“Il geghegè” l’omaggio dei Camera a Sud a Rita Pavone

Il geghegè” è il titolo del “nuovo” singolo dei Camera a Sud, band siciliana specializzata nel riproporre classici italiani anni ’30,’40 e ’50. In questo caso il tributo è tutto per la piccola, grande Rita Pavone, protagonista dell’ultimo Festival di Sanremo, con il brano intitolato “Niente (Resilienza 1974)”.

Fred Buscaglione, Renato Carosone e…

Niente da fare, la musica “Vintage”, ha sempre avuto un fascino particolare, sulle generazioni seguenti: a partire da Ivan Cattaneo, che deve la massima popolarità agli “Italian graffiati”, per finire con Giuliano Palma, che ha rivisitato in chiave dance alcuni classici degli anni ’60.

I Camera a Sud vanno ancora più indietro nel tempo, riscrivendo, modernizzando, per meglio dire, artisti che sono sicuramente conosciuti dai nostri antenati, detto chiaramente in modo scherzoso, ma che rappresentano le basi, le fondamenta su cui si basa la musica “moderna” di casa nostra.

Detto da torinese doc, apprezzo molto la scelta di reinterpretare un grande, immenso, artista come Fred Buscaglione, “un americano in Italia”, arrivato molto prima di Adriano Celentano, e senza scopiazzare anche e bacini, intesi come parte del nostro corpo.

Camera a Sud: Il Geghegè

La versione del brano di Rita Pavone, anche in questo caso Torino uber alles, perdonatemi il campanilismo, è davvero azzeccata.

Un ritmo martellante, una chitarra distorta, un basso che picchia duro, e una voce perfetta: grinta ed energia a go-gò, che sembra quasi sia stata trasmessa dall’artista torinese alla band siciliana.

Un restyling in chiave rocchettara di una canzone senza tempo, che viaggia nel tempo.

Anche il video non è da meno: una serie di inquadrature velocissime, abiti colorati che cambiano alla velocità della luce, una scavatrice che ricorda molto gli Aerosmith (“Pump” – 1989), un ritmo forsennato.

“Il geghegè” l’omaggio dei Camera a Sud a Rita Pavone. Nella foto la band siciliana, all'aperto, sui binari di una ferrovia, e i membri che indossano abiti a strisce colorate
Camera a Sud presentano “Il geghegè”, omaggio a Rita Pavone

Camera a Sud, l’intervista

Ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere, in modo virtuale, con la band siciliana.

“Camera a Sud”: un po’ di storia della band e il perché di questo nome (c’entra Vinicio Capossela?)

Il nome Camera a Sud richiama alla memoria il disco di Vinicio, artista che noi ascoltiamo e seguiamo in tutte le sue sfumature. In Realtà a questo nome Noi associamo la finestra del nostro mondo e della nostra musica che ha tanto del Sud. Le origini, le melodie, il linguaggio. Una alchimia che trova collocazione in una Camera tutta nostra.

Domanda a Carmelo (di cui ho già auto il piacere di occuparmi). Sugarfree e Camera a Sud: due realtà diverse, per non parlare della tua carriera solista.

Molti mettono assieme tutte queste cose come se fossero successe nel giro di una settimana, Come se mi svegliassi la mattina e costruissi tutti questi progetti musicali, insegnassi, e scrivessi un libro durante la pausa pranzo. Non esiste una persona così!! Penso che il modo migliore per fare qualcosa sia cercare di farlo al massimo.

Tutto parte dal “basso”?

Molte persone intraprendono un hobby o uno sport e poi trovano una scusa per non continuare. Personalmente quando faccio qualcosa, non mi fermo finché non sarò bravo come non lo sarò mai. E’ fondamentale partire dal “basso” e costruire qualcosa con basi solide.

Come vi ponete, rispetto ad altri grandi re-interpreti di classici della musica “anta”, tipo Ivan Cattaneo e Giuliano Palma?

Noi siamo una Band. Ragioniamo da band. 

Da dove nasce la vostra passione per questa musica, diciamo “vintage”?

Questa idea musicale è dedicata fortemente ad un mio ricordo, le canzoni che i miei genitori cantavano. La musica che proponiamo scorre nel nostro DNA, dovremmo essere un pò tutti e tutti un pò di più legati alle nostre radici, per non dimenticarci da dove veniamo. 

Le vostre, sono da considerarsi cover, rivisitazioni, tributo, o cosa?

Scomporre e Ricomporre cercando di non Snaturare le canzoni che registriamo.

Potremo vedervi dal vivo? Lockdown permettendo…

La musica e i concerti hanno subito un durissimo colpo, forse è passato in sordina. Chi fa musica deve suonare dal vivo. Contiamo di ritornare presto dal Vivo. 

Ultima domanda: capisco il periodo di quarantena e i barbieri chiusi…ma la barba è un segno distintivo dei Camera a Sud?

Dove c’è Barba c’è Camera a Sud. 

I Camera a Sud sono: Manuel Castro (Voce), Giuseppe Nasello (Chitarra), Carmelo Siracusa (Basso), Ivan Newton (Batteria).

i Camera a Sud li trovate su Facebook, Instagram, sul canale YouTube e sul sito ufficiale.

Il geghegè” è disponibile in digital download e in streaming, dall’8 maggio.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.