Fitoterapia: come utilizzare le piante a scopo terapeutico

“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso“. E non aveva tutti i torti Aristotele a fare questa affermazione. Dalle piante, ad esempio, possiamo ottenere estratti utili alla cura di disturbi ben specifici o al mantenimento del benessere psicofisico. La pratica che si avvale di questo è la fitoterapia. Ma di cosa si tratta?

Alla scoperta della fitoterapia…

Le piante, durante la loro evoluzione, sviluppano infiniti metaboliti secondari.

Ma cosa sono?

I metaboliti secondari sono dei composti organici che svolgono tre funzioni fondamentali: proteggono la pianta, attraggono gli impollinatori e gli animali ed, infine, sono in grado di mantenere una competizione tra le piante e i microrganismi.
I metaboliti secondari hanno, quindi, lo scopo di preservare la specie di ogni singola pianta.

Ma dal punto di vista farmacologico dimostrano una particolare importanza nei confronti dell’uomo.

BENEFICI E CONTROINDICAZIONI: ciò che è importante sapere!

Molte piante e ciò che da esse viene estratto, trovano largo impiego nella medicina tradizionale. Nonostante questo, però, la fitoterapia non trova la sua corretta collocazione in ambito scientifico in quanto oscilla tra la biomedicina, la farmacologia e la medicina alternativa.

Ma in cosa consiste, quindi, la fitoterapia?

La fitoterapia si avvale dell’utilizzo di preparati che possiedono attività lassativa, antinfiammatoria, antiossidante, ormonoregolatrice e antimicrobica.

Come abbiamo sempre precisato, il termine naturale non è sinonimo di innocuo. Proprio per questo, infatti, è possibile andare incontro ad effetti collaterali.

In che modo i rimedi fitoterapici possono presentare controindicazioni?

Durante la preparazione di questi prodotti si segue un procedimento bene preciso. In mancanza di professionalità, quindi, si dà vita ad una scorretta informazione. Questo comporta dei rischi, in quanto molte piante vanno ad interagire con alcuni farmaci andando ad annullare l’effetto o addirittura ad aumentare la tossicità.

Fitoterapia: per chi è utile?

Gli individui che si approcciano alla fitoterapia sono soggetti caratterizzati da disturbi quali insonnia, ansia fino ad arrivare ai dolori mestruali.

Bisogna tenere bene a mente che molti di questi prodotti possono portare, in seguito ad un lavoro ben preciso, alla creazione di un farmaco vero e proprio. E’ per questo che si consiglia sempre il consulto con il proprio medico o chi di competente prima di procedere all’assunzione.

Parabita, Minervino di Lecce, Lecce.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.