RDS Feat BAZ, un natale reggaeton contro il global warming

L’RDS Christmas Band featuring BAZ presenta la canzone di Natale di RDS dal titolo “Natale Reggaeton”, sul tema del riscaldamento globale

E’ davvero il caso di dire, “tutti pazzi per RDS”, o meglio, ma son proprio pazzi questi di RDS!

RDS Christmas Band feat BAZ

Una pazzia sana, divertente quella di RDS, che da tempo ha contagiato anche Marco BAZ Bazzoni, che dal 2018 conduce il programma radiofonico insieme a Rossella Brescia e Giacomo “Ciccio” Valenti.

E solo un genio della comicità come BAZ poteva immaginarsi un Babbo Natale in infradito, con le renne che vanno a mohito e gli Elfi a chupito.

I tre Re Magi tutti sudati e Melchiorre con l’ascella pezzata non si può proprio vedere!!!

Una visione molto “estiva” di un Natale con le temperature tropicali, a ritmo di reggaeton. Divertente e surreale, ma neanche poi tanto.

Attualmente in giro con il suo show “la verità rende single, di cui ci siamo occupati in un articolo, proprio solo la settimana scorsa, BAZ riesce ad usare l’ironia per affrontare argomenti che di comico hanno ben poco.

Infatti, il delirio che ci trasporta in uno scenario natalizio da ritmo della noche de la playa  vuole invece far riflettere su un tema tutt’altro che divertente.

Primo piano di BAZ, il comico di RDScon t shirt blu, autore della canzone Natale Reaggaeton

CO2

Tutto parte da una parolina corta corta, semplice semplice: CO2, ovvero anidride carbonica.

Il riscaldamento globale sta davvero profondamente mutando le caratteristiche canoniche delle stagioni, e l’inverno ha delle temperature eccezionalmente alte, con qualche picco di freddo classico che però dura poco, l’estate tarda a venire e non ci sono più le mezze stagioni. Luoghi comuni. Assolutamente no.  Il problema è davvero serio e la popolazione non sembra aver capito bene, infatti, non si fa attenzione a tutto quello che, nel nostro quotidiano, potrebbe contribuire a rallentare questa corsa all’autodistruzione del pianeta.

Sono tante le cose che si potrebbero fare. Per esempio, le piogge straordinariamente intense e durature, capaci di riversarsi in modo prorompente sul nostro territorio, sicuramente sono dovute a cambiamenti climatici. Ne approfitto per dire che se la quantità di pioggia riesce a staccare una parete rocciosa e far crollare i viadotti, forse, è anche colpa del fatto che abbiamo disboscato intere montagne, a favore dell’edilizia che avanza selvaggia.

Togliere radici e “consumatori” naturali come gli alberi, fa si che il terreno non trattenga più quantità di acqua che non essendo consumate e trattenute, penetrano nel terreno, lo gonfiano e lo fanno franare. Una cosa che capirebbe anche un bambino. E, per logica, gli alberi se non ci sono non possono attuare il processo di fotosintesi con il quale sottraggono naturalmente CO2 dall’atmosfera, dove questa si accumula. Questa, quindi si concentra creando una sorta di “coperta” aumentando in maniera non naturale l’effetto serra e riscaldando così la temperatura della Terra.

E’ una delle cause, una sola su mille.

un fumetto dove, a causa del riscaldamento globale, una renna in mezzo alle montagne si bagna le zampe in un fiume

Antonio, fa caldo…

E farà sempre più caldo, caro Antonio, se non iniziamo a fare qualcosa, sul serio.

Parliamo per esempio, di allevamenti intensivi di bestiame, destinati alla grande catena di distribuzione alimentare. Tonnellate di carne che ogni giorno vengono consumate, carne provenienti da questi allevamenti che sono la seconda causa principale dell’inquinamento dell’ambiente.

E ancora, la combustione di combustibili fossili. In un mondo che potrebbe avere risorse energetiche alternative, continuiamo ad usare petrolio e derivati per generare elettricità, riscaldamento e carburanti.

Queste attività aggiungono impressionanti quantità di gas e quindi incrementano inevitabilmente l’effetto serra naturale determinando il fenomeno del global warming.

A poco servono gli scioperi mondiali se non cambiamo le nostre abitudini.

A proposito di questo, mi trovo d’accordo con la collega giornalista che, alla figlia da questa risposta, in merito allo sciopero sul riscaldamento globale. “Prima di scendere in piazza, fatevi un esame di coscienza, voi giovani siete i più grandi consumatori di tutti i tempi. Non rinunciate a nulla. Vi fate portare in auto a scuola, o usate i mezzi pubblici, ma non andate a piedi. Siete sempre attaccati a internet, con i vostri smartphone, pc e quant’altro. Consumate tonnellate di cibo confezionato, avete gli armadi pieni di vestiti griffati, e producete una quantità enorme di rifiuti. Senza rinunciare a nulla. Venite a parlarmi di sciopero per il riscaldamento globale, quando avrete cambiato seriamente il vostro stile d vita”.

Natale Reggaeton

Per finire, tornando a bomba e all’iniziativa divertente di Baz e RDS, il messaggio è chiaro:” Babbo Natale in infradito però ci ha redarguito, inquina meno fai attenzione che con il natale reggaetone rischiamo l’estinzione puliamo il mondo, RDS”

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”