario Kano cui da il volto il simpatico attore Josh Lawson.

Dove prima era il classico bruto e violento monodimensionale, qui invece passa da una squadra all’altro in una serie di divertenti antagonismi e tradimenti.

Uno dei miei lottatori preferiti era sicuramente Goro, principe demoniaco a quattro braccia dall’enorme potenza fisica e un brutto caratteraccio.

Sicuramente avrebbe meritato qualche minuto (e dialogo) in più, finendo invece fatto fuori un po’ troppo velocemente in entrambi i film.

Chiudiamo poi con la grande mente (diciamo cosi’) dietro ai super cattivi, lo stregone succhia anime Shang Tsung.

In questo caso il confronto e’ facile, dato che il vecchio Cary-Hiroyuki Tagawa del 1995 aveva molto più la faccia e il carisma da protagonista.

Nel nuovo film, come detto prima, il personaggio finisce surclassato da Sub-Zero, che ha molto più minutaggio e combattimenti rispetto al suo (supposto) capo.

Mortal Kombat logo

Vittoria sfolgorante

Come menano le mani i nostri eroi nei due film?

Ecco, qui finalmente arriviamo a un confronto dove emergono delle differenze davvero interessanti.

Il Mortal Kombat del 2021 e’ in vantaggio grazie a (ripeto ancora) un cast più abile nelle coreografie di lotta e migliori effetti speciali digitali.

Ma proprio per la carenza di questa CGI, inesistente nel 1995, il vecchio Mortal Kombat aveva una maggiore cura delle scenografie e dei costumi.

A quei tempi pero’ vollero fare un film puntando al pubblico giovane e le famiglie, con tutti i limiti del caso di quel tipo di censura.

Il risultato di quella decisione fu che, purtroppo, dei litri di sangue versati nel videogioco, al cinema non ne vedemmo neanche una goccia.

Viceversa, nel nuovo film abbiamo dei buoni momenti splatter, anche se pur sempre dispensati con ironia e mai in chiave horror o paurosa.

Inoltre nel 2021 abbiamo una quantità notevolmente maggiore di combattimenti, anzi potremmo dire quasi senza sosta dall’inizio alla fine.

Il vecchio film resta più ancorato ai ritmi più lenti degli action anni 90, anche se paradossalmente questo ne amplifica i difetti.

Uno stile che io continuo a preferire, nonostante tutto, lontano dal montaggio frenetico e il ritmo da crisi epilettica di troppi film moderni.

Ma parlando specificatamente di Mortal Kombat, ammetto senza esitazione di essermi molto più divertito con i combattimenti del 2021.

Mortal Kombat 2021
Mortal Kombat (2021)

Mortal Kombat, stile e sostanza

Ovviamente serve a poco parlare di sostanza partendo da un videogioco dove l’unico scopo e’ picchiare a sangue il tuo avversario.

Cio’ nonostante in entrambi i film alcuni personaggi riescono a essere interessanti, specialmente nel Mortal Kombat del 2021.

Tra le fila dei nuovi cattivi, Sub-Zero e Kano creano un briciolo di interesse per cio’ che dicono e fanno, rispetto a tutto il resto del cast.

La storia in generale rimane confusa ancora oggi nel 2021, se non che nel 1995 almeno arrivavamo a vedere questo torneo Mortal Kombat.

Il nuovo film rimane sospeso senza un finale vero e proprio, con il cattivo ancora in vita e la promessa di vedere Johnny Cage in un eventuale sequel.

Quanto allo stile dei due registi, ribadisco che preferisco decisamente quello degli anni 90, pur non essendo certo la migliore produzione di quel periodo.

Paul W.S. Anderson e’ sempre stato un discreto regista, autore poi dell’ottimo primo film su Resident Evil, uno dei pochi casi di videogiochi diventati efficacemente un film.

Simon McQuoid invece e’ al suo assoluto esordio cinematografico, dimostrando un buon talento per l’action ma con troppa pochezza narrativa.

Le due produzioni sono molto differenti, puntando più a un film dalle elaborate scenografie e colorati e sgargianti costumi nel 1995.

Nel 2021 gli ambienti sono in generale più poveri e spartani, in una storia che si sposta costantemente da un set all’altro con continui combattimenti.

Insomma in questo aspetto vince decisamente il Mortal Kombat del 1995, con piu’ cura e attenzione per i dettagli di quello che racconta.

Mortal Kombat 1995
Mortal Kombat (1995)

Final Round… fight!

E ora giungiamo al momento tanto atteso, dove cerchiamo di stabilire quale tra i due contendenti sia il vincitore.

Partiamo dalla premessa che sono due film discreti, al massimo, forse solo qualcosa in più giusto per i fans del videogioco.

La storia dei nove tornei di Mortal Kombat con il decimo che chiude il film decidendo la sorte della Terra, e’ a dir poco demenziale.

Voglio dire, funziona benissimo nel gioco perché alla fine ce ne importava poco o niente, ma i film non funzionano affatto cosi.

Questo e’ quello che la maggior parte dei produttori si ostina a non voler capire, portando nei cinema una serie di fallimenti già annunciati.

Potremmo parlare dei vari Assassin’s Creed, Tomb Raider, Max Payne e tantissimi altri ancora, dimenticati velocemente uno dopo l’altro.

La logica videoludica e quella cinematografica sono troppo spesso diverse, pur incrociandosi e influenzandosi a vicenda da sempre.

In questo caso il mio giudizio e’ a favore del Mortal Kombat del 2021, ma solo perché il film del 1995 era davvero molto peggio.

Il nuovo film scorre via con dei combattimenti più entusiasti, senza soffermarsi troppo sulla trama e i personaggi, per fortuna.

Vedremo col tempo se avrà guadagnato abbastanza da meritarsi un sequel, nel quale comunque riporrei sempre delle aspettative molto modeste.

Insomma in conclusione questi film di Mortal Kombat sono due sconfitte cinematografiche, tra le quali la più recente e’ solo la meno peggiore.

Col desiderio di esprimere sempre, di volta in volta, ciò che penso riguardo ai film che vedo, vi invito come sempre a visitare il mio sito:

logo di fabioemme
Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!