(s)Nodi – festival di musiche inconsuete. Un giro del mondo al Museo internazionale della Musica di Bologna.

Il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna presenta l’undicesima edizione di sNodi – festival di musiche inconsuete, in programma ogni martedì sera dal 26 luglio al 13 settembre.

Il festival propone un nuovo giro musicale intorno al mondo in otto tappe per conoscere e raccontare alcune fra le più interessanti declinazioni della musica etnica e popolare contemporanea, oltre i confini geografici e di genere

Filo conduttore nel cartellone delle proposte, l’attenzione verso il talento e l’originalità nella capacità di contaminare linguaggi musicali differenti

L’undicesima edizione di sNodi – festival di musiche inconsuete fa parte di Bologna Estate 2022. Cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

immagine guida di Snodi

Il programma di (s)Nodi – festival di musiche inconsuete

26 luglio Yatra project

Yatra, in hindi, significa viaggio o passaggio da un luogo ad un altro più lontano. L’incontro tra la cultura musicale indiana e quella araba e turca porta ad una fusione del tutto originale per ritrovare il legame ancestrale che lega tutti i popoli. È un progetto musicale di Jamal Ouassini, nato dall’incontro con i musicisti indiani Arup Kanti Das suonatore di tabla e Ashanka Sen virtuoso di sitar, a cui si è aggiunto il musicista libanese Ghazi Makhoul.
 
un indiano seduto con sari bianco in esibizione presso snodi festival di musiche inconsuete
Ashamka Sen

2 agosto Quartetto loco

Costruire ponti è nel loro DNA, amano combinare la musica dei luoghi da cui provengono con altri stili e con musica di altre tradizioni. I fratelli Simone e Nicolò Bottasso attingono dalla ricca tradizione musicale italiana, piemontese in particolare, e la combinano con il jazz e il pop sperimentale.

Oscar Antolì contamina la musica catalana con la musica tradizionale di tutto il Mediterraneo. Bo Wiget ama lo spazio sonoro alpino ma è ugualmente a suo agio nella musica barocca. Quartetto Loco incorpora ulteriori elementi orientali, arabi, indiani, africani che danno alla loro musica un sapore globale

9 agosto Ra di Spina.

La narrazione del canto popolare, le storie antiche delle nostre radici, del nostro sud. Canti ciclici che da sempre sono oggetto di fascinazione e studio si intrecciano con la musica elettronica e l’uso del loop. Creando così un genere “senza tempo”, in una continua collisione creatrice e generativa tra l’arcaico, il popolare e il contemporaneo. Brani come Matajola, canto popolare calabrese che prende spunto dalle registrazioni originali dei cantori di Longobucco.

Procidana, portata alla grande fama internazionale dalla incredibile voce di Concetta Barra; una Matarrese definita “grottesca” da Antonio Infantino, filosofo-sciamano della musica popolare, inventore del ritmo trascinante della tarantrance

16 agosto Empty music

Il progetto nasce quando il batterista Marco Frattini ascolta per la prima volta le composizioni in piano solo di Chilly Gonzales. E da quel momento quelle musiche non hanno più smesso di risuonare ed evolversi nel suo immaginario sonoro. I brani del compositore canadese cadono “ostaggio” di arrangiamenti mentali in cui il piano solista viene progressivamente assorbito in un complesso e avvincente mondo di variazioni tematiche, ritmiche e timbriche.
Una vera e propria ossessione musicale che prende corpo grazie a questo trio jazz solo all’apparenza classico, ma che si rivela capace di lanciarsi in inaudite incursioni verso rock, funk, prog e (ovviamente) chillout.
un batterist alla batteria durante un concerto maglia bu e cappellini Marco frattini
il batterista Marco Frattini

23 agosto Baro Drom Orkestar

Il programma di sNodi – festival di musiche inconsuete continua il suo viaggio con un quartetto nato con la passione per le ritmiche infuocate dell’est Europa e per le melodie del Mediterraneo. Nelle loro composizioni si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e colori mediorientali. M anche ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con il suono del violino, di vecchi farfisa e di un contrabbasso distorto. Un orizzonte sonoro inedito che non tradisce però l’energia e lo stile che lo ha sempre contraddistinto.

30 agosto Tupa Ruja

Qui attraversano tempi e culture. Si incontrano strumenti come il didgeridoo australiano e le percussioni di diverse parti del mondo. A loro volta si fondono con molteplici espressioni della voce. Dall’improvvisazione al canto armonico proprio della cultura della Mongolia, a canzoni originali che riscoprono lingue e dialetti appartenenti alle culture mediterranee.

Il programma di settembre di sNodi festival di musiche inconsuete

6 settembre Camilla Barbarito

Il carattere e le alte temperature di una varietà di canzoni popolari nostrane e d’altri paesi. Canzoni orgogliosamente meticce, lealmente rubate ai loro paesi d’origine, brani che hanno fatto piangere e ballare! che hanno consolato! che hanno aiutato a scandire il lavoro, o a fischiettare gli sfaccendati. Melodie sincere, a tutto core. Dalle sonorità balcaniche viriamo verso un valzer siciliano planando attraverso una rumba flamenca e una ballata messicana e proviamo ad atterrare con un caschè a ritmo di tango argentino“.Così Camilla Barbarito presenta il suo Sentimento popolare

13 settembre Yaràkä

Il gruppo nasce nel 2015. Quando il chitarrista Gianni Sciambarruto, affascinato dalla varietà culturale brasiliana, decide di riunire una formazione acustica composta da musicisti provenienti da percorsi differenti. Il risultato del loro lavoro di ricerca sui suoni popolari del mondo e recupero di brani legati alle ritualità popolari delle diverse culture è un impasto sonoro davvero unico. Coniuga sonorità sudamericane con la riscoperta del dialetto e della tradizione musicale tarantina. Un perfetto connubio tra passato e presente e tra radici culturali e contemporaneità.

una danzatrice indiana Yaraka con viso dipinto toni arancio e verde e nero durante una perfomance
Yaraka

info orari e biglietti

Biglietti intero € 10 | ridotto € 8 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

L’ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.È possibile acquistare i biglietti in prevendita presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura. • online (con una maggiorazione di € 1) sul sito www.museibologna.it/musica oppure su Mida ticket cliccando qui

locandina di snodi
Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".