È una vera è propria “Sfida al Barocco” quella che va in scena da oggi e fino al 20 settembre ala Reggia di Venaria Reale (TO). Una sfida tra Roma, Torino e Parigi. Con circa 200 pezzi provenienti da musei di tutto il mondo, istituzioni , enti religiosi e collezioni private. Una sfida anche al lockdown, la prima riapertura dopo un lungo silenzio.
Una sfida che si combatte, in un viaggio tra fine Seicento e metà Settecento tra Roma e Parigi, passando per Torino, a colpi di pale d’altare, sculture, dipinti, arazzi, disegni, incisioni, arredi e oggetti preziosi.


La sfida al Barocco, un pilastro dell’identità di Torino
«Con grande emozione arriviamo ad un momento lungamente atteso, l’apertura di questa straordinaria e imperdibile mostra Sfida al Barocco. Evento culturale ideato per ribadire e attualizzare, nel mondo accademico e nel grande pubblico, un pilastro dell’identità di Torino, cioè l’essere una delle capitali europee del barocco -.dichiara Paola Zini, Presidente del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude -. È una mostra che, dalla Reggia di Venaria e dalle sue architetture Juvarriane, si allarga e rimanda alle Residenze Reali Sabaude. Fulcro della storia artistico-culturale piemontese e oggi patrimonio Unesco e che, anche grazie a eccezionali collaborazioni internazionali, ci afferma, una volta di più, come protagonisti della rete delle Residenze Reali europee.
La Sfida al Barocco è quella lanciata dagli artisti, in nome della modernità, alle grandi opere degli Antichi, dei Maestri del Rinascimento e della prima metà del Seicento. Una sfida che si snoda nella Roma dei Papi, nella Parigi del re Sole e nella Torino capitale del nuovo regno.
Pierre Subleyras, I Cinque Sensi


Un esempio, fra tutte le opere che si potranno ammirare. L’opera di Pierre Subleyras, I Cinque Sensi, detto anche Gli Attributi delle Arti, o Fantasia d’artista, 1740 circa. Perché questo dipinto ha ben tre titoli? Dipende da come leggiamo gli oggetti . Il violino, gli spartiti, la tavolozza e le statue indicano musica, pittura e scultura.
Ma ecco il fiasco di vino che simboleggia il gusto, la scultura il tatto, la pittura la vista, il violino l’udito e i fiori l’olfatto. L’artista racconta le sue passioni:pittura e musica. E i suoi modelli di riferimento:la scultura del Torso del Belvedere e la copia in gesso della Santa Susanna di Duquesnoy.
Da Maratti a Chardin e Bouchardon
La mostra della Reggia di Venaria è articolata in 15 tappe. Si sviluppa in percorsi paralleli che si incrociano nel confronto tra le tre città, su storia, memoria, creatività e sensibilità. La mostra permette di ammirare la qualità e la varietà della produzione figurativa del tempo. Da Maratti a Trevisani a Conca a Giaquinto a Subleyras, a Pannini e Batoni, ai pittori della modernità parigina, come Boucher e Chardin, agli scultori come Cametti, Legros, Bouchardon, Ladatte e Collino,
La Sfida al Barocco lancia quindi il guanto tra la grazia, la seducente e coinvolgente rappresentazione delle passioni in pittura e in scultura, il virtuosismo e la raffinatezza preziosa di arredi e ornamenti e lo spettacolare Bucintoro dei Savoia.