Vigili del fuoco: siamo al collasso, Italia è “danger zone”

Lo sai che, nel caso dovessi aver bisogno dei Vigili del fuoco, ti troveresti in pericolo?Il Corpo dei Vigili del Fuoco costretto a ricorrere ad una petizione per far sentire la sua voce.

L’Italia rischia di diventare una “zona rossa” cronica, ma questa volta non è per colpa di un virus. Da anni i vigili del fuoco lamentano di essere sotto organico e di non essere abbastanza numerosi per affrontare le varie situazioni d’emergenza.

Terremoti, persone disperse, frane, allagamenti, incendi, soprattutto boschivi: ovunque ci sia una calamità naturale o una catastrofe loro sono lì. Sempre pronti e in azione, non ci sono orari e il più delle volte, sono vere e proprie imprese eroiche.

Chi ha la mia età, ricorda il caso di Alfredino, caduto nel pozzo a Vermicino. Chi è un pò più giovane, ricorda l’impresa del naufragio della Costa Concordia, a ridosso delle coste dell’Isola del Giglio. E poi ci sono gli incendi boschivi, in gran parte dolosi, che ogni estate riempiono le prime pagine della cronaca nazionale.

Infine, nell’ultimo decennio sono cominciati a cadere palazzine, ponti, viadotti e strade, frutto di un’urbanizzazione selvaggia sempre meno affidabile e che avanza a discapito delle foreste, patrimonio fondamentale per trattenere le acque piovane a monte.

115

Per farla breve, in Italia c’è molto da fare. Troppo, per un corpo di salvataggio che si basa per la maggior parte sul volontariato. Il personale permanente operativo è poco, sottopagato e fortemente al di sotto dell’organico che servirebbe per essere in linea con quanto stabilito dalle leggi europee. I volontari, lo dice la parola stessa, sono una risorsa fondamentale, ma basata esclusivamente sull’iniziativa privata del cittadino. E, di regola, non è previsto un pagamento.

Vero è che si mormora di vigile del fuoco volontari pagati 10 euro l’ora, ma questa è un’altra storia.

Oggi non è importante aprire polemiche. Oggi serve agire, perchè la gente non sa o non pensa a quanto sia importante e grave la situazione attuale in Italia fino a quando non si presenta un pericolo.

115, o uno uno cinque come è preferibile insegnare oggi. Un modo molto più efficace da imparare, anche per i bambini, e per chiedere soccorso in caso di bisogno.

Quanti sono Vigili del Fuoco in Italia?

Pochi. Vi sembra esagerato? Sono talmente pochi da dover motivare addirittura una petizione ufficiale.

Il numero esatto è di 26.932 unità attuali.

L’Unione Europea prevede per le attività di soccorso urgente la presenza di un vigile del fuoco ogni 1500 abitanti. In Italia,il rapporto tra popolazione e Vigili del Fuoco è di una unità ogni 15.000 abitanti. Un pompiere ogni 15mila, una cifra totalmente inadeguata e lontana dagli standard europei che mette a rischio le attività di soccorso nel nostro Paese.

Poichè il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è formato, oltre che da personale permanente operativo, anche da personale volontario, la solidità del suo organico, purtroppo, è vincolata al numero di cittadini che decidono di farne parte o di smettere l’attività. 

Infatti, il personale volontario non è vincolato da un rapporto di impiego e svolge la sua attività a seconda del bisogno. Malgrado siano obbligati a seguire corsi di formazione, di aggiornamento e addestramento teorico e pratico, esattamente come il personale permanente, non sono una risorsa che può garantire il quorum necessario all’efficienza del Corpo.

I vigili del fuoco volontari, nel momento in cui vengono iscritti nei quadri, hanno gli stessi doveri dei vigili permanenti e durante l’espletamento delle funzioni rivestono  la qualifica di Agente o Ufficiale di Polizia Giudiziaria. Le squadre di volontari dipendono dal Comando Provinciale e possono essere chiamati ad operare tutti i giorni dell’anno (sito dei Vigili del Fuoco di Imperia).

La petizione su Change.org

L’estate è alle porte e chi fa il pompiere sa che si sta avvicinando il perido più caldo dell’anno, in tutti i sensi. Soprattutto nelle aree boschive nazionali, sono sempre più frequenti gli incendi che si sviluppano, per dolo o meno, e che impegnano le squadre di soccorso. La Calabria, come la Sardegna e Sicilia, sono aree a forte rischio di incendi e aumentano di anno in anno.

Se consideriamo il rapporto popolazione/vigili del fuoco il divario è davvero abissale.

Per colmare questo divario i Vigili del fuoco della Calabria hanno lanciato una petizione su Change.org a cui si sono uniti migliaia di cittadini e chiedono al Governo di intervenire per garantire un servizio sicuro ed efficiente. Un appello che alcuni rappresentanti del corpo dei vigili del fuoco della Calabria hanno deciso di proporre all’intera nazione.

Guarda il video e ascolta le parole dei vigili del fuoco!

Sono un vigile del fuoco e ti chiedo aiuto

USB VIGILI DEL FUOCO CALABRIA si sono mobilitati e stanno portando avanti una campagna di sensibilizzazione massiccia. Scendono in piazza, parlano con la gente comune, stazionano davanti ai palazzi del potere, minacciano uno sciopero. E, infine, hanno lanciato la petizione, diretta a Presidenza del Consiglio dei Ministri, Governo Italiano e al Ministero dell’Interno e a quello del Lavoro.

Queste, le richieste inviate.

L’USB Vigili del Fuoco Calabria:

ESPRIMONO

Forte dissenso e contrarietà alla gestione del Soccorso Tecnico Urgente del Corpo dei Vigili del Fuoco, in quanto noi cittadini ci ritroviamo giornalmente ad attendere i soccorsi, poiché l’esiguo numero di professionisti VV.F. , che deve utilizzare i mezzi di soccorso, deve dividersi tra le varie richieste di soccorso che pervengono alle sale operative. Spesso, se impegnati in una chiamata di soccorso meno grave, la seconda richiesta di soccorso che potrebbe essere URGENTE, viene o posticipata oppure bisogna attendere l’arrivo della partenza da altre località della provincia o regione. 

RIFIUTANO

L’immenso imbroglio a discapito dell’intera cittadinanza, con il grande fallimento di gestione voluto fortemente dal Ministero dell’Interno e dal Dipartimento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con l’accordo di alcune Organizzazioni Sindacali, con il quale attraverso il RIORDINO DEL C.N.VV.F. abbiamo avuto come conseguenza generale un fortissimo abbassamento degli Standard di Soccorso e dei tempi di risposta a noi cittadini e soprattutto l’eccessivo ridimensionamento delle attività e delle competenze del C.N.VV.F. ;

EVIDENZIANO

Che lo Standard Europeo del Soccorso dei VIGILI del FUOCO  è di 1 VF Permanente ogni 1.500 abitanti. Di conseguenza in Italia l’organico dovrebbe essere portato per mantenere gli Standard minimi a circa 60.000 unità permanenti su tutto il territorio nazionale. Il rapporto diversamente in Italia è di 1 VF Permanente ogni 15.000 abitanti. ciò aggiungiamo che molti VV.F. operativi sono impegnati NON direttamente con il soccorso alla popolazione  (ufficio, magazzini, leggi speciali, aeroporti, ecc..), quindi ad essere operativi sulla “strada” per noi cittadini, in realtà sono meno della metà del dato riportato in precedenza.  

AFFERMANO

Che a differenza degli altri Corpi dello Stato italiano e dei pompieri di ogni stato europeo il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco italiano è l’unico Corpo ad avere una cronica e drastica carenza di organico, al punto tale che il personale in attività di Soccorso spessissimo si trova a raddoppiare i turni di servizio di 12 ore continuative, quindi 24H continuative, nei casi peggiori anche triplicati!

CHIEDONO  

Per quanto sopra espresso e documentato – l’espletamento e l’assunzione tempestiva della Procedura speciale di Stabilizzazione dei Precari VV.F. in essere (graduatoria in vigenza fino ad esaurimento, della stessa) l’assorbimento di tutte le graduatorie aperte. Affinché noi cittadini possiamo avere una copertura in materia di soccorso h/24 nei tempi previsti dalla norma (almeno entro i venti minuti) e non attendere che per salvare una vita umana si debba sperare nell’arrivo delle partenze da altre provincie o regioni.

Giancarlo: «In Italia c’è un grandissimo problema del soccorso tecnico dei vigili del fuoco relativo alla salvaguardia e all’incolumità dei cittadini, perché i tempi di soccorso una volta che veniamo chiamati, devono essere al di sotto dei 20 minuti e quindi vale a dire che ogni posto in Italia deve avere lo stesso tempo di risposta al soccorso».

Angela: «Ma la popolazione italiana è formata da 60milioni di abitanti. Noi vigili del fuoco, giornalmente operativi, siamo solo 4000 per coprire tutto il territorio nazionale! C’è una rapporto di 1 vigile del fuoco ogni 15mila abitanti, invece dovremmo essere 1 vigile del fuoco ogni 1500 abitanti». 

Alfredo: «Ecco perchè abbiamo deciso di lanciare questa petizione online, che ad oggi conta quasi 60mila firmatari. Cittadini e persone che vogliono vedersi riconosciuto il diritto di un soccorso altamente efficiente in base agli standard europei, perché così com’è ora, il corpo dei vigili del fuoco italiano, è al collasso».

Alfredo, Giancarlo, Angela e tutti gli altri vigili del fuoco ti invitano a firmare per la tua stessa sicurezza, perchè ti meriti efficienza e protezione come richiesto dalla legge, ma che al momento non hai. 

Per sottoscrivere la petizione

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”