28mm da riscoprire, i Pathé Kok online del Museo del Cinema

Si parla di reperti di storia al Museo del cinema di Torino con i 28mm da riscoprire, cioè con i Pathé Kok, ovvero i VHS e DVD dei primi del ‘900.
Sul canale Vimeo del Museo Nazionale del Cinema saranno a disposizione ogni mercoledì 7 comiche brevi realizzate all’inizio del XX secolo, appartenenti a un fondo di pellicole 28mm Pathé KOK conservate dal Museo. L’iniziativa fa parte di ‘Torino Città del Cinema 2020. Un film lungo un anno’.

Siamo molto felici che il Museo possa far conoscere queste chicche – racconta Domenico De Gaetano, Direttore del Museo Nazionale del Cinema – che fanno scoprire questo particolare sistema di proiezione, testimone di un’epoca di grande fermento cinematografico e che mette ancora una volta in luce l’importante ruolo sociale che il cinema ha avuto sin dalla sua nascita”.

28mm da riscoprire nel formato Pathé Kok

Il formato Pathé Kok può essere considerato a tutti gli effetti l’antenato dei VHS e dei DVD, ecco perchè si parla di 28mm da riscoprire. Nel 1912 una delle maggiori industrie cinematografiche mondiali dell’epoca, la Pathé, lancia il suo primo sistema di cinema domestico, un proiettore da salone 28mm, molto somigliante alla macchina da cucire Singer.

Il proiettore era stato ideato per poter essere utilizzato anche da bambini grazie alle caratteristiche di semplicità e sicurezza. La cinepresa presentava una leva che, azionata manualmente, faceva avanzare la pellicola di due fotogrammi ogni due giri.Il sistema Pathé Kok fu una novità assoluta, destinata alla piccola distribuzione familiare, scolastica, itinerante, rurale e da fiera, caratterizzata dallo sfruttamento delle copie sino a usura totale. È questa una delle ragioni per cui gli elementi sopravvissuti sono rarissimi e quasi mai in buone condizioni.

Kok il cinema a casa vostra!

Pathé è una società cinematografica fondata a Vincennes nel 1896 da Charles Pathé, il primo ad accorgersi del potenziale di questa nuova forma di divertimento. Prima società cinematografica a controllare tutto il processo produttivo della realizzazione di film: dalla fabbricazione della pellicola fino alla produzione e infine la distribuzione nelle sale.La pubblicità recitava : «KOK: Il cinema a casa vostra! La gioia dei grandi, la felicità dei piccini».

La vincente strategia della Pathé permette così di allargare il mercato e allo stesso tempo di riciclare vecchi film inserendoli in un nuovo catalogo. iI film in 28mm sono infatti quasi sempre una ristampa di film in 35mm realizzati prima del 1912. In seguito la Pathé è ancora la prima ad intuire le regole di mercato, decidendo di non vendere i film ma di noleggiarli creando il Consorzio Pathé, e ponendo così le basi del commercio cinematografico che prosegue ancor oggi. Insomma un 28mm da riscoprire come antenato del digitale odierno.

28mm da riscoprire, i Pathé Kok online del Museo del Cinema pellicole comiche

Programmazione

Aprile

mercoledì 22 aprile – PLUS DE CHAUVES (No More Bald Men) (FR 1912)
mercoledì 29 aprile – FILENDOUCE EST INSAISISSABLE (FR 1912)
mercoledì 6 maggio – NOT’ FANFARE CONCOURT (Our Band’s Going to the Competition) (FR 1907)

Maggio


mercoledì 13 maggio – A SIMPLE MISTAKE (L’erreur du policeman) (US 1910)
mercoledì 20 maggio – UN RAYON DE SOLEIL (FR 1912)
mercoledì 27 maggio – LA CHEMINÉE FUME (The Smoking Chimney) (FR 1907)

Giugno

mercoledì 3 giugno – LE CHEVAL EMBALLÉ (A Runaway Horse) (FR 1908)

Le collaborazioni internazionali

Il progetto di digitalizzazione è stato effettuato nel 2017 dal Museo Nazionale del Cinema, dalla Cinémathèque de Toulouse e dalla Cinémathèque de Nouvelle Aquitaine, e presentato in anteprima nel 2018 alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone.La riparazione delle copie e la scansione in 2K sono state realizzate a Limoges dalla Cinémathèque de Nouvelle-Aquitaine, il lavoro di stabilizzazione dell’immagine alla Cinémathèque de Toulouse.
Si ringrazia Gaumont Pathé Archives per il contributo nell’identificazione dei film.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".