“Tabula rasa”: la canzone senza tempo di Ilaria Porceddu

Ci sono oggetti che aumentano di valore col passare del tempo: una bottiglia di Barolo, un orologio Rolex con movimento “El Primero”, una Harley-Davidson a carburatori. Nel mondo della musica è privilegio di pochi eletti: canzoni evergreen che anno dopo anno, diventano ancora più belle, raccogliendo consensi di critica e di pubblico pur rimanendo le stesse. “Tabula rasa” interpretata da Ilaria Porceddu, testo di Gae Capitano, è una di queste.

Tabula rasa

Azzardo parole prima delle cerniere, ballare coi demoni del tuo pudore, strapparti dai sensi le cose più oscene, noi uguali e diversi, come la pioggia e la neve”. Signori, questa è poesia pura. Purissima.

Parlare di sesso, senza volgarità e senza vergogna, sublimando l’atto stesso del fare l’amore, anche se spesso, il dopo spesso lascia un senso di vuoto, una “tabula rasa” appunto. Solo un poeta prestato alla musica poteva riuscire nell’intento: Gae Capitano.

L’artista di Nichelino (TO) in questo testo dà il meglio della propria arte, regalandoci un diamante che brilla di luce purissima, e che conferma l’ottimo lavoro svolto con il trio Fabi-Silvestri-Gazzè e con Adriana Spuria, tra gli altri.

Il testo, nella prima stesura, prima di essere arrangiato e trasformato in canzone dalla stessa Ilaria Porceddu e Francesco Gazzè, fratello di Max, si era aggiudicato il Premio Lunezia 2012, sbaragliando “concorrenti” davvero prestigiosi.

Il resto, lo fa la voce di Ilaria Porceddu: una Annie Lennox di casa nostra, dalla voce quasi angelica, espressiva, intensa ed incisiva.

Una ballad per voce e pianoforte, sensuale, per non dire carnale, che entra nell’anima e ci rimane per sempre.

Ilaria Porceddu

Nata a Cagliari, fin da bambina prende lezioni di pianoforte e canto.

Nel 2004, a 16 anni, vince il “Festival di Castrocaro”. 

Dopo il diploma scientifico, Ilaria si trasferisce a Roma per iniziare la sua collaborazione artistica con Peppe Vessicchio e Marco Rinalduzzi, con cui realizzerà il suo primo album. 

Nel 2008 è special guest del tour “L’uomo delle stelle” di Ron e prende parte alla prima edizione di “X Factor”, arrivando in semifinale.  

Sempre nel 2008 pubblica il suo primo album “Suono Naturale“. Nell’estate del 2009 apre i concerti del tour di Gino Paoli “Storie” e nell’autunno dello stesso anno fa parte del cast de “Il Pianeta Proibito” di Luca Tommassini.  

Nel 2013, in concomitanza con la sua partecipazione al Festival di Sanremo, in cui si classifica al 2° posto nella categoria Giovani, pubblica il nuovo album “In Equilibrio”.  

Nel 2016 firma la colonna sonora di “Per Anna”, corto pluripremiato in festival nazionali e internazionali.

A giugno 2020 pubblica “Sa Coia”, omaggio al suo ritorno in Sardegna. Attualmente Ilaria Porcedu è al lavoro sul suo quarto disco.

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Tabula rasa”, fa parte dell’album “Di questo parlo io”, pubblicato nel 2017, ed è stata recentemente inserita nella compilation “Benvenute” (Musica di Seta), un progetto di Chiara Raggi e Michele Neri, dedicato alla musica d’autrice, i cui proventi saranno devoluti a Il Punto Rosa di Santarcangelo di Romagna, associazione che si adopera per sostenere le donne con carcinoma mammario.

L’album è stato pubblicato il 29 aprile 2021 in formato CD.

Potete seguire Ilaria Porceddu su Facebook, Instagram, Twitter, e Gae Capitano su Facebook e Instagram.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.