Benvenuti al Sud, ma con riserva. Il Meridione è pronto ad accoglierci, ma non proprio a braccia aperte. Per la prima volta la leggendaria ospitalità meridionale vacilla e diffida. Le regioni del Sud non sono così pronte ad ospitare i turisti, soprattutto quelli del nord. Il coronavirus è uno spettro con cui conviviamo e le regioni del sud, meno colpite rispetto al nord d’Italia, temono seriamente di essere coinvolte in una ondata di contagi.
Malgrado il bisogno di rilanciare un settore, quello turistico, penalizzato fortemente dalle disposizioni no covid, i governatori delle regioni meridionali hanno prontamente emanato ordinanze limitative, subito dopo l’annuncio dell’entrata in vigore dell’ultimo DPCM del 2 giugno.
Con orgoglio in queste regioni vantiamo spiagge che forse sono tra le più belle al mondo, alla faccia dei Caraibi. Ma quest’anno sarà un pò più complicato godere delle bellezze meridionali italiane.
Vediamo insieme quindi, ordinanza dopo ordinanza, cosa ci aspetta se vogliamo andare in vacanza al Sud.
Sardegna
Partiamo dalla Sardegna. Dopo essersi visto bocciare la proposta del passaporto sanitario, il governatore Christian Solinas si è dovuto limitare a firmare un’ordinanza che prevede quanto segue.
I collegamenti aerei e marittimi saranno rispristinati integralmente entro il 25 giugno. Tutti coloro che intendono raggiungere l’isola devono registrarsi prima dell’imbarco utilizzando un apposito modulo e inviarlo esclusivamente in via telematica allo sportello unico della Regione Autonoma della Sardegna. Il modulo da compilare prevede un questionario investigativo di tracciabilità sul territorio e di provenienza, nonchè l’autorizzazione ad essere sottoposto al test covid , in caso di sintomi, e la scheda di ricerca di possibili pregressi infezione o contatto col Coronavirus.
Al momento della partenza, il modulo va presentato insieme alla carta d’imbarco ed al documento di identità. Previa misurazione della temperatura corporea, finalmente poi si può partire.
L’alternativa è scaricare una app (facoltativa) Sardegna Sicura.
Il governatore comunque non rinuncia all’idea originale di sottoporre i turisti al test e annuncia, già all’interno dell’ordinanza stessa, una successiva Ordinanza nella quale “saranno adottate specifiche misure per incentivare, seppure su base volontaria, l’esecuzione di specifici test da parte dei passeggeri in arrivo in Sardegna, anche mediante la previsione di una campagna di sensibilizzazione alla funzione etica e solidale di prevenzione e salvaguardia della salute pubblica“. Offre in cambio di questa collaborazione,“un bonus speciale spendibile in regione per chi vorrà per senso etico e solidale effettuare untest prima di arrivare in Sardegna“, parola di Salinas.


Puglia
Misure analoghe anche per chi vuole andare in Puglia. Per l’ingresso dei turisti, il governatore MIchele Emiliano ha stabilito, per chi non aderirà all’app “Immuni”, l’obbligo del modulo di autosegnalazione, da compilare e creare esclusivamente in via telematica, da trasmettere a cura dell’interessato al proprio medico di medicina generale o al Dipartimento di Prevenzione della Azienda Sanitaria Locale di riferimento. Dovrà riportare minuziosamente i nomi di luoghi e persone frequentate durante il soggiorno e questo elenco va anche conservato per i successivi 30 giorni dal soggiorno.
Non rispettare tale ordinanza costituisce reato.
Il modulo è cosultabile cliccando qui


Calabria
Anche in Calabria, chi intende passare le vacanze dovrà registrarsi prima della partenza attraverso il portale www.rcovid19.it. Dovrete indicare luogo di provenienza, luogo di destinazione principale, periodo di soggiorno, se temporaneo, impegnandovi a comunicare al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente, l’eventuale comparsa di sintomi COVID-19 correlati.
I dati di registrazione saranno trasmessi al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente – che potrà proporre, sulla base della valutazione del rischio, l’esecuzione del test per ricerca di SARS-CoV-2, ovvero potrà utilizzarli, nel rispetto dei dati personali, per l’eventuale contact tracing.
Anche la Calabria sta mettendo a punto una prorpia app che si chiamerà RCovid19. I dati e la posizione saranno raccolti su base volontaria.


Sicilia
La regione Sicilia adotterà dal 1 luglio l’app Sicilia SiCura per tutti i turisti. Lo ha annunciato nel corso della conferenza stampa il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Poichè non può essere obbligatoria, il governatore svilupperà un protocollo, il cui perno sarà però proprio l’app. Si presume, quindi, che anche per la Sicilia l’alternativa all’app sia un modulo di auto segnalazione che ricorderà quello proposto dalle altre regioni del Sud.

