L’arte è sinonimo di bellezza e, quando decide di unirsi alle Dolomiti, nasce un progetto suggestivo e spettacolare. Una mostra “en pleine air” : SMACH 2021. In realtà SMACH è un progetto nato nel 2012 per valorizzare ancora di più la terra incantata delle Dolomiti con un esposizione di dieci opere d’arte contemporanea.
Dieci opere di Land Art per una biennale all’aria aperta che vede, nel cuore delle Dolomiti, aprirsi un dialogo costante tra arte e natura. Un legame attraverso le opere d’arte tra spettatori e abitanti, tra artisti e viaggiatori, tra montagna e Land Art in una open call internazionale.
SMACH parte da un’idea di Michael Moling, Katharina Moling e Gustav Willeit. L’intento è quello della promozione dell’arte contemporanea e della cultura, nel complesso delle Dolomiti che, dal 2009, il è stato inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Fragile il tema di SMACH 2021
La quinta edizione di SMACH è all’insegna del FRAGILE. “ Ma che cosa significa “fragilità” oggi? – conmentano dall’organizzazione- “Fragile” può avere tanti significati. La pandemia mette in luce la fragilità delle istituzioni e della globalizzazione. Secondo la Treccani evanescenza, debolezza e delicatezza sono sinonimi di fragilità. Fragile è il mondo, la pace, ma anche i rapporti interpersonali possono essere, talvolta, fragili.
Dietro alla fragilità si nascondono dei valori: sensibilità e delicatezza, amicizia e dignità, grazie ai quali ci sappiamo calare in stati d’animo, umori e momenti dell’esistenza.Perché dovremmo parlare di fragilità? Perché consente – in primis – di riflettere sui lati chiari e oscuri dell’esistenza umana e perché rappresenta l’inequivocabile prova della fugacità stessa del mondo contemporaneo, di noi stessi e di tutto ciò che gravita attorno a noi.


Equilibrio per l’ ambiente
Si apre dunque la call internazionale per SMACH 2021 che vedrà il suo termine il 28 marzo 2021. Le opere saranno visibili al pubblico dal 10 luglio al 12 settembre 2021 e una giuria di nomi eccellenti quali Gehard Demetz, Giacinto Di Pietrantonio, Guus van den Hout, Julia Bornefeld, Giulia Ferracci, decreterà il vincitore.
Preferenza assoluta per materiali naturali e provenienti dal territorio e per le opere che meglio si adatteranno all’ambiente circostante, arricchendo così il paesaggio naturale con le suggestioni dell’ Arte. Per la quinta edizione di SMACH, le opere andranno a comporre un tragitto espositivo circolare, tra i 1.100 e i 2.300 metri. Percorribile in una stima di tre giorni di escursioni.
I dieci siti aperti per le opere
La zona scelta per le installazioni ricade nella Val Badia, in Alto Adige. Preciamente nelle località di Lé de Munt da Rina, Chi Jus, Pra de Pütia, Forcela de Furcia. E poi ancora Val dl’Ert, Tru di Lêc, La Crusc, Armentara Fanes per finire con Pederü. Per le iscrizioni cliccare qui.