Una prospettiva nuova su Jane Austen e il suo lavoro. A casa di Jane Austen (Neri Pozza) è un’ insolita e suggestiva esplorazione dell’ opera, della creatività e della vita della scrittrice. Un ritratto curato minuziosamente che coglie tutte le sfaccettature della Austen dalla donna amorevole. all’intellettuale alla contraddittoria.
Un affresco e un ottimo approfondimento della condizione della donna della sua classe sociale dalla fine del 700 alle prime decadi dell’800. A casa di Jane Austen descrive molto di più della semplice vita di Jane. Attraversa la società inglese del tempo e la sua evoluzione negli anni, racconta passo passo cosa e chi ha ispirato i vari scritti della Austen che diventano molto più comprensibili agli occhi del lettore. Un libro assolutamente da leggere per gli amanti della scrittrice inglese.


A casa di Jane Austen tra humor, conflitti, scrittura e salotti privati
Una narrazione, dunque, ricca di particolari e punteggiata da un sottile humor in cui scopriamo una Jane piena di contrasti. Politicamente conservatrice, ma con un profondo affetto per il casato degli Stuart che definisce “una famiglia sempre sfruttata, tradita o trascurata, le cui virtù furono raramente riconosciute”. Una Austen che freme per una vita intellettualmente e professionalmente alla pari con gli uomini, ma che si assoggetta anche ad occupazioni prettamente femminili come il ricamo e la cura della casa.
Un rapporto conflittuale con la madre, con la quale non si trova d’accordo su nulla. E, forse, il sarcastico giudizio che appare ne “L’Abbazia di Northanger” “La stupidità delle donne costituisce un grande pregio del loro fascino personale.” è dettato proprio da questi screzi familiari.


Una vita difficile
Il mondo dei romanzi di Jane Austen è domestico, ordinato, intimo. I suoi personaggi abitano in villini deliziosi, residenze di campagna principesche ed eleganti palazzi cittadini. Si è tentati perciò di credere che anche la vita della grande scrittrice si sia svolta in ambienti analoghi. Nulla di più lontano dalla realtà. In A casa di Jane Austen scopriamo che la sua esistenza è segnata da porte chiuse. Da strade che non le fu consentito imboccare e scelte che non poté compiere.


Dalla modesta canonica di Steventon, circondata da castagni e abeti e da «uno di quei giardini vecchio stile nei quali convivono verdure e fiori», fino al cottage di campagna di Chawton. Nell’Hampshire, dove trascorrre gli ultimi anni della sua breve vita. In questo libro l’autrice Lucy Worsley mostra le giornate buone e quelle storte, i piaceri privati e le incombenze. Insomma quelle «piccole cose dalle quali dipende la felicità quotidiana della vita domestica», e che Jane Austen elevò ad arte.
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