“Annazero”: tra serenata e sangria, Anna Tatangelo si confessa

In molti ci siamo chiesti quale futuro artistico attendesse Anna Tatangelo dopo l’era D’Alessio. E’ Anna stessa a mettere l’accento su questo cambiamento, o meglio, su questa ripartenza. Il titolo stesso dell’album, “Annazero“, è un chiaro messaggio in merito al nuovo percorso musicale che l’artista sorana ha abbracciato con nuovi flow e fior fiore di collaborazioni.

Una rivoluzione artistica che inizia circa due anni fa, seguito all’incontro con Achille Lauro che l’avvicina al rap.

Insieme a Boss Doms, il riarrangiamento di “Ragazza di periferia“, brano con il quale aveva calcato per la prima volta il palco dell’Ariston, spopola sui digital store e la spinge a sperimentare nuovi linguaggi e nuove sonorità.

Il resto, è tutto in “Annazero“.

Serenata

Il brano arriva dopo il grande successo di “Guapo” feat. Geolier, che conta oggi decine di milioni di stream e visualizzazioni, e “Fra me e te” feat. Gemitaiz, due grandi collaborazioni con due nomi di punta del rap italiano, che hanno segnato l’inizio di un nuovo percorso intrapreso dalla cantautrice. Con “Serenata”, scritto da Piero Romitelli e Jacopo Ettorre, questo cammino prosegue, trovando la sua conferma in una traccia in cui Anna tira fuori tutta la sua grinta per affermare la propria identità come donna indipendente.

È la storia di quelle ragazze che hanno personalità e non vogliono sentirsi la parte debole di una coppia, a costo di sembrare agli occhi degli altri arroganti. La serenata è l’ultimo appiglio per nascondere le crepe ad una storia logora, ma ormai è troppo tardi.

Sangria

“Sangria – commenta Anna Tatangelo – è un brano dedicato alle donne e all’empatia che si crea dalla comprensione reciproca che spesso si instaura tra di noi. Ho scelto di cantarlo con Beba perché è una donna molto forte, ma allo stesso tempo molto dolce. E poi è bravissima, una rapper con un’estrema padronanza della voce.

Prodotto da School Project, diretto da Federico Merlo, il singolo nasce dalla stima reciproca tra le due artiste.

Anna Tatangelo con Beba. Le due ragazze sono sedute sul bordo della carrozzeria di una macchiana con la capotte abbassata. Beba, a sinistra, indossa un completo canottiera e pantalone bianco e ha la mano appoggiata sulla fronte, Anna, a destra, indossa una tuta blu attillata, stivaloni neri e ha una mano appoggiata sul ginocchio

Annazero

Decisamente autobiografico, “Annazero” è il riflesso di un’evoluzione non solo artistica, ma anche personale e umana. Parlare attraverso la musica è decisamente un canale molto più efficace di tanta tecnologia. I testi sono un percorso a ritroso nella storia sentimentale di una donna che ricomincia da capo la propria vita, maturando una consapevolezza delle proprie capacità e del proprio talento.

A bocce ferme, le situazioni prendono le giuste dimensioni e la rabbia lascia il posto alla riflessione. Senza rancore.

In sintesi, la storia di una donna forte, indipendente, ma con le sue sensibilità e un sincero senso di autocritica. La storia di una donna che ha deciso chi essere e come essere. La storia di Anna.

Non c’è nessuna principessa che aspetta un’altra bugia, Anna si confessa

Anna Tatangelo sorride, con capelli lunghi sulle spalle, indossa una felpa scura

Tracklist

  1. Appartamento – Prod. Frenetik & Orange
  2. Sangria Ft. Beba – Prod. Danti
  3. Non Mi Tocca – Prod. Danti
  4. Serenata – Prod. Dat Boi Dee
  5. Menomale – Prod. Livio Cori
  6. Se – Prod. Mago Del Blocco
  7. Come Mai Ft. Martina May – Prod. Mixer T
  8. Fra Me E Te Ft. Gemitaiz – Prod. Mixer T 
  9. Guapo Ft. Geolier – Prod. Dat Boi Dee
  10. Anna Zero – Prod. Emis Killa
Annazero Anna Tatangelo nella copertina dell'album è nuda, ricoperta solo da vernice dorata, è appoggiatta sui talloni e appoggia le mani per terra
Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.