Coronavirus e decreti: le profezie dell’OMS e il decreto del 31 gennaio 2020

Coronavirus e decreti. Ormai abbiamo perso il conto del numero dei decreti emessi da quando è iniziato questo incubo da Coronavirus. Ma vi invito a risalire al primo decreto, perchè non tutti sanno che risale al 31 gennaio 2020, seguito alle “profezie” dell’OMS. Ma andiamo con ordine e partiamo da oggi.

Venerdi 20 marzo 2020

Bollettino di guerra del 20 marzo 2020. 689 guariti, per un totale di 5129 unità, 4670 incremento delle persona attualmente positive, per un totale di 37860 contagi positivi. 19185 sono le persone in isolamento asintomatici 2655 le persone in terapia intensiva, cioè il 7% del totale dei positivi. 4627 le vittime, ad oggi sono 627 nuovi decessi con il coronavirus e non per coronavirus. E c’è una bella differenza, perchè significa che avevano già delle patologie regresse amplificate dal virus, che non è la causa di morte. Tutto era scritto dal 31 gennaio 2020. Bastava leggere? bastava applicare? E’ il caso di dire “se mia madre avesse avuto le ruote sarei nata carretto”.

Piccolo flashback su coronavirus e decreti, e torniamo allora a gennaio. Cosa succedeva il 30 gennaio 2020?

World Health Organization

Se fosse una storia dovremmo cominciare dicendo “c’era una volta…Coronavirus e Decreti”.

Il 30 gennaio 2020, The World Health Organization, ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità, seguito alla seconda riunione del comitato di emergenza convocato dal direttore generale dell’OMS ai sensi del regolamento sanitario internazionale (IHR) (2005) riguardante lo scoppio del nuovo coronavirus 2019 in Cina, firmava la “Dichiarazione sulla seconda riunione del Comitato di emergenza del Regolamento sanitario internazionale (2005) riguardante lo scoppio di un nuovo coronavirus (2019-nCoV)“.

Tra le tante cose, scriveva nel capitolo intitolato “per i paesi”: Si prevede che ulteriori esportazioni internazionali di casi possano apparire in qualsiasi paese. Pertanto, tutti i paesi dovrebbero essere preparati per il contenimento, inclusa la sorveglianza attiva, l’individuazione precoce, l’isolamento e la gestione dei casi, la traccia dei contatti e la prevenzione della diffusione continua di 2019-nCoVinfection e di condividere i dati completi con l’OMS.

Quindi al 30 gennaio l’OMS dichiarava uno stato di emergenza internazionale per la diffusione del Covid-19 e invitava i paesi a prenderne consapevolezza e prepararsi per il contenimento.

L’Italia e il coronavirus

Spulciando i decreti (fonte Gazzetta Ufficiale) si legge che proprio in data 31 gennaio 2020, il Consiglio dei Ministri firmava una delibera che prevedeva, cito testualmente, dividendo in piccoli paragrafi per essere più chiara.

(…) Vista la dichiarazione di emergenza internazionale di salute pubblica per il coronavirus (PHEIC) dell’Organizzazione mondiale della sanita’ del 30 gennaio 2020. Viste le raccomandazioni alla comunita’ internazionale della Organizzazione mondiale della sanita’ circa la necessita’ di applicare misure adeguate.

Considerata l’attuale situazione di diffusa crisi internazionale determinata dalla insorgenza di rischi per la pubblica e privata incolumita’ connessi ad agenti virali trasmissibili, che stanno interessando anche l’Italia.

Occorre agire

Ritenuto che tale contesto di rischio, soprattutto con riferimento alla necessita’ di realizzare una compiuta azione di previsione e prevenzione, impone l’assunzione immediata di iniziative di carattere straordinario ed urgente, per fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettivita’ presente sul territorio nazionale.

Considerata la necessita’ di supportare l’attivita’ in corso da parte del Ministero della salute e del Servizio sanitario nazionale, anche attraverso il potenziamento delle strutture sanitarie e di controllo alle frontiere aeree e terrestri.

Dichiarazione dello stato di emergenza

Vista la nota del 31 gennaio 2020, con cui il Ministro della salute ha rappresentato la necessita’ di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale di cui all’articolo 24 del decreto legislativo n. 1 del 2018.

Considerato, altresi’, che il Fondo per le emergenze nazionali di cui all’articolo 44, comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del 2018, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, presenta le disponibilita’ necessarie per far fronte agli interventi delle tipologie di cui alle lettere a) e b) dell’articolo 25, comma 2, del decreto legislativo n. 1 del 2018, nella misura determinata all’esito della valutazione speditiva svolta dal Dipartimento della protezione civile sulla base dei dati e delle informazioni disponibili ed in raccordo con il Ministero della Salute.

Ritenuto, pertanto, necessario provvedere tempestivamente a porre in essere tutte le iniziative di carattere straordinario sia sul territorio nazionale che internazionale, finalizzate a fronteggiare la grave situazione internazionale determinatasi.

Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per intensita’ ed estensione, non e’ fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari.

Ritenuto, quindi, che ricorrano, nella fattispecie, i presupposti previsti dall’articolo 7, comma 1, lettera c), e dall’articolo 24, comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del 2018, per la dichiarazione dello stato di emergenza.

Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri:

Delibera:

1) In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 7, comma 1, lettera c), e dell’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e’ dichiarato, per 6 mesi dalla data del presente provvedimento, lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.

2) Per l’attuazione degli interventi di cui dell’articolo 25, comma 2, lettere a) e b) del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, da effettuare nella vigenza dello stato di emergenza, si provvede con ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della protezione civile in deroga a ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, nei limiti delle risorse di cui al comma 3.

3) Per l’attuazione dei primi interventi, nelle more della valutazione dell’effettivo impatto dell’evento in rassegna, si provvede nel limite di euro 5.000.000,00 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali di cui all’articolo 44, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.

6 mesi di stato di emergenza

=

31 gennaio – 31 luglio 2020

Dall avviso del OMS alla prima vera misura del 23 febbraio sono passate diverse partite di calcio di campionato e Champions, ovviamente a porte aperte, il Festival di Sanremo, la Fashion Week… Tutti eventi da milioni di euro e con un impressionante flusso di persone da ogni dove.

Però, tenuto conto che l’OMS ha avvisato il mondo intero, essendo appunto un un organismo mondiale, sembra che anche gli altri Paesi non abbiano preso provvedimenti. Il mondo intero ha per una volta una linea comune. Contro l’OMS…

Coronavirus e decreti

I decreti e le misure sono iniziate il 23 febbraio. 23 giorni dopo. Progressivamente sono arrivate (stanno arrivando) a piccole dosi. Pertanto la data del 25 marzo, piuttosto che 3 aprile diventa molto improbabile. Non sono io a dirlo ma la delibera e soprattutto la situazione odierna.

#iorestoacasa

Ora uscite fuori, fatevi una bella passeggiata, magari due! Andate una volta al giorno al supermercato… Sedetevi sulle panchine a godervi il sole. Non rispettate le distanze in coda, mi raccomando… Tanto luglio arriva in fretta, e poi settembre, ottobre, Natale…

Come giornalista, il mio compito finisce qui, fornire informazioni. Vi lascio spunti di riflessione, fatevi una domanda e datevi la risposta. E anche dopo questo, vediamo quanti di voi che oggi ancora escono, avranno ancora il coraggio di continuare ad uscire.

…Io, resto a casa!

decreto 31 gennaio 2020

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”