Gigi Quita e la sua “Greta”: un inno all’amore per il Pianeta

«Questa canzone è un’avventura. È nata sotto la doccia. Mi è venuto in mente questo ritornello e ho abbinato i pensieri che avevo dentro da un po’ di tempo». Luigi Cosimo Quitadamo, in arte Gigi Quita, parla del suo brano “Greta”

L’ambientalismo in una canzone

Vive al mare e ha lavorato in uno stabilimento balneare. Lì ha visto l’involuzione degli ultimi anni con l’inquinamento causato dalla plastica. Da qui l’idea di parlare dell’ambientalismo e di Greta Thunberg in una canzone, in maniera però ironica per arrivare a tutti.

«Sui social ho visto questa ragazza parlare di amore – spiega Gigi Quita – che parte dalla consapevolezza. Parla di premura e dà un bellissimo messaggio. Nonostante alcuni la critichino io penso che vada solo omaggiata, perché ha avuto coraggio. Una parte di me voleva dimostrarlo. Visto che nelle mie canzoni ho sempre trattato l’amore in diversi contesti sociali e mi mancava questo argomento, ho deciso di farlo»

Il videoclip

L’idea del video a forma di cartone animato è nata per caso con l’amica Lisa. «Il bello – dice Gigi Quita – è che arriva a tutti, anche un bambino si può interessare e può capirlo».

Il videoclip di “Greta” è diretto e animato da Lisa “Blalis” Balistreri. Le sue illustrazioni mostrano un chiaro riferimento alle varie problematiche del nostro pianeta: il riscaldamento globale, l’inquinamento e l’uso eccessivo della plastica. A prendere in mano la situazione drammatica della nostra terra è Greta Thumberg che salva il mondo, portandoselo via con sé e dandogli tutte le cure necessarie. Una forte critica nei nostri confronti e un tema ancora attualissimo: dobbiamo avere più cura del nostro pianeta, perché è uno soltanto.

Il futuro di Gigi Quita

“Greta” è il primo singolo del cantante, ma non sarà l’ultimo. «Questa strada continuerà – promette –. Sono carico di emozioni e ho tante canzoni pronte. Spero di farle conoscere, Amo e amerò sempre scrivere». Per Gigi Quita la musica è uno sfogo: «Solo così – dice – riesco a esprimere la mia parte guerriera. Sin da piccolo ho sempre suonato. Riuscivo a captare l’attenzione delle persone che mi ascoltavano. Assimilo molto dalla gente, accetto i consigli. Anche le critiche per me passano in secondo piano»

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.