Wikipedia: 20 anni di storia venduti all’asta

Wikipedia compie vent’anni e per celebrare il suo compleanno si vende al miglior offerente!

E’ un’idea che può sembrare bizzarra ma, in realtà, è più che mai al passo con i tempi come, del resto lo è stato il progetto “wikipedia” quando vide la luce.

Forse non tutti sanno che…

E’ stata la prima enciclopedia on line costituita da voci inserite esclusivamente dagli utenti del web. Wikipedia è a tutti gli effetti “libera e collaborativa”. Non ha scopo di lucro ed è sostenuta e ospitata dall’organizzazione statunitense Wikimedia Foundation.

E’ disponibile in oltre 300 lingue e chunque può arricchirla con contenuti di qualsiasi genere. E’ quindi presente in tutto il mondo: pensate che solo in Italia vanta la registrazione di più di 2 milioni di utenti.

Tutti i contenuti sono protetti da una licenza libera, ovvero, citando testualmente la stessa Wikipedia, “un particolare tipo di licenza che si applica a un’opera per garantirne la libertà d’utilizzo, di studio, di modifica e di condivisione”.

Si possono creare voci nuove o modificare quelle già esistenti. Il servizio offre informazioni illlimitate di qualsiasi genere o materia, dagli almanacchi ai dizionari, passando per la storia, la geografia, la musica, l’arte e tutto quanto vi viene in mente.

Ma quando è nata questa idea e da chi?

Birth of Wikipedia

Ufficialmente lanciata sul web il 15 gennaio 2001, solo in inglese, in realtà wikipedia era una costola di Nupedia, un’enciclopedia on line, sempre redatta da utenti del web, ma con la supervisione di esperti che avevano il compito di effettuare una formale revisione. Wikipedia chiude il primo anno di attività con più di 20mila voci e 18 edizioni in lingue diverse. Le figure principali erano Jimmy Wales e Larry Sanger.

A distanza di 20 anni, per il suo compleanno, Wikipedia ha deciso di mettere all’asta la sua prima pagina, overo la prima pagina uscita vent’anni fa. L’oggetto dell’asta è un formato digitale, ovviamente, o meglio, Un NFT, non-fungible token, anche detto Nifties.

Ma cosa sarebbe un NFT?

Ce lo facciamo spiegare da Monica Col, esperta d’arte. “Sono opere d’arte digitale, rese uniche attraverso un certificato di proprietà scritto in blockhain, che è una tecnologia. Di fatto sono delle immagini digitali, dei video, delle gift animate, delle musiche che in realtà tutti possono scaricare gratuitamente, ma la cosa pazzesca, o il business, è che ciò che si paga è la proprietà di quell’oggetto, scritta appunto su una particolare blockchain. Complicato? Meno di quanto sembra.

Partiamo da token, cioè gettone virtuale di una tecnologia blockchain, un pò come i bitcoin per intenderci. Non Frangible, cioè senza una individualità specifica, non unica. Indica cioè un bene non replicabile e non sostituibile perché possiede una specifica individualità.

Per capire meglio partiamo dalle monete “fisiche”, cioè fungibili. Dove fungibile significa che è possibile cambiare una banconota da venti euro per un’altra da venti. Oppure un Bitcoin per un altro Bitcoin, e in mano ho sempre lo stesso valore. Ebbene, con gli NFT questo non è possibile poiché ognuno di essi è unico nel suo genere e non può essere sostituito, non fungible appunto.Quindi un NFT è qualcosa di unico, che rappresenta un’opera d’arte unica“.

Homepage di wikipedia: chi offre di più?

L’original version della home page di Wikipedia è un cimelio molto ambito. L’asta passa per Christie’s, la storica e celeberrima casa d’aste, presente in oltre 46 Paesi e le offerte possono essere pesentate fino al 15 dicembre 2021.

E’ bene ricordare che la cifra sarà devoluta totalmente in beneficienza a WT.Social, cioè WikiTribune Social, un servizio di microblogging e social networking, anche qeusto fondato da Jimmy Wales come alternativa a Facebook e Twitter.

Il fortunato che si aggiudicherà il prezioso tassello di storia del web potrà scegliere cosa farne. Poichè è un NFT, potra modificarlo a suo piacimento, come scegliere di modificare scritta oppure metterla offline. Nel frattempo, come wikipedia comanda, chiunque può accedere alla pagina e modificarla a suo piacimento, tanto dopo cinque minuti esatti si riconfiguerà nella versione originale.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”