Tassi e alluvioni: il piccolo guerriero della natura sotto accusa

Negli ultimi giorni, il Governatore del Veneto ha sollevato una questione che ha suscitato molte discussioni: ha dichiarato che i disastri alluvionali degli ultimi giorni sono in gran parte causati dalle tane scavate da nutrie e tassi. Questi animali, secondo le sue affermazioni, contribuirebbero a indebolire le difese naturali dei corsi d’acqua, e per questo motivo si è parlato di una possibile politica di eradicazione di queste specie. Tuttavia, è importante chiedersi se la colpa di eventi così drammatici possa davvero ricadere su piccoli abitanti del bosco come il tasso. Il tasso, infatti, è molto più di un semplice animale che scava buche. È una specie chiave nei nostri ecosistemi, con un ruolo cruciale nel mantenimento della salute delle foreste e del terreno.

Ma chi è questo animaletto che, insieme alle nutrie, dovrebbe essere il terribile responsabile dei disastri alluvionali che stiamo vivendo in questi giorni?

Prima di adottare misure drastiche, è essenziale comprendere meglio la sua natura e il contributo che offre all’ambiente, piuttosto che vederlo come un nemico da eliminare.

Scopiramo insieme, quindi, la vita del tasso e il suo comportamento, dimostrando come, nonostante alcuni possano vederlo come un problema, sia in realtà una risorsa preziosa per l’ecosistema e meriti protezione.

Com’è fatto un tasso? Un mix di tenerezza e resistenza

Il tasso, o Meles meles come viene chiamato scientificamente, è un animale che vive nei boschi e nelle campagne di molte parti del mondo. Piccolo ma coraggioso, ha un carattere davvero interessante e una vita piena di sorprese. Andiamo a scoprire di più su questo incredibile abitante delle foreste!

A prima vista, può sembrare solo un simpatico batuffolo peloso, ma non lasciarti ingannare! È un animale robusto, con un corpo tozzo e muscoloso. In media, misura tra i 60 e gli 80 cm di lunghezza, senza contare la coda, che può aggiungere altri 15-20 cm. Pesa tra i 7 e i 14 chilogrammi, ma i tassi che vivono in regioni più fredde possono diventare ancora più grandi. Una delle caratteristiche più riconoscibili del tasso è la sua faccia. Il muso è allungato e ornato da due strisce nere che vanno dagli occhi fino alle orecchie, come se indossasse una mascherina. Il pelo, che è generalmente grigio con sfumature nere e bianche, è folto e lo aiuta a proteggersi dal freddo e dall’umidità.

Dove vive il tasso? Il re della tana sotterranea

Vive in molte parti dell’Europa, dell’Asia e del Giappone. Predilige le foreste miste e decidue, dove può facilmente trovare cibo e materiali per costruire le sue tane. Tuttavia, lo si può trovare anche in zone di campagna e addirittura vicino alle aree urbane, dove può vivere tranquillamente finché riesce a mantenere il suo nascondiglio segreto. Ama i terreni soffici e umidi, dove può scavare facilmente, ma è anche molto adattabile e può sopravvivere in ambienti più duri. L’importante è che ci sia abbastanza vegetazione per nascondersi e terreni adatti per scavare.

E’ un vero maestro delle gallerie sotterranee. Vive in tane che scava personalmente, e queste “case” non sono semplici buche nel terreno. Sono elaborate costruzioni sotterranee, chiamate “tassiere”, con diversi tunnel e camere che possono estendersi fino a 30 metri di lunghezza. Alcune tassiere hanno più di una decina di ingressi, creando una sorta di piccolo villaggio sotto il terreno! Queste tane non servono solo come rifugio, ma anche come luoghi dove il tasso può trascorrere il lungo inverno. Infatti, pur non essendo un animale che va in letargo completo, il tasso durante l’inverno rallenta molto la sua attività, rimanendo al caldo nella sua tana per lunghi periodi.

Cosa mangia un tasso? Un buongustaio onnivoro

Il tasso non è per nulla schizzinoso quando si tratta di cibo!

È un animale onnivoro, il che significa che mangia sia piante che animali. Il suo menù varia a seconda della stagione e del luogo in cui vive. In primavera e in estate, va pazzo per i lombrichi, che costituiscono una parte importante della sua dieta. Può mangiarne anche 200 in una sola notte! Oltre ai lombrichi, il tasso si nutre di insetti, piccoli mammiferi, uova di uccelli, frutta, bacche e radici. In autunno, quando frutta e noci abbondano, fa grandi scorpacciate per accumulare grasso e affrontare meglio l’inverno.

Il tasso e la famiglia: un animale sociale

Anche se è un animale che spesso viene visto da solo, in realtà è molto sociale e vive in gruppi familiari chiamati “clan”. Ogni clan può essere formato da diversi individui, che vivono insieme nella stessa tassiera. Collaborano per mantenere la tana pulita e sicura, e si prendono cura dei piccoli.

La stagione degli amori si verifica solitamente in primavera o in estate. Dopo l’accoppiamento, la femmina ha una caratteristica molto interessante: può ritardare l’impianto degli embrioni, aspettando che le condizioni siano ottimali prima di cominciare la gravidanza. Questo fenomeno si chiama “diapausa embrionale” ed è un trucco che le permette di avere i piccoli in un momento dell’anno più favorevole. I cuccioli nascono generalmente tra febbraio e maggio, in letti accoglienti all’interno della tana. Sono ciechi e senza pelo alla nascita, ma dopo circa 5-6 settimane aprono gli occhi e cominciano ad esplorare l’ambiente. Crescono rapidamente e a tre mesi sono già abbastanza indipendenti per iniziare ad uscire dalla tana con gli adulti.

due tassi neri con striscia bianca verticale dalla testa al naso stanno correndo nel bosco

Le diverse specie di tasso

Il tasso europeo (Meles meles) è la specie più conosciuta, ma non è l’unica. Esistono infatti diverse altre specie di tasso nel mondo, ognuna con caratteristiche uniche. Ad esempio, il tasso del miele (Mellivora capensis) è famoso per il suo carattere combattivo e coraggioso. Pur essendo più piccolo del tasso europeo, affronta senza paura serpenti velenosi e persino leoni!

Il suo nome deriva dalla sua passione per il miele, che ruba spesso dagli alveari. Un’altra specie è il tasso americano (Taxidea taxus), che vive nelle praterie e nei deserti del Nord America. Ha un corpo più snello e allungato rispetto al tasso europeo e predilige cacciare piccoli roditori come scoiattoli di terra e topi. Il tasso asiatico (Meles leucurus), invece, diffuso in Asia orientale, assomiglia molto al tasso europeo ma ha una pelliccia leggermente più chiara e vive in Cina, Corea e Russia. Ogni specie si è adattata in modo unico all’ambiente in cui vive, ma tutte condividono la capacità di scavare tane complesse e di essere dei veri maestri nel nascondersi dai predatori.

Campione di triathlon

Oltre a essere un grande scavatore, il tasso ha altre qualità sorprendenti. È un animale estremamente resistente, capace di affrontare condizioni avverse senza battere ciglio. Grazie alla sua folta pelliccia e alla capacità di accumulare grasso, riesce a sopportare anche gli inverni più rigidi. Il tasso è anche un eccellente nuotatore! Anche se non lo fa spesso, è in grado di attraversare corsi d’acqua o laghetti per cercare cibo o fuggire dai predatori. E non è tutto: è anche un buon corridore, e quando si sente minacciato può raggiungere velocità notevoli, sfrecciando tra la vegetazione.

Il tasso e l’uomo: un rapporto complesso, un animale da proteggere

Il tasso e l’uomo hanno convissuto per secoli, ma non sempre in armonia. In passato, i tassi venivano spesso cacciati per la loro pelliccia o perché considerati un pericolo per le coltivazioni. Fortunatamente, oggi in molte nazioni è protetto dalla legge, e la sua popolazione sta lentamente riprendendosi. Purtroppo, uno dei maggiori pericoli per i tassi oggi sono le automobili. Molti esemplari vengono investiti sulle strade, soprattutto di notte, quando sono più attivi. Alcune organizzazioni stanno cercando di creare passaggi sicuri per i tassi sotto le strade, così da proteggerli da questo rischio.

I tassi svolgono un ruolo molto importante nell’ecosistema. Sono ottimi “giardinieri” naturali, perché scavando diffondono i semi e aerano il terreno. Inoltre, controllano le popolazioni di insetti e piccoli mammiferi, contribuendo all’equilibrio naturale. Proteggerli significa anche proteggere le nostre foreste e campagne, mantenendo viva una specie che da sempre fa parte del nostro paesaggio naturale. Se avrete mai la fortuna di incontrare un tasso, ricordatevi di osservarlo da lontano e rispettare il suo spazio. Anche se piccolo, è un vero combattente della natura e merita di essere ammirato!

Come si difende dai nemici?

Nonostante sia un animale robusto, anche lui ha dei nemici naturali. Tra i principali predatori troviamo grandi carnivori come lupi, linci e volpi. Tuttavia, il tasso è un animale astuto e ha sviluppato diverse strategie per difendersi. Innanzitutto, la sua tana sotterranea rappresenta un rifugio sicuro: i tunnel stretti e tortuosi impediscono ai predatori più grandi di entrare. Quando si trova faccia a faccia con un predatore, può diventare sorprendentemente aggressivo e sferrare attacchi mordendo e graffiando con le potenti zampe anteriori. Inoltre, ha una pelle molto spessa e resistente, che lo protegge da eventuali morsi e artigli.

Storie curiose e leggende

Nel mondo animale, hanno relazioni interessanti con altre specie. Ad esempio, negli Stati Uniti, il tasso americano è stato spesso osservato collaborare con i coyote. Questo “team” inusuale si unisce per cacciare piccoli roditori. Mentre il tasso scava per stanare prede nascoste sotto terra, i coyote si occupano di catturare quelle che scappano in superficie.

Il tasso non è solo protagonista di storie e leggende, ma è anche un personaggio iconico nella cultura popolare. Nei libri per bambini e nei cartoni animati, è spesso raffigurato come un animale saggio e burbero, ma anche leale e coraggioso. Il già citato personaggio di Tasso nel romanzo “Il vento tra i salici” è forse uno degli esempi più celebri. Un altro tasso famoso è Professor Tasso, presente nelle storie di Harry Potter come fondatore della casa Tassorosso.

Nel corso della storia, è stato protagonista di molte leggende e racconti popolari. In alcune culture, il tasso è visto come un simbolo di forza e tenacia. Per esempio, nella mitologia celtica il tasso rappresentava la saggezza e la determinazione. Era considerato un animale capace di difendere con coraggio la sua tana e la sua famiglia, nonostante la sua taglia modesta. In Giappone, è conosciuto come “mujina” ed è protagonista di racconti misteriosi, dove appare come un mutaforma in grado di ingannare gli umani con le sue astuzie. In alcune storie, il tasso si trasforma in una bella donna per confondere i viaggiatori solitari! Anche nei cartoni animati e nei libri per bambini, il tasso è spesso un personaggio amato.

Come possiamo aiutare i tassi?

Se vogliamo proteggere i tassi, ci sono alcune semplici cose che possiamo fare. Una delle azioni più importanti è la protezione dei loro habitat naturali. Inoltre, le strade rappresentano per questa specie una minaccia costante. Gli incidenti stradali sono una delle principali cause di morte per questi animali. Costruire passaggi sotterranei o barriere lungo le strade più trafficate potrebbe ridurre notevolmente questi incidenti.

Il tasso, con la sua vita segreta sottoterra e il suo carattere tenace, è un vero e proprio eroe della natura. Anche se non sempre visibile, gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio ecologico delle foreste. Con la sua capacità di adattarsi e la sua forza, è un animale che merita rispetto e protezione. Le sue storie di coraggio e resistenza hanno affascinato l’uomo per secoli, e oggi dobbiamo assicurarci che questi animali possano continuare a vivere in libertà nelle nostre campagne e foreste.

L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) ha prontamente risposto alle dichiarazioni del governatore Zaia, criticando aspramente l’idea che le specie fossorie siano la causa delle alluvioni. “A strage fatta, ci si accorgerà che il vero problema non sono le specie fossorie ma l’uomo e la sua malagestione del territorio”, afferma l’OIPA, sottolineando l’inutilità e la crudeltà di queste campagne di eradicazione.

L’OIPA mette in luce un punto fondamentale: il vero nemico delle infrastrutture idrauliche non sono gli animali, ma la mancanza di una politica di gestione del territorio attenta e responsabile. Le risorse spese per eliminare questi animali potrebbero essere investite molto più utilmente in attività di prevenzione e manutenzione. Ad esempio, la pulizia regolare dei letti dei fiumi, la rimozione di ostacoli e detriti, e il rinforzo degli argini rappresenterebbero soluzioni molto più efficaci e sostenibili.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”