È nato in 12 giorni, alle OGR Torino, l’ospedale da campo che conta novantadue posti letto dedicati alla degenza e alla terapia subintensiva. 12 giorni e 12 notti in cui si è lavorato a un ritmo forsennato. Lavori iniziati il 6 aprile e che hanno permesso di trasformare una parte delle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, ora grande polo culturale, in un’area sanitaria per i pazienti Covid.
“Occorre liberare gli ospedali dai malati ancora positivi, ma non più nella fase acuziale– , spiega il Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio-. Nel primo giorno di apertura, sono stati già trasportati qui 10 pazienti e man mano altri se ne aggiungeranno nelle prossime ore e nei prossimi giorni. I lavori sono frutto di una grande collaborazione di squadra. Qui avremo 92 posti letto dedicati in particolare alla terapia subintensiva e alla degenza. Sarà uno strumento prezioso per dare fiato ai nostri ospedali, liberando posti letto sul territorio che potranno essere dedicati alle altre urgenze“.


Posti letto alle OGR per “riparare” le persone
“In questa difficile e drammatica fase emergenziale causata dal Covid19, alle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino viene richiesto di riparare il bene più prezioso, ovvero la salute delle persone. Ed è nostro dovere contribuire affinché ciò avvenga nel modo più rapido ed efficace possibile“. Lo afferma il Direttore Generale di OGR e Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci
Tante le collaborazioni e le sinergie eccellenti messe in campo in questa corsa per approntare alle OGR Torino l’ospedale da campo. Prima di tutto FONDAZIONE CRT che ha messo a disposizione la struttura a canone zero. A ruota la Compagnia di San Paolo che ha interamente coperto i costi per realizzare il progetto. In campo anche il Genio Infrastrutture dell’Aeronautica Militare che, insieme alla Protezione Civile e l’Unità di crisi della Regione Piemonte, ha guidato i lavori. Grande supporto all’iniziativa da parte della Sindaca Appendino e del Prefetto Palomba.
I medici della Brigada Cubana Henry Reeve
Ma in campo scendono soprattutto le persone che ci lavoreranno all’interno. Donne e uomini che daranno vita a un ospedale da campo che mai avremmo immaginato. Tra questi anche i 38 medici e infermieri della Brigada cubana Henry Reeve venuti a dare supporto al nostro personale sanitario. Questa straordinaria struttura nata in meno di due settimane avrà un duplice valore: curare i malati Covid e allo stesso tempo liberare posti negli ospedali del territorio, affinché possano tornare a prendersi cura di tutte le altre emergenze sanitarie.
Le OGR a disposizione della comunità
“Dopo aver fatto rinascere le OGR Torino due anni e mezzo fa, abbiamo scelto di metterle nuovamente a disposizione della comunità per aiutare chi ha bisogno: questa è la priorità assoluta per noi.
Perché, come diceva ItaloCalvino, di una città non si gode per le sette o le settantasette meraviglie, ma per la risposta che dà a una domanda” queste le parole di Giovanni Quaglia, Presidente della FONDAZIONE CRT.
E quando l’emergenza finirà?
A emergenza finita oltretutto l’intero materiale, attrezzature e infrastrutture saranno recuperabili per l’ottanta per cento, dichiara Alberto Cirio in una sua diretta del 19 aprile. L’ospedale da campo, nelle sue dotazioni, rimarrà un patrimonio della regione Piemonte pronto appunto a essere messo in campo per qualsiasi emergenza anche al di fuori del territorio. Storie di eccellenza.
Credits Photo e video Alberto Cirio pagina FB ufficiale