Fin da sempre i fanghi si utilizzano nei trattamenti estetici per andare ad eliminare i liquidi in eccesso che si localizzano nei tessuti di addome, fianchi e gambe.
Il loro utilizzo è così ampio che ha portato alla nascita di un vero e proprio trattamento. Parliamo di fangoterapia, la terapia estetica e curativa che porta con sè numerosi benefici. Scopriamo insieme di che cosa si tratta e come funziona.


Non solo estetica
Come abbiamo detto precedentemente, i fanghi non vengono utilizzati solo per i trattamenti estetici. Vi sono diverse tipologie di fango la cui applicazione è mirata a diversi problemi della pelle come eczemi, dermatite e psoriasi.
Inoltre, risulta efficace anche per le infiammazioni articolari come reumatismi, artriti e artrosi. Proprio per questo, infatti, ci si presta sempre di più a questa tipologia di trattamento che prende il nome di fangoterapia. Ma di cosa si tratta?
Il trattamento estetico e curativo
La fangoterapia, è una cura che svolge diverse funzioni. Si parte da quella disintossicante, passando per quella rimineralizzante fino ad arrivare all’azione antinfiammatoria a livello di ossa, articolazioni e cartilagine.
Ma come funziona la fangoterapia?
Alla base di questo trattamento vi è l’utilizzo del fango “maturo” che svolge la sua azione attraverso le seguenti fasi: applicazione del fango, bagno in acqua termale, reazione sudorale e massaggio tonificante.
L’importanza dei fanghi
I fanghi sono una “melma” composti da una parte solida e una liquida che può essere rappresentata da acqua minerale o termale, utilizzati sotto forma di impacco.
I fanghi più conosciuti sono quelli anticellulite, ottenuti mediante l’utilizzo di alghe raccolte nei fondali marini e trattate con procedure che mantengono invariate le loro proprietà. Grazie ad esse, infatti, i fanghi sono in grado di riattivare la circolazione e la microcircolazione e, di conseguenza, è proprio per questo motivo che vengono utilizzati per combattere le vene varicose, la cellulite e la ritenzione idrica.

