Con il progetto ” La cultura non isola“, Procida ha sbaragliato altre 28 città candidate, aggiudicandosi il titolo di Capitale italiana della cultura 2022.
“Le rotte ci portano in un luogo, Procida. Potenza di immaginario e concretezza di visione ce la mostrano come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni naturali. Procida è aperta, è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale. Procida è la capitale italiana della cultura 2022″. Così commenta Agostino Riitano, direttore di Procida Capitale Italiana della Cultura.


Procida 2022 le motivazioni della commissione
La Commissione, presieduta da Stefano Baia Curioni, direttore della Laurea specialistica di Economia per l’arte e la cultura all’università Bocconi di Milano, ha così espresso le sue motivazioni.
Procida è “un modello per i processi sostenibili di sviluppo delle realtà isolane costiere del Paese. Un modello improntato sul contesto ben strutturato dei sostegni locali e regionali, pubblici e privati. Improntato anche su una straordinaria dimensione patrimoniale e paesaggistica, con un’importante dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica.”.
Le dualità identitarie della capitale della cultura
Sono le dualità identitarie isolane le basi per il programma culturale di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022. L’isola è terra, ma sboccia dal mare. È esclusa dai continenti, ma è anche protetta e racchiusa. È un mondo in un mondo tutto suo. L’isola è un luogo di conoscenza, ma anche di sperimentazione, di modelli nuovi di cultura contemporanea.
L’isola è un luogo di rischio: confino, separazione, lontananza. Ma costituisce anche un’ opportunità di nuovi inizi alla ricerca della felicità, una meta di fuga. Un porto sicuro, il giardino dell’Eden. C’è una bellissima immagine di Michel Tournier che paragona l’isola, con le sue dilatazioni e contrazioni, al cuore: un’eterna diastole e sistole. “Accoglienza, compassione, protezione, cura, dono, legame con la vita sono le condizioni imprescindibili della cultura della differenza che intendiamo condividere con il nostro programma culturale”, spiegano dall’amministrazione di Procida.
Il programma culturale di Procida 2022


L’intento del progetto culturale di Procida 2022 , come si legge nel dossier di candidatura in parte riportato sul sito ufficiale, è quello di fare emergere le radici arcaiche e mitiche studiando la complessità dell’immaginario dell’ isola. In altre parole ” far vivere la realtà isolana come una prospettiva privilegiata per sperimentare contraddizioni continue. Come un’ eterna battaglia tra senso di appartenenza e bisogno di differenza”.
I progetti messi in capo si aprono a un doppio livello di esplorazione. Un primo livello, orizzontale, descrive la superficie creativa dell’isola tramite le sue manifestazioni vitali e culturali. Ma esiste anche una profondità verticale che apre un autentico viaggio nel potenziale contemporaneo, nella scienza e nella tecnologia. L’uomo diventa il centro della propria memoria e della propria capacità di presa verso il futuro.
330 giorni di programmazione
Saranno i 44 progetti culturali presentati in 330 giorni di programmazione. Supportati da 240 artisti, 40 opere originali, 8 spazi culturali rigenerati, divisi in cinque sezioni.


Le cinque sezioni
Procida inventa. Un ricco programma di eventi d’arte: mostre, cinema, performance e opere site specific. Procida ispira. Progetti che vedono l’isola come fonte d’ispirazione: da luogo reale a spazio dell’immaginario. Procida include.Programmi di inclusione sociale che utilizzano i linguaggi dell’arte come strumenti di espressione dell’individuo in relazione alla comunità.
Procida innova. Momenti di confronto che promuovono il rapporto tra cultura e innovazione, in un percorso di ripensamento strategico del patrimonio culturale. Procida impara. Una creazione di alleanze aperte per coinvolgimento di tutti i soggetti territoriali dal pubblico al privato sociale nella comunità che educa.
L’iniziativa è promossa insieme a Regione Campania, Fondazione Campania dei Festival, Fondazione Film Commission Regione Campania, Scabec Società Campana Beni Culturali e Unione Industriali di Napoli.
“Un’isola compiace sempre la mia immaginazione, anche la più piccola, in quanto piccolo continente e porzione integrale del globo ” — HENRY DAVID THOREAU

