Femme Fatale – Film con le bellissime e pericolose Dark Lady del cinema

Le Femme Fatale sono le magnifiche e letali sirene dei film, Dark Lady che ammaliano ingenui marinai per poi affogarli senza pietà col loro fascino.

Davanti a loro gli uomini restano muti e tremebondi di desiderio, mentre le altre donne le additano come sporche sgualdrine schiumando di rabbia e invidia.

Niente nella vità è al di là della loro portata e quando inquadrano un bersaglio nel loro mirino telescopico, state pur certi che non mancano mai il colpo.

A queste bellissime in realtà non interessano nè i soldi nè il sesso, ma tutto è sempre e solo una questione di potere.

Dalle origini dei film noir anni 30 fino ai moderni sexy thriller, quante di queste Dark Lady si sono avvicendate nella lunga e prolifica storia del cinema?

A illuminarci la giornata abbiamo oggi tre magnifici esemplari di Femme Fatale, in alcuni film peraltro ancora relativamente recenti.

Ho scelto apposta tre titoli che il pubblico e la critica non hanno trattato benissimo, ma hanno un posto speciale nel cuore del vostro umile sottoscritto.

Perciò guardiamo da vicino queste meravigliose creature, sempre attenti a distogliere lo sguardo prima che ci pietrifichino come la cara Medusa.

1- Jade (1995)

femme fatale e Dark Lady nei film

La prima Dark Lady di oggi ha a che fare con un brutale omicidio che sconvolge la quiete nei quartieri alti di San Francisco.

In una ricca e isolata casa di periferia, la polizia trova il cadavere di uno degli uomini più influenti e importanti della città.

La vittima è stata trovata nuda e legata a un muro, massacrata dai colpi di una preziosa ascia di guerra d’antiquariato.

L’imbarazzo cresce quando le indagini rivelano che la casa, in realtà, ospitava da tempo lussuosi festini a base di sesso e droga.

Un giovane e promettente detective inizia a seguire il caso, il quale potrebbe essere la definitiva rampa di lancio per la sua carriera.

Purtroppo, esaminando la scena del crimine con i suoi uomini, trova alcune fotografie e filmati compromettenti dentro una cassaforte.

Questi potrebbero rovinare la reputazione di alcuni pezzi grossi dell’alta società, incluso l’attuale potente e vendicativo governatore.

Inoltre, sull’arma del delitto la scentifica trova le impronte di una nota psicologa, moglie di un caro amico del detective.

Per lei ha sempre avuto un debole sin da ragazzo, cosi si trova profondamente a disagio nel considerarla una sospettata.

Ma quando dal contenuto della cassaforte appare evidente che anche lei partecipava alle orgie dei ricconi, non può evitare di indagare su di lei.

Allo stesso tempo inizia a temere per la sua stessa vita, quando qualcuno manomette la sua auto rischiando di provocare un incidente mortale.

Capisce allora che gli uomini di potere e i loro fedeli mastini farebbero qualsiasi cosa pur di far concludere il prima possibile le indagini.

Per salvare la pelle e anche la sua carriera, il detective deve quindi trovare l’assassino tra mille difficoltà, avendo contro praticamente tutta la città.

Uno sporco triangolo di classe, amore e morte

Jade è una storia di sesso e potere ad alta tensione a cura di un maestro del cinema come William Friedkin.

La femme fatale di questo thriller è Linda Fiorentino, attrice dal talento intenso e drammatico ma anche ironica e sexy in film come Men In Black o Dogma.

Dal nuovo millennio in poi, purtroppo per i suoi ammiratori, lascerà perdere la recitazione per poi dedicarsi completamente al ruolo di produttrice.

Seppure qui sia in fondo un personaggio secondario, tutto ruota intorno a questa Dark Lady.

I due protagonisti si battono per lei in un morboso triangolo tra amici/nemici cresciuti assieme ma separati dalla carriera.

David Caruso interpreta il poliziotto buono, o al massimo quanto può essere buono un poliziotto per un regista come Friedkin.

Noto a tutti gli amanti di CSI Miami, l’attore offre una buona performance di tenacia testardaggine contro tutti.

Semplicemente fenomenale è invece il perfido avvocato, apparentemente suo amico, col volto mefistofelico di Chazz Palminteri.

La grande star Premio Oscar per I soliti sospetti interpreta un personaggio crudele, violento e spietato verso il mondo intero.

Perfino il suo amore per la moglie ha qualcosa di insano, quasi come fosse più un trofeo da possedere che una donna da proteggere.

Ma la donna in realtà ha molto da rivelare sulla sua vera vita, grazie a una sceneggiatura che scivola come una lama tra le costole mirando dritto al cuore.

Ho letto molte opinioni, anche di critici rinomati, che ritengono Jade un film minore e zoppicante nella filmografia di William Friedkin.

Per me è uno dei migliori, concludendo un trittico poliziesco assieme a Il braccio violento della legge e Vivere e morire a Los Angeles.

Il vero crimine perciò sarebbe non averlo mai visto, così come il vero delitto per molti è stato non apprezzarne il reale valore.

2- Femme Fatale (2002)

femme fatale e Dark Lady nei film

Dalla lontana San Francisco voliamo nel cuore della Francia con la regia di uno dei grandi maestri della Nuova Hollywood, Brian De Palma.

Non a caso, questa storia inizia con un furto di diamanti durante la celebre manifestazione cinematografica del Festival di Cannes.

Sfortunatamente per i ladri, il colpo finisce in tragedia e solo la dark lady della banda riesce a salvarsi, imbrogliando abilmente i suoi soci.

Durante la fuga, conosce un importante politico americano che si innamora di lei e la sposa, andando a vivere con lui negli Stati Uniti.

Molti anni dopo però, suo marito fa carriera e viene nominato ambasciatore, costringendo la bella ladra a tornare a Parigi.

Temendo che qualcuno tra i suoi vecchi complici possa desiderare vendetta, cerca di vivere nel modo più anonimo e riservato possibile.

Sfortunatemente, un giovane e ambizioso paparazzo riesce a fotografarla, vendendo i suoi scatti a una famosa rivista di gossip.

Uno dei ladri della rapina a Cannes, dopo una lunga pena in carcere per colpa sua, la riconosce immediatamente e ritorna quindi in città.

Incapace di dimenticare il suo tradimento, inizia quindi a darle la caccia per vendicarsi e avere la sua ricca fetta dei diamanti rubati.

Il paparazzo, capendo di averla inguaiata per bene, inizia quindi a seguirla nell’ombra tra i locali di Parigi, cercando di aiutarla.

Ma la bella ex-ladra in realtà sta imbrogliando anche lui, manipolandolo per uscire finalmente da quel vicolo cieco di inganni e delitti.

L’unica cosa che la donna vuole infatti è guadagnare di nuovo la libertà, lontano dall’ambasciatore e la pericolosa malavita parigina.

La classe e l’eleganza contano più della trama?

Femme Fatale è probabilmente uno dei film più sottovalutati della lunga filmografia di Brian De Palma.

Molti hanno criticato la complessità di una trama di non facile comprensione, bollandola erroneamente come cervellotica e inconcludente.

Invece il marchio di fabbrica del regista è evidente in ogni elegante inquadratura e virtuoso movimento di camera, dal primo all’ultimo minuto.

Cosi come è evidente che De Palma continui a reinventare omaggiando con divertimento il solito thriller alla Alfred Hitchcock.

Per quanto mi riguarda questo non è necessariamente un male, se il risultato sono film appaganti e magnetici come questo.

Rebecca Romijn è straordinariamente bella e misteriosa, come da titolo del film, una femme fatale difficile da dimenticare, specie per i maschietti.

Dopo la micidiale Mystica, sexy mutaforma azzurra degli X-Men, questa Dark Lady è decisamente il miglior ruolo della sua carriera.

Antonio Banderas, invece, forse perde un pò del suo aplomb da macho latino, sembrando spesso un nanerottolo confuso affianco alla infinita stangona bionda.

Questo lo rende perfetto per la parte del cinico ma in fondo buono anti-eroe, seppure capisco che le signore avrebbero magari preferito vederlo più sexy e affascinante.

In parte capisco anche le lamentele sulla sceneggiatura, dato che molti passaggi della trama sono lasciati all’interpretazione piuttosto che spiegati apertamente.

Il risultato credo sia comunque indiscutibilmente di gran classe, piacendo o no, ma innegabilmente cinema di altissimo livello.

Una storia di maliziosa furbizia femminile contro la rude violenza degli uomini, esasperando la perennemente insoluta lotta di potere tra i sessi.

3- Una donna promettente (2020)

femme fatale e Dark Lady nei film

Per l’ultimo film di oggi, passiamo a una dark lady apparentemente più sottotono, dopo le ammalianti femme fatale precedenti.

Ormai abbondantemente oltre i quaranta, questa donna vive ancora con i suoi genitori, lavorando umilmente al banco di una caffetteria.

Tuttavia la notte cambia decisamente volto, vagando per i locali della città in abbigliamento sexy e provocante.

Ma il suo scopo non è la ricerca del sesso facile, seppure si lasci facilmente abbordare da uomini di ogni tipo, fingendo di essere completamente ubriaca.

Questi la vedono come una preda facile, inevitabilmente portandosela a casa e cercando di provarci.

A quel punto arriva sempre la sua vendetta, umiliandoli per il loro tentativo di approfittarsi di una donna più debole.

Questo suo rituale però non è una sua perversione, ma deriva da un tragico episodio durante gli anni all’università.

Un compagno di classe violentò una sua cara amica mentre era ubriaca, con tutti i suoi amici intorno a incoraggiarlo divertiti.

Il suo piano perciò è farla pagare cara a tutti, compresi anche coloro che per profitto o indifferenza li aiutarono a farla franca con la giustizia.

Dopo molti anni di ossessione e risentimento, però, anche lei sta iniziando a non poterne più di quella vita.

Incoraggiata dalla sua migliore amica, che è anche il suo capo inizia così a frequentare un ragazzo conosciuto alla caffetteria.

Cercando faticosamente di tornare a una vita normale, cerca di conciliare le sue giornate con una vendetta che vuole completare a ogni costo.

Ma anche se cerca di pianificare con intelligenza ogni sua mossa, purtroppo per lei non tutto andrà esattamente come desiderava.

Silenzio e per favore non parlatene con i vicini

Seppure snobbato dal pubblico, Una donna promettente ha ottenuto i plausi dalla critica arrivando anche vincere a diversi premi Oscar nel 2021.

Su tutti spicca ovviamente una bellissima e sofferente Carey Mulligan, che conferma il suo talento dopo i già ottimi ruoli in Drive e Non lasciarmi.

L’attrice interpreta una ironica e crudele Dark Lady, boia di una vendetta senza scrupoli ma anche fragile vittima allo stesso tempo.

Incredibilmente, molte delle scene sono anche comiche, seppur sempre con un senso di disagio onnipresente sullo sfondo.

Semplicemente strepitosa la regia di Emerald Fennell, già nota al pubblico come attrice in Pan e The Danish Girl.

Curando anche la sceneggiatura, la aiuta in produzione l’ancora più famosa Margot Robbie, già impegnata in difesa delle donne in film come Bombshell – La voce dello scandalo.

Rispetto alla clamorosa bufera sulle molestie alla Fox, la storia è una personale odissea di crudeltà e follia.

In questa distruzione dell’establishment ce n’è davvero per tutti, dagli avvocati ai professori universitari fino anche ai medici e poliziotti.

Il dominio maschile con lo stupro per questa gente diventa quasi accettato socialmente, arrivando quasi a condannare addirittura la vittima.

Troppo spesso, purtroppo la vergogna e la paura vincono sul desiderio di avere giustizia.

Nel cinema le storie di stupro e vendetta sono tante, ma molte si focalizzano stupidamente sulla ferocia e la violenza senza scavare a fondo nelle motivazioni.

In questo caso abbiamo un mondo ordinario e felice alla Happy Days che improvvisamente devia verso un cupo thriller psicologico.

Ma a differenza di Io vi troverò o altre scemenze simili, in questo caso la vendetta non porta alla redenzione o soddisfazione dei protagonisti.

Concludendo, Una donna promettente è un bel calcio nelle palle ai finti perbenisti della società moderna, ovviamente stizziti con ipocrisia da un film del genere.

Sperando che qualcuna tra queste Femme Fatale vi spinga alla visione di questi film, come ogni volta vi invito sul mio blog dove scrivo quotidianamente consigli di cinema:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!