Camera a Sud: “Guardo gli asini che volano nel ciel”

Guardo gli asini che volano nel ciel, il nuovo singolo dei Camera A Sud. Il brano anticipa il prossimo disco della formazione siciliana, che ha fatto della reinterpretazione delle più importanti hit vintage italiane la propria cifra stilistica.

Guardo gli asini che volano nel ciel

La canzone fa parte della colonna sonora del film “I diavoli volanti (The Flying Deuces)”, del 1939 diretto da A. Edward Sutherland e interpretato da Stan Laurel e Oliver Hardy.  

È il remake di “I due legionari”, prodotto da Hal Roach nel 1931, dove i due “allegri eroi”, si arruolano nella legione straniera per dimenticare una pena d’amore e lì scoprono che tutti gli arruolati, compreso il capo dei ribelli, sono innamorati della stessa donna.

La versione doppiata in italiano del film contiene il celebre brano, che riprende la melodia composta da Gino Filippini per la canzone del 1942 intitolata “A zonzo” (con testo originale di Riccardo Morbelli), uno dei primi successi di Ernesto Bonino.  

Fin qui, le note di cronaca, doverosa, verso Stanlio e Ollio, padri, insieme a Charlie Chaplin e Buster Keaton del cinema moderno.

Parlando strettamente di musica, Carmelo Siracusa & Co. Ci regalano un nuovo pezzo da novanta, un pezzo da artiglieria pesante, giusto per rimanere in tema “legionario”.

Arrangiamento originale e geniale, a metà tra Giuliano Palma e Mario Biondi, filtro della voce insolito ed estroso (piacevolmente vintage), rendono l’ascolto assolutamente piacevole.

Una canzone spensierata e allegra “in un mondo sempre più meccanico e artificiale” come sottolinea la band. A conferma della bontà e della qualità del progetto Camera a sud.

Attendo con curiosità e interesse il nuovo album.

camera a sud - la copertina del nuovo singolo che raffigura il disegno di una giacca da uomo marrone

Camera a Sud

Nascono nel cuore della Sicilia, nel 2011, fondati da Carmelo Siracusa (sontuoso bassista), a cui si uniscono Giuseppe Nasello alla chitarra, Frederick Papie alla batteria e Manuel Castro, voce avvolgente e carismatica.

Questi quattro straordinari musicisti, accomunati dalla passione per lo swing e il rock ‘n roll, hanno ispirato la loro arte agli indimenticabili Fred Buscaglione, Renato Carosone, Nicola Arigliano e Renzo Arbore.

Il nome “Camera a Sud” riflette non solo la provenienza geografica dei membri. Ma anche una visione del mondo e della musica intrisa di calore, energia ed enorme passione. Dal debutto nel 2011, la band ha conquistato il pubblico in tour in Germania e Belgio, guadagnandosi consensi entusiastici nelle Associazioni di Italiani all’Estero.

La loro presenza sulla scena nazionale è stata consolidata attraverso partecipazioni a trasmissioni televisive e programmi radio, spaziando dal circuito Rai a Rai Cultura e Isoradio.

Con due album all’attivo, “Italian Party” (2013) e “Pane Amore e Fantasia” (2015), la band ha ridefinito il panorama swing italiano. Il loro terzo lavoro, l’omonimo “Camera a Sud” (2017), mescola con audacia il sound modernamente retrò con rivisitazioni elettroniche di classici di Buscaglione e Carosone, accompagnati da due brani inediti.

Il riconoscimento internazionale è arrivato con l’inclusione del brano “Pippo non lo sa” nella compilation “Italian Playground” della prestigiosa etichetta americana Putumayo Records nel 2017.

Con il singolo “Donna” (marzo 2018), una reinterpretazione electroswing di un classico di Nicola Arigliano, continuano a dimostrare la loro versatilità e la capacità di portare il calore del Sud in ogni nota.

Il percorso della band ha toccato Londra nel 2019, durante il Sicily Fest a Brick Lane, dove il loro spettacolo ha conquistato il cuore di un pubblico proveniente da tutto il mondo.

Credits

Prodotto da Camera A Sud. Arrangiamenti Salvo Bruno Dub e Camera a Sud.

Mix e Master NuevaArte Studio di Carlo Longo.

“Guardo gli asini che volano nel ciel” è disponibile in radio e in digitale dal 23 ottobre 2024.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.