Portofino, il paese che doveva essere raso al suolo

Cosa hanno in comune Portofino, uno dei borghi più belli della Liguria, Eva Braun, l’amante di Adolf Hitler, e una donna inglese?

Portofino, poco più di 500 residenti ma nota in tutto il mondo. E’ uno dei borghi più belli non solo di Italia, ma su tutto il pianeta. Una “perla del mondo” incastonata nel golfo del Tigullio, in Liguria, in provincia di Genova. Portofino ha da sempre incantato per la sua bellezza architettonica e per il suo paesaggio naturale. E allora, perchè qualcouno avrebbe voluto raderla al suolo?

Sembra una leggenda, ma leggenda non è. La sua distruzione era stata programmata e solo una fortunata coincidenza ha fatto si che non succedesse e la sua salvezza si deve ad una donna (guarda caso):

Ma andiamo con ordine e scopriamo le origini di questo borgo e come si è salvata da “morte certa”.

Portofino, una veduta dal mare
Liguria – Portofino

Portus Delphini

Portofino vista dal mare - Foto di Monica Col
Liguria – Portofino

Che chi sostiene che a fondarla siano stati i fenici, chi dice i greci, chi i romani. In realtà Portofino era già li fin dagli albori della storia dell’uomo, perchè èè impensabile che un luogo così ben riparato dal vento, così ricco di risorse naturali e con un golfo che si presta all’approdo di imbarcazioni. Si trova traccia di questo insediamento chiamato “Portus Delphini”, nel più antico documento conosciuto ad oggi, l’Itinerarium Maritimum, un portolano del III secolo D.C.

Dopo essere stata colonia romana, dopo l’anno Mille Portus Delphini è stata a lungo contessa da ricche famiglie. Dai Campofregoso ai Fieschi, passando per ben due attacchi di Andrea Doria, tornò per gentil concessione sotto la Repubblica di Genova.

Con il ‘900 e l’industrializzazione, l’Italia (e il mondo intero) concepiusce il concetto di “vacanze” e Portofino diventa così una delle mete turistiche più caratteristiche e più frequentate. Il suo porticciolo attira ogni anno natanti e yacht e il suo centro storico conserva ancora oggi l’impianto viario romano, a maglie ortogonali. La famosa via Roma è un percorso verso il mare che termina nella “Piazzetta”, all’anagrafe Piazza Martiri dell’Olivetta, una splendida oasi fatta di portici, ristoranti tipici e negozi esclusivi ideali per lo shopping di alta classe.

Un borgo rinomato anche all’estero, tanto da essere la meta di vacanze preferita da Eva Braun, l’amante di Hitler.

Chi avrebbe il coraggio di distruggere tutto ciò?

Purtroppo, à la guerre comme à la guerre, perchè di guerra trattasi, nello specifico, la Seconda Guerra Mondiale. I responsabili? Le temibili SS tedesche.

Chi voleva radere al suolo Portofino?

E’ il 20 aprile del 1945 e al comando generale tedesco, insediato a Portofino, arriva l’ordine di far saltare in aria il borgo.

E’ una tattica militare, siamo praticamente alla fine di un conflitto mondiale che dura da anni. Mussolini sta scappando verso la Svizzera, anzi, molto probabilmente è già nelle mani dei partigiani che lo hanno intercettato a Dongo, vicino al lago di Como. Hitler ha ben chiaro che la resa è vicina e la sua rabbia lo spinge a voler distruggere e ferire il più possibile.

La voce che il paese sarebbe completamente minato comincia a circolare, e arriva alle orecchie di una giovane vedova inglese, che abita vicino alla chiesa di San Giorgio. Non è una donna qualunque, o meglio, suo marito è il Barone di Von Mumm, la famiglia che dà il nome al prestigioso champagne. La sua abitazione è addirittura un castello che domina sul panorama del golfo.

Portofino ha i giorni contati e qualcuno deve fare qualcosa. E’ domenica 20 aprile, tre giorni e sarà tutto finito.

Jeannie Watt Von Mumm

Portofino la conosce bene e la rispetta e lei è innamorata di questo piccolo angolo italiano. Già durante la Prima Guerra Mondiale si era prodigata come crocerossina negli ospedali militari e da campo e per questo aveva ricevuto diverse onoreficenze. Con la morte del marito si ritira da vita mondana e spende i suoi giorni ad aiutare i bisognosi, gli animali randagi e fiori del giardino del suo bellissimo castello.

Per questo, quando scopre che le voci di un’imminente distruzione del paese, Jeannie Watt Von Mumm non scappa come gli altri abitanti ma decide di convocare nel suo castello Ernst Reimers, il rappresentate in loco delle SS tedesco. Lo prega, lo implora e poi, al suo diniego, si sdegna e lo congeda.

La leggenda vuole che quando sembra tutto perduto, ecco il miracolo.Un soldato arriva trafelato al castello della contessa Von Mumm e le suggerisce una frase da dire a Reimers, che cambierà il destino del borgo.

Portofino vista dal mare
Liguria – Portofino

Domani l’alba sorgerà ancora

Domani l’alba sorgerà ancora“: una frase in codice? Non è dato saperlo. Parrebbe che nell’udire quella frase il tenente sbianca in viso e ritira l’ordine. La Baronessa aggiunge:“questo delitto ricadrà sulla vostra testa”.

E’ solo un caso che l’operazione di radere al suolo Portofino si chiamasse “operazione Sunrise“, operazione “alba”?

Sta di fatto che è mercoledi 23 aprile e a Portofino si festeggia San Giorgio, patrono del borgo. E dal 1945, si festeggia anche la salvezza di Portofino.

Oggi la Baronessa Jeannie Watt Von Mumm riposa con tutti gli onori nel cmitero protestante di Portofino ed è ancora ricordata da tutti gli abitanti come la salvatrice del borgo.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”